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Spesso sono proprio le storie a spiegare nel modo migliore l’attualità e la realtà che ci circonda. E il mondo ne è pieno.
In "Stories" andiamo alla ricerca di queste storie insieme a Cecilia Sala, che ci racconterà gli Esteri attraverso i suoi protagonisti, alcuni molto famosi, altri ancora da scoprire.
“Stories” non rimarrà in una stanza, vi porterà in trasferta con Cecilia per scoprire sul campo quello che succede nel mondo: i contesti, le crisi e le buone notizie.

"Stories" è un podcast di Chora News prodotto da Chora Media
E' scritto da Cecilia Sala
La cura editoriale è di Francesca Milano
In redazione Simone Pieranni
La sigla e la supervisione del suono e della musica sono di Luca Micheli
La post produzione e il montaggio sono di Daniele Marinello, Cosma Castellucci e Filippo Mainardi
La producer è Monica De Benedictis

Musiche addizionali su licenza di Universal Music Publishing Ricordi Srl e di Machiavelli Music

Stories Chora

    • Notícias
    • 5,0 • 1 avaliação

Spesso sono proprio le storie a spiegare nel modo migliore l’attualità e la realtà che ci circonda. E il mondo ne è pieno.
In "Stories" andiamo alla ricerca di queste storie insieme a Cecilia Sala, che ci racconterà gli Esteri attraverso i suoi protagonisti, alcuni molto famosi, altri ancora da scoprire.
“Stories” non rimarrà in una stanza, vi porterà in trasferta con Cecilia per scoprire sul campo quello che succede nel mondo: i contesti, le crisi e le buone notizie.

"Stories" è un podcast di Chora News prodotto da Chora Media
E' scritto da Cecilia Sala
La cura editoriale è di Francesca Milano
In redazione Simone Pieranni
La sigla e la supervisione del suono e della musica sono di Luca Micheli
La post produzione e il montaggio sono di Daniele Marinello, Cosma Castellucci e Filippo Mainardi
La producer è Monica De Benedictis

Musiche addizionali su licenza di Universal Music Publishing Ricordi Srl e di Machiavelli Music

    Ep.551: Ebrahim Raisi, “il macellaio di Teheran”

    Ep.551: Ebrahim Raisi, “il macellaio di Teheran”

    All’alba è stato trovato il corpo carbonizzato del presidente iraniano Ebrahim Raisi, disperso da ieri pomeriggio con il ministro degli Esteri del suo governo, Hossein Amir-Abdollahian. A causa della nebbia, l’elicottero sul quale viaggiavano ha dovuto fare un atterraggio d’emergenza complicato e si è schiantato. Raisi era il leader meno carismatico della storia del Paese, il presidente eletto con meno voti, un burocrate governato a distanza dall’ayatollah Ali Khamenei, la Guida suprema dell’Iran. Nella notte alcuni iraniani si sono riversati in piazza per pregare per il presidente. Altri hanno festeggiato: tra loro c’erano i parenti delle migliaia di iraniani che Raisi ha fatto ammazzare negli ultimi 35 anni.

    Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account X @ragipsoylu, 19 maggio 2024; account X @Seamus_Malek, 19 maggio 2024; video "Group prayers take place in Tehran for Iran’s president following chopper crash" pubblicato sul canale YouTube NBC News il 20 maggio 2024; account X @ThomasVLinge, 19 maggio 2024; account X @AlinejadMasih, 19 maggio 2024; video "Irani President Ebrahim Raisi Last Speech in Pakistan | Heart Touching Words" pubblicato sul canale YouTube GNN il 20 maggio 2024; video "Cuts 10 03 82 battle scenes and iranian troops at Iran / Iraq border area" pubblicato sul canale YouTube AP Archive il 6 febbraio 2023; video "Khamenei On Iran Protesters: ‘The Islamic System Will Punish These Criminals’" pubblicato sul canale YouTube NBC News il 3 novembre 2022; video "Ebrahim Raisi: The ‘Killer’ Who Could Be Iran’s Next President" pubblicato sul sito rferl.org il 7 giugno 2021; account X @Afshin_Ismaeli, 14 marzo 2023
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    • 11 min
    Ep.550: Il paradosso di un russo in Georgia

    Ep.550: Il paradosso di un russo in Georgia

    Migliaia di ventenni russi sono scappati in Georgia dal 2022. Evgeni Liamin ha 25 anni ed è cresciuto a Mosca fino a quando la Russia ha invaso l’Ucraina ed è arrivato in Georgia. Per la comunità russa la vita in Georgia non è semplice, ma Evgeni è rispettato: ha messo la faccia nella battaglia contro Putin, a una giornalista straniera parla dando nome e cognome e lavora come volontario per mettere in contatto i profughi di Kyiv con le famiglie che potrebbero ospitarli. Solo che c’è un paradosso: dato che l’associazione di volontariato per cui Evgeni lavora a Tbilisi raccoglie soldi con il crowdfunding online in tutto il mondo, e molti soldi arrivano dai paesi scandinavi, Evgeni ora è un “agente straniero” sia a casa sua in Russia sia nel paese che lo ha accolto dopo la sua fuga dalla Russia. 
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    • 11 min
    Ep.549: Da oggi per la Georgia sono una traditrice – parte 2

