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Dalla parte del torto.
Sproloquiamo di politica estera, politica interna, tech e società.
Ogni venerdi mattina.

A cura di Lazar Perovic e Alessandro Pascolini.

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Dalla parte del torto.
Sproloquiamo di politica estera, politica interna, tech e società.
Ogni venerdi mattina.

A cura di Lazar Perovic e Alessandro Pascolini.

    [49] Non è un paese per bebè

    [49] Non è un paese per bebè

    Il 1 Luglio è partito l'assegno unico per i figli, legge che prevede un sussidio che varia dai 50 ai 200 euro mensili per ogni figlio a carico. Un decreto che va a inglobare i (pochi) sussidi già esistenti, e che si pone in un sistema di welfare da sempre incapace di invertire la rotta di una natalità che nel 2020 ha toccato i minimi storici. Una crisi delle nascite legata a doppio filo con un sistema lavorativo che non riesce a garantire alle famiglie, e soprattutto alle donne, una sicurezza occupazionale e una rete di aiuti statali realmente capace di fare la differenza.

    Tutto questo in un quadro europeo che ci vede fanalino di coda, con un forte divario tra paesi nordeuropei e paesi mediterranei. Una situazione difficile e preoccupante, che però può essere ancora presa in pugno, soprattutto grazie alla liquidità innescata dai nuovi fondi europei post pandemia. Quali sono le prospettive? Di che politiche abbiamo realmente bisogno?

    Cos'è questo assegno unico: https://bit.ly/3jADGxg

    Quanto costa crescere un figlio in Italia: https://bit.ly/3jCCyt2

    Un po' di numeri sulle agevolazioni europee: https://bit.ly/3qHkteY

    Essere donna e madre oggi: https://bit.ly/3heDUsC

    • 35 min
    [48] Il DDL della discordia

    [48] Il DDL della discordia

    Il tanto vituperato DDL Zan, bombardato dalle destre (e non solo) e finito al centro di polemiche social, ha trovato un altro intoppo nel suo travagliato percorso: il Vaticano. Con un coup de théâtre d'altri tempi la Santa Sede ha fatto sentire la sua voce, con una nota ufficiale indirizzata al governo tricolore. Fulcro del messaggio: il testo di questa legge non ci piace per nulla.

    Una presa di posizione che fa tornare alla mente vecchie battaglie tra Stato e Chiesa (divorzio e aborto fra tutte), e che fa vacillare fortemente il disegno di legge in questione. Tutto si ricollega ai patti Lateranensi e al Concordato, che in questo caso è stato impugnato dal Vaticano per far sentire la propria voce su un argomento che ritiene spinoso in più punti. La paura del clero è quella di vedersi limitato il diritto di parola su queste tematiche, ponendo il dubbio del confine tra discriminazione e libero pensiero. In tutto questo la politica italiana si ritrova nuovamente succube di ingerenze esterne, con nessun partito che ha saputo realmente opporsi.

    Il riassunto della vicenda: https://bit.ly/3jkna4F

    Che cos'è il Concordato Stato-Chiesa?: https://bit.ly/366HZZz

    I partiti italiani e il rapporto con il Vaticano: https://bit.ly/3jaUESV

    • 37 min
    [47] Quell'occhio indiscreto sul dolore

    [47] Quell'occhio indiscreto sul dolore

    Nell'ultima settimana i media nazionali (online e offline) ci hanno fatto guardare dentro l'abisso del dolore in presa diretta. Domenica pomeriggio il grave malore di Christian Eriksen, durante una partita degli Europei di calcio, è stato seguito con morboso attaccamento dalla moltitudine di telecamere presenti allo stadio, trascinandoci dentro al dramma della battaglia tra la vita e la morte. Un trattamento privo di empatia che è continuato anche sui giornali il giorno seguente, dove capeggiavano immagini molto forti. A questa copertura mediatica è seguita la polemica relativa al video esposto dal TG3 (e successivamente da tutti gli altri organi di stampa) sulla tragedia della funivia di Mottarone, una visione agghiacciante e oggettivamente priva di qualsiasi valenza mediatica o informativa.

    Questi ultimi due eventi ci mostrano ancora una volta le enormi falle della comunicazione italiana (e mondiale), succube di una mancanza di empatia dedita allo share, al clic facile e alle emozioni usa e getta. Dei media prigionieri di un sensazionalismo drammatico che ormai è quasi un classico nostrano. Dove sta il confine tra diritto di cronaca e umanità? Quali e quante colpe hanno gli editori e gli spettatori?

    Il bellissimo pezzo de "L'Ultimo Uomo" sul caso Eriksen: https://bit.ly/2SCFUkW

    I problemi del giornalismo italiano secondo "The Submarine": https://bit.ly/3qeS5Ri

    Il caso del video sull'incidente del Mottarone: https://bit.ly/35AKNxu

    Vermicino, quarant'anni dopo: https://bit.ly/3vxNiex

    Il video super cool della Commissione Europea che ci ha fatto uscire di testa: https://bit.ly/35wnapW

    • 36 min
    [46] Il nuovo sprint tecnologico

    [46] Il nuovo sprint tecnologico

    Si, questa settimana parliamo nuovamente di Cina e USA.

