28 min

La Dottoressa Blues ( Parte 2 ‪)‬ E. J. Charles

    • Sexuality

“Se cominciamo a giocare, bruceremo all’inferno. Sei sicuro cavaliere? ”
Con questo messaggio si illuminò il mio cellulare, intorno alle 21, 15 della sera stessa.
Avrò guardato mille volte il mio telefono durante tutto il pomeriggio dopo il nostro incontro, con la speranza di trovare una sua chiamata persa o un sms che facesse riferimento a Greta; ci volle quindi la sera, nel dopo cena, momento in cui mi stavo rassegnando all'idea di averla persa oramai.
Leggere quelle parole, fu adrenalinico, liberatorio, eccitante. Non ho mai provato alcun tipo di droga, ma credo che quella sensazione si avvicinasse alla più potente che ci poteva essere in circolazione.
Mi eccitava l’idea di diventare il suo amante, colui con cui stava mettendo a rischio il suo matrimonio, la sua reputazione agli occhi di un piccolo paesino che come tutte le piccole comunità, fa dei pettegolezzi, notizie da prima pagina ; stava mettendo in gioco tutto per me per tornare a sentirsi viva, era pronta anche a dannarsi l’anima.
Usci il demone che avevo dentro, cosi cominciai a scrivere le mie parole di risposta, avendo sulle mie labbra un bel ghigno perfido, cinico e allo stesso tempo dal sapore amaro e premetti invio :
.
“ Mia Regina , sono qui per servirla con tutto quello che posso, mentre voi potete danarmi ciò che ritenete più opportuno . Ma per “servirla”, non intendo essere uno zerbino o un cane come hanno fatto in molti per presenziare al suo cospetto.
Io sono un cavaliere, e seguo il mio codice d’onore. Se sarò valoroso, coraggioso al punto giusto, solo allora, voi potrete eleggermi Re al vostro fianco. La seguirò anche tra le fiamme, se vorrà, vostra altezza”.

“Se cominciamo a giocare, bruceremo all’inferno. Sei sicuro cavaliere? ”
Con questo messaggio si illuminò il mio cellulare, intorno alle 21, 15 della sera stessa.
Avrò guardato mille volte il mio telefono durante tutto il pomeriggio dopo il nostro incontro, con la speranza di trovare una sua chiamata persa o un sms che facesse riferimento a Greta; ci volle quindi la sera, nel dopo cena, momento in cui mi stavo rassegnando all'idea di averla persa oramai.
Leggere quelle parole, fu adrenalinico, liberatorio, eccitante. Non ho mai provato alcun tipo di droga, ma credo che quella sensazione si avvicinasse alla più potente che ci poteva essere in circolazione.
Mi eccitava l’idea di diventare il suo amante, colui con cui stava mettendo a rischio il suo matrimonio, la sua reputazione agli occhi di un piccolo paesino che come tutte le piccole comunità, fa dei pettegolezzi, notizie da prima pagina ; stava mettendo in gioco tutto per me per tornare a sentirsi viva, era pronta anche a dannarsi l’anima.
Usci il demone che avevo dentro, cosi cominciai a scrivere le mie parole di risposta, avendo sulle mie labbra un bel ghigno perfido, cinico e allo stesso tempo dal sapore amaro e premetti invio :
.
“ Mia Regina , sono qui per servirla con tutto quello che posso, mentre voi potete danarmi ciò che ritenete più opportuno . Ma per “servirla”, non intendo essere uno zerbino o un cane come hanno fatto in molti per presenziare al suo cospetto.
Io sono un cavaliere, e seguo il mio codice d’onore. Se sarò valoroso, coraggioso al punto giusto, solo allora, voi potrete eleggermi Re al vostro fianco. La seguirò anche tra le fiamme, se vorrà, vostra altezza”.

28 min