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Radio degli studenti universitari di Cagliari. Mission del media è raccontare il movimento culturale e la città nei suoi molteplici aspetti

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Radio degli studenti universitari di Cagliari. Mission del media è raccontare il movimento culturale e la città nei suoi molteplici aspetti

    Volontariato: Stefano Gennari ci parla di Mondo X-Sardegna

    Volontariato: Stefano Gennari ci parla di Mondo X-Sardegna

    L’Associazione Mondo X - Sardegna è un’associazione di volontariato senza fini di lucro fondata nel 1980 da Padre Salvatore Morittu come iniziativa dei Frati Minori Francescani di Sardegna.



    Parlare dell’associazione Mondo X-Sardegna non può prescindere dal suo fondatore, Padre Salvatore Morittu, che nel 1980 fu incaricato dall’allora Provinciale dei Frati Minori della Sardegna, Padre Dario Pili, di aprire nel convento di San Mauro a Cagliari la prima comunità di recupero dei tossicodipendenti. Una scelta rivoluzionaria, come lo è stata quella – pochi anni dopo – di aprire a Sassari la prima e sinora unica Casa Famiglia per malati di Aids. In mezzo, la storia di altre comunità e le vite di migliaia di uomini e donne in cammino. In questa puntata di “Volontariato: un’occasione per fare la differenza” diamo spazio a Padre Stefano Gennari, un giovane frate che da alcuni anni accompagna silenziosamente Padre Morittu nella conduzione di Mondo X-Sardegna, preparandosi al prossimo passaggio di testimone. Nel corso della trasmissione anche un breve intervento del francescano bonorvese.



    L’attenzione dell’Associazione è rivolta all’Uomo anche attraverso progetti personalizzati e rapporti con le istituzioni, seppure la Comunità di Recupero non riceve finanziamenti pubblici ma si auto-sostiene con la propria produzione nell’azienda agro-pastorale e con le donazioni.



    Le due strutture



    La Comunità di S’Aspru (Siligo) è una struttura socio-sanitaria residenziale finalizzata all’accoglienza e alla riabilitazione di persone con gravi problemi di disagio e in particolare di dipendenza di qualsiasi tipologia.



    La Casa Famiglia “S.Antonio Abate” è una struttura socio-sanitaria residenziale (definita Casa Alloggio dalla legge 135/90) che accoglie persone affette da AIDS e patologie correlate.



    Il CSV, operativo dal 1 Giugno 2021, è gestito dal CSS e si impegna a sostenere il Terzo Settore con risorse finanziarie e umane. Il podcast, condotto da giornalisti esperti del settore sociale, presenterà interviste con ospiti provenienti da realtà come Mondo X-Sardegna, Soccorso Alpino e Speleologico, Domus de Luna e molti altri.

    • 23 min
    Oristano. Centro di Riabilitazione Santa Maria Bambina

    Oristano. Centro di Riabilitazione Santa Maria Bambina

    A parlarcene: Antonio Cocco, Ispettore Capo della Polizia Penitenziaria in pensione



    Santa Maria Bambina di Oristano, centro di eccellenza nel campo della riabilitazione. Nasce a due passi dalla Basilica del Rimedio, tempio tra i più venerati non solo dai fedeli oristanesi. In particolare ospita pazienti a lunga degenza infatti presenta spazi di socializzazione all'aperto e svolge attività riabilitativa per ogni tipo di disabilità. Inoltre si serve di macchinari all'avanguardia come il fisioterapista robotico, Hunova che permette la valutazione funzionale e la riabilitazione dei pazienti con varie patologie, sia ortopediche che neurologiche.



    Al suo interno ha personale qualificato al servizio del paziente. Tra questi la fisioterapista Vanessa Murgia che si occupa in particolare di idrokinesiterapia, ovvero cura i disturbi del movimento attraverso l'acqua in ambito ortopedico e neurologico. A parlarcene: Antonio Cocco, Ispettore Capo della Polizia Penitenziaria in pensione.



    "Nel Centro si svolgono attività riabilitative a seguito di ictus o incidente stradale - commenta Antonio Cocco-, per quanto riguarda gli arti inferiori e superiori, la mano e il tronco, questo unitamente ad un percorso individuale dei pazienti".



    La struttura comprende anche un Centro Diurno Alzheimer per poter assistere al meglio coloro che hanno deficit cognitivi e comportamentali, specie per le persone affette da demenza. Ovvero soggetti con decadimento cognitivo, ma che conservano una certa percentuale di autonomia psicomotoria. Un elemento in più che consente di offrire durante la giornata maggiori servizi come ginnastica dolce, momenti ricreativi e terapia occupazionale.



