8 episodes

Un breve audio per capire i tratti salienti delle sentenze della Corte costituzionale e il loro impatto sulla vita dei cittadini.
Tre minuti per conoscere meglio la Corte e il suo prezioso lavoro a tutela della Costituzione e dei diritti delle persone.

Sentenze in 3 minuti Corte costituzionale

    • Society & Culture

Un breve audio per capire i tratti salienti delle sentenze della Corte costituzionale e il loro impatto sulla vita dei cittadini.
Tre minuti per conoscere meglio la Corte e il suo prezioso lavoro a tutela della Costituzione e dei diritti delle persone.

    Unione civile e rettificazione di sesso: i diritti della coppia non si estinguono nell’attesa di contrarre matrimonio.

    Unione civile e rettificazione di sesso: i diritti della coppia non si estinguono nell’attesa di contrarre matrimonio.

    Nell’ipotesi in cui uno dei componenti di una unione civile proponga domanda di rettificazione anagrafica di attribuzione di sesso, e entrambi intendano proseguire la loro relazione trasformandola in matrimonio, i diritti della coppia non si estinguono nel periodo compreso tra la cessazione del vincolo pregresso e la celebrazione del matrimonio stesso. E’ quanto ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza 66 del 2024,che ha dichiarato la illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 26, della legge 20 maggio 2016, n. 76 (c.d. legge sulle unioni civili) nella parte in cui stabilisce che la sentenza di rettificazione anagrafica di attribuzione di sesso determina lo scioglimento automatico dell’unione civile senza prevedere, laddove il richiedente la rettificazione e l’altra parte dell’unione rappresentino personalmente e congiuntamente al giudice, fino all’udienza di precisazione delle conclusioni, l’intenzione di contrarre matrimonio, che il giudice disponga la sospensione degli effetti derivanti dallo scioglimento del vincolo fino alla celebrazione del matrimonio e comunque non oltre il termine di centottanta giorni dal passaggio in giudicato della sentenza di rettificazione.
    Voce Gisella Longo

    • 5 min
    Incostituzionale negare accesso case erp a chi non è stato residente per cinque anni in Veneto

    Incostituzionale negare accesso case erp a chi non è stato residente per cinque anni in Veneto

    È irragionevole negare l’accesso all’edilizia residenziale pubblica a chi, italiano o straniero, al momento della richiesta non sia residente nel territorio della Regione da almeno cinque anni, pur se calcolati nell’arco degli ultimi dieci e maturati eventualmente anche in forma non continuativa. Il requisito della prolungata residenza impedisce di soddisfare il diritto inviolabile all’abitazione, funzionale a che «la vita di ogni persona rifletta ogni giorno e sotto ogni aspetto l’immagine universale della dignità umana». È quanto ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 67 che ha ritenuto contrastante con i principi di eguaglianza e di ragionevolezza, previsti dall’art. 3 della Costituzione, l’art. 25, comma 2, lettera a), della legge della Regione Veneto 3 novembre 2017, n. 39.
    Voce Gisella Longo

    • 3 min
    Autodichia - Non spetta alle camere decidere sulle controversie relative all'affidamento dei propri appalti

    Autodichia - Non spetta alle camere decidere sulle controversie relative all'affidamento dei propri appalti

    La Camera e il Senato non sono titolari di alcun potere di “autodichia” sulle controversie relative alle procedure di affidamento dei propri appalti, che rimangono così sottoposte alla giurisdizione del giudice amministrativo.
    Voce Gisella Longo

    • 3 min
    Reddito di cittadinanza

    Reddito di cittadinanza

    Il reddito di cittadinanza (Rdc) «risulta strutturato in modo da non poter venire in aiuto alle persone che, in forza delle vincite lorde da gioco conseguite nel periodo precedente alla richiesta, superino le soglie reddituali di accesso, anche se, a causa delle perdite subite, sono rimaste comunque povere»; non è però «irragionevole che il legislatore abbia escluso che siacompito della Repubblica quello di assegnare il Rdc a chi, poco prima, si è rovinato con il gioco». Ciò perché «non è la povertà da ludopatia, ma è piuttosto la ludopatia stessa a rappresentare uno di quegli ostacoli di fatto che è compito della Repubblica rimuovere».
    Voce narrante Gisella Longo

    • 3 min
    Sugar tax: non è costituzionalmente illegittima l'imposta sul consumo delle bevande edulcorate

    Sugar tax: non è costituzionalmente illegittima l'imposta sul consumo delle bevande edulcorate

    La Corte costituzionale (sentenza n. 49 ) ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 1, commi 661-676, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, che ha introdotto nel nostro ordinamento l’imposta sul consumo delle bevande analcoliche edulcorate (c.d. sugar tax).
    Voce Gisella Longo

    • 4 min
    L'IMU non va pagata se si è denunciata penalmente l'occupazione abusiva dell'immobile

    L'IMU non va pagata se si è denunciata penalmente l'occupazione abusiva dell'immobile

    La Corte costituzionale, con la sentenza n. 60, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 9, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 (Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale) nella parte in cui non prevede che non sia dovuta l’IMU per gli immobili occupati abusivamente relativamente ai quali sia stata presentata una tempestiva denuncia in sede penale. Voce Gisella Longo

    • 3 min

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