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Giallo Interiore | CREEPYPASTA: il lato psicologico Giallo Psicologico

    • True Crime

Nelle profonde ore della notte, quando il mondo tace e i sogni si annidano nei recessi più oscuri della mente, si avvicina quella brama inconfessabile per storie che sfiorano i confini della realtà. A placare la sete di macabro troviamo le creepypasta, figlie di tempi moderni, narrate non intorno ai fuochi di un campeggio, bensì tramandate attraverso lo schermo luminoso dei nostri dispositivi.

Racconti di un'era digitale, che tuttavia come scopriremo oggi, affondano le loro radici in paure ancestrali, quelle stesse che ha fatto battere i cuori fin dai primordi dell'umanità. Il comune che si intreccia con l'inspiegabile… le creepypasta portano con sé il sapore dell'ordinario trasformato in orrore. Nei loro mondi, le strade tranquille si contorcono in labirinti di terrore, gli oggetti quotidiani diventano conduttori di misteri insondabili, e le menti più lucide si sgretolano sotto il peso di verità inimmaginabili.

Chi si approccia a tali racconti, spesso, li percepisce come semplice fonte di intrattenimento. In realtà, se consumate nelle ore più buie, le creepypasta in un certo senso divengono realtà. Permettono all’essere umano di confrontarsi con timori profondi, echi di orrori dimenticati che sussurrano dalla penombra della coscienza. Si, perché se da un lato vi è la quasi completa certezza che si tratti di invenzione, dall’altra, spesso… la linea tra reale e immaginario diviene sottile e, come tale, semplice da infrangere.

Così, se prima quel messaggio ricevuto da un numero sconosciuto sembra solo una perdita di tempo, se lo scricchiolio dell’armadio nella notte viene attribuito all’età del legno… se la televisione che si accende da sola è qualcosa che può capitare… Dopo aver letto alcuni racconti del web, beh… diventa tutto… diverso....


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Nelle profonde ore della notte, quando il mondo tace e i sogni si annidano nei recessi più oscuri della mente, si avvicina quella brama inconfessabile per storie che sfiorano i confini della realtà. A placare la sete di macabro troviamo le creepypasta, figlie di tempi moderni, narrate non intorno ai fuochi di un campeggio, bensì tramandate attraverso lo schermo luminoso dei nostri dispositivi.

Racconti di un'era digitale, che tuttavia come scopriremo oggi, affondano le loro radici in paure ancestrali, quelle stesse che ha fatto battere i cuori fin dai primordi dell'umanità. Il comune che si intreccia con l'inspiegabile… le creepypasta portano con sé il sapore dell'ordinario trasformato in orrore. Nei loro mondi, le strade tranquille si contorcono in labirinti di terrore, gli oggetti quotidiani diventano conduttori di misteri insondabili, e le menti più lucide si sgretolano sotto il peso di verità inimmaginabili.

Chi si approccia a tali racconti, spesso, li percepisce come semplice fonte di intrattenimento. In realtà, se consumate nelle ore più buie, le creepypasta in un certo senso divengono realtà. Permettono all’essere umano di confrontarsi con timori profondi, echi di orrori dimenticati che sussurrano dalla penombra della coscienza. Si, perché se da un lato vi è la quasi completa certezza che si tratti di invenzione, dall’altra, spesso… la linea tra reale e immaginario diviene sottile e, come tale, semplice da infrangere.

Così, se prima quel messaggio ricevuto da un numero sconosciuto sembra solo una perdita di tempo, se lo scricchiolio dell’armadio nella notte viene attribuito all’età del legno… se la televisione che si accende da sola è qualcosa che può capitare… Dopo aver letto alcuni racconti del web, beh… diventa tutto… diverso....


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