    Ep.549: Da oggi per la Georgia sono una traditrice – parte 2

    La piazza dice: ora la Georgia è a un bivio epocale, o diventiamo vassalli di Putin come la Bielorussia o prendiamo la nostra strada, ma ci mettiamo in pericolo, come l’Ucraina. Tutti hanno la sensazione che, dopo l’approvazione della “legge russa”, è in questo momento che ci si gioca il futuro. Da un lato l’ha capito chi è in piazza e sa che da domani far valere il dissenso sarà più difficile e l’Europa sarà più lontana, quindi o si inverte la rotta in questi mesi oppure non ci saranno più gli strumenti e gli alleati per farlo. Dall’altro c’è l’oligarca Ivanishvili, il miliardario fondatore del partito al governo “Sogno georgiano”, che ha promosso la “legge russa”. Ivanishvili ha fatto i soldi a Mosca e poi è tornato in Georgia per fare altri soldi e per fare politica. Per capire cosa rischia è utile fare un paragone con la protesta a Kyiv di dieci anni fa.
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    • 13 min
    Ep.548: Da oggi per la Georgia sono una traditrice – parte 1

    Ep.548: Da oggi per la Georgia sono una traditrice – parte 1

    Mariam Kvaratskhelia è una ragazza georgiana di 31 anni. È una delle prime attiviste apertamente lesbiche della Georgia, dove fino al 2000 l’omosessualità veniva punita con la galera, ed è la fondatrice del Pride di Tbilisi. Il suo primo Pride è finito con un morto ammazzato, un cameraman ucciso da estremisti di destra, con la polizia che non interviene e i responsabili che rimangono impuniti. Ecco, dopo che ieri il partito di maggioranza Sogno georgiano ha approvato la “legge russa”, un’organizzazione internazionale come il Pride e la stessa Mariam possono essere etichettati come “agente stranieri”, cioè sospetti da mettere in una lista di sorvegliati speciali perché “perseguono gli interessi di potenze straniere”.
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    • 11 min
    Ep.547: L’Unione europea si vede meglio dalla Georgia

    Ep.547: L’Unione europea si vede meglio dalla Georgia

    I georgiani protestano con le bandiere europee mentre nel loro Parlamento i deputati del partito di maggioranza approvano “la legge sugli agenti stranieri”, che i manifestanti hanno soprannominato “la legge russa”. È una copia della legge con cui Putin, nel 2012, ha zittito o costretto all’esilio un po’ di media indipendenti, di associazioni e di ong che non gli piacevano. I sondaggi dicono che circa l’80 per cento dei cittadini vuole che il paese entri nell’Ue, un obiettivo che la Georgia ha scritto anche nella sua Costituzione. Oggi a Tbilisi si protesta contro una legge che fa assomigliare la Georgia un po’ più alla Russia e un po’ meno a un paese dell’Unione europea.
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    • 10 min
    Ep.546: La nuova offensiva russa verso Kharkiv

    Ep.546: La nuova offensiva russa verso Kharkiv

    Vovchansk è una piccola cittadina a nord-est di Kharkiv e vicinissima al confine con Belgorod. Gli abitanti hanno raccontato di non aver mai subito bombardamenti come quelli della notte scorsa. Sono stati evacuati e ora lì ci sono le truppe russe ferme a combattere. L’obiettivo possibile di una nuova offensiva di Mosca è Karkhiv, la seconda città più popolosa dell’Ucraina, dove un milione e 300 mila persone vivono bersagliate dalle bombe. Zelensky ha detto che “si aspettava da tempo un attacco in quel punto”. E che il suo esercito si è fatto trovare pronto. Ma, a meno che i russi non stiano facendo di nuovo l’errore di sopravvalutarsi, è probabile che l’attacco che stiamo vedendo punti a creare una zona cuscinetto al confine e a distrarre le truppe ucraine in Donbas, e non alla conquista di una città da un milione e 300mila abitanti.


     


    Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account X @clement_molin, 12 maggio 2024; account X @sentdefender, 13 maggio 2024; video "Vovchansk residents escape shelling as Russian troops advance on Ukrainian town" pubblicato sul canale YouTube Associated Press il 12 maggio 2024; video "Car Barely Dodges Attack In Kharkiv" pubblicato sul canale YouTube Radio Free Europe/Radio Liberty il 25 febbraio 2022; account X @ZelenskyyUa, 12 maggio 2024; video "Russian 'double-tap' attack hits Kharkiv, Ukraine" pubblicato sul canale YouTube The Telegraph il 4 aprile 2024; video "Biden delivers billions of dollars in aid to Ukraine, Israel, politics" pubblicato sul canale YouTube Bloomberg Television il 27 aprile 2024
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    • 8 min

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