    Questo martedi il presidente Biden ha firmato un nuovo piano di finanziamento per la ricerca, 250 miliardi da iniettare nel sistema per far fronte all'avanzamento cinese sulle cosiddette "disruptive technologies", letteralmente il campo d'azione del futuro. Intelligenza artificiale, semi-conduttori,  machine learning, biotecnologie: la geopolitica di domani si gioca sulla scacchiera del dominio dei brevetti, una corsa all'innovazione estrema che fa il paio con la storica corsa verso lo spazio di antica memoria.

    Tutto si gioca sul controllo della produzione e della conoscenza capace di aprire nuovi orizzonti, in un mondo globalizzato che durante la pandemia ha dimostrato le falle di un sistema fortemente decentralizzato. La scarsità di microchip, e la conseguente crisi nel produrre l'elettronica basilare per tutti i nostri oggetti quotidiani, ha esposto il dominio cinese su questo basilare componente, creando una reazione a catena che ha portato alle nuove mosse di Biden, intenzionato a recuperare terreno sul colosso orientale.

    La sfida Cina/USA secondo "Internazionale": https://bit.ly/3xbBzni

    La crisi dei microchip, spiegate bene: https://bit.ly/3pLV57w

    Le nuove frontiere del tech: https://cnb.cx/3wepRIl

    Il nuovo piano americano: https://bit.ly/3iA0JaY

    • 35 min
    [45] Il mistero di Wuhan

    [45] Il mistero di Wuhan

    A più di un anno e mezzo di distanza dai primi casi di COVID-19, registrati nella zona cinese di Wuhan, siamo estremamente lontani dall'avere una certezza sulle cause della pandemia, uno stallo che nemmeno l'indagine dell'Organizzazione Mondiale della Sanità è riuscita a dirimere. In questa incertezza, fortemente alimentata dal grandissimo ostruzionismo del governo cinese nei confronti degli osservatori internazionali, nei mesi si sono insinuate teorie alternative, dalle più comprensibili alle più strampalate.

    Nell'ultima settimana è tornata sotto i riflettori internazionali proprio una di queste, spinta dalle dichiarazioni del presidente degli USA Biden, che ha richiesto un report alla sua intelligence nei prossimi 90 giorni. Un'indagine che ha l'obiettivo di analizzare con più perizia le teorie che parlano di una fuga involontaria del virus dai laboratori di Wuhan, dove da anni si effettuano studi sui coronavirus. Ma come mai questa controversa teoria è tornata fuori solo ora, e perchè ha guadagnato in autorevolezza? Cosa c'è dietro alla decisione di Biden di esporsi in questo modo? La battaglia è tutta politica, e la scienza pare nuovamente messa da parte, mentre la verità è purtroppo più lontana che mai.

    Spiegone puntuale de "Il Post": https://bit.ly/2T1R5U4

    Le teorie alternative usate come armi di incertezza: https://bit.ly/3pnNsUl

    Le dichiarazioni di Biden: https://reut.rs/3ckc4rV

    L'interessante approfondimento di "Valigia Blu": https://bit.ly/3igGWNF

    • 37 min
    [44] La meglio gioventù

    [44] La meglio gioventù

    La "Generazione Covid": è questa la fascia di popolazione a cui si approccia il segretario del PD Enrico Letta con la sua nuova proposta di finanziamento ai giovani. Un cluster sociale che, dati alla mano, ha subito e subirà i maggiori contraccolpi conseguentemente alla situazione mondiale attuale, una situazione che Letta vuole tamponare con un dono: 10mila euro a metà dei 18enni italiani. Come farla? Aumentando la tassa di successione per capitali al di sopra dei 5 milioni di euro. Facile no? No.

    Ogni qualvolta che in Italia si parla di fisco e tassazione si assiste a una levata di scudi della destra e del sottobosco liberale (vedi: patrimoniale), negandoci la possibilità di avere un vero dialogo su una riforma fiscale capace di comprendere le sfide che ci attendono: reddito universale, lavoro agile, manovre redistributive. Il nostro Paese ha bisogno di nuove vedute e nuovi orizzonti, e questo tipo di proposte sono il primo passo per guardare un po' più in là. Ma come funziona la proposta del segretario del PD? Quali sono i punti positivi e quali sono le parti che convincono di meno?

    Spiegone, ma fatto bene: https://bit.ly/3wFUUfY

    Cosa si dice a sinistra del PD sulla proposta: https://bit.ly/3bZNWuo

    Tassa sull'eredità per una società più equa?: https://bit.ly/3fK1qvi

    • 36 min

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