    L'obiettivo è quello di erogare prestazioni socio-sanitarie mediante un programma personalizzato di supporto a carattere riabilitativo-assistenziale per favorire la permanenza della persona nel contesto sociale e familiare di appartenenza e creare uno stato di svago e benessere attraverso l’ascolto e l’accoglienza.



    "Grazie alla professionalità degli operatori e l'attenzione per ogni singolo ricoverato -conclude Cocco-, abbiamo ottimi risultati su ciascuno di loro senza trascurare il trattamento integrato per i malati di Alzheimer".

    • 2 min
    Elisabeth Euvrard: la sua mostra “Á Pied”

    Elisabeth Euvrard: la sua mostra “Á Pied”

    Elisabeth Euvrard: l'importanza dei dettagli nelle storie di vita urbana



    In vista della mostra "Á Pied", la fotografa e antropologa Elisabeth Euvrard e la curatrice Caterina Ghisu, sono state oggi le protagoniste dell'intervista di Unica Radio per illustrarci meglio questa imperdibile mostra. I temi affrontati sono stati molteplici, andando dalle tecniche utilizzate per realizzare l'esposizione alla scelta di focalizzarsi sulla postura dei piedi. Nel corso dell'intervista si è parlato proprio di questo, quanto l'importanza di andare oltre l'ordinario possa fare la differenza, quanto un dettaglio "insolito" possa in realtà abbondare di bellezza e significato.



    Nella dinamicità della vita urbana Elisabeth Euvrard è infatti riuscita a cogliere l'insolito. All'interno dei suoi scatti il tempo sembra fermarsi e il background urbano gli fa da cornice. La fotografa è infatti voluta uscire dagli schemi soffermandosi sull'importanza dei piedi, il mezzo tramite cui possiamo tutti giorni ci permettono di essere parte del contatto con la terra. La scelta dello scenario urbano crea una dicotomia tra ciò che pare non fermarsi mai e il momento in cui invece tutto si ferma. É proprio in questo stallo che Elisabeth ha voluto rappresentare la vita urbana.



    La mostra, disponibile dal 9 maggio al 22 giugno 2024 al Ghetto di Cagliari, è stata curata da Caterina Ghisu e Cinzia Cogoni. Il riconoscimento della bellezza di una mostra sta anche nella sua esposizione e su questo Caterina e Cinzia hanno mostrato una professionalità ineguagliabile. Nell'intervista Caterina sottolinea che non sono mancate le difficoltà legate a esaltare nella maniera più giusta il grande lavoro di Elisabeth. L'utilizzo delle giuste tecniche di illuminazione e disposizione spaziale sono state la chiave per rendere viva l'emozione dei visitatori.

    • 13 min
    UniCareer Day: opportunità per gli studenti

    UniCareer Day: opportunità per gli studenti

    Tante opportunità lavorative all'UniCareer Day spiegate da Matteo Tola, Anna Cotza e Silvia Murgia



    Tante le opportunità discusse oggi nell'intervista di Unica Radio con Matteo Tola, Anna Cotza e Silvia Murgia, gli organizzatori dell'UniCareer Day che si svolgerà mercoledì 29 maggio dalle ore 9 alle ore 18 alla Fiera della Sardegna a Cagliari in viale Diaz 221. L'evento ospiterà tantissime aziende che andranno a proporre validissimi plus alle carriere di tanti studenti e laureati.



    Nel corso dell'intervista si è discusso proprio di quanto sia importante cogliere le opportunità quando si presentano e l'UniCareer Day propone non una ma molteplici possibilità a chi vorrebbe entrare rapidamente nel mondo del lavoro. Matteo ha infatti definito l'evento come uno scambio di domanda e offerta di lavoro, accorciando la distanza tra l'azienda e gli interessati.



    Anna Cotza ha ricordato le opportunità che l'evento offre, una crescita non solo personale e lavorativa, ma un vero e proprio investimento sul futuro, una possibile crescita curricolare non indifferente. Silvia Murgia ha parlato della grande partecipazione da parte delle aziende, sia locali che nazionali, che quest'anno saranno ben 87, tante di queste note, tra cui l'ASPAL. Questo va ad allargare il bacino delle preferenze e conseguentemente ad avere ampie possibilità di scelta lavorativa.



    Il programma della giornata e le modalità d'iscrizione



    L'organizzazione della giornata prevede tantissime attività, illustra Matteo Tola nel corso dell'intervista. Saranno infatti previsti colloqui di selezione con più di 80 aziende e imperdibili workshop e seminari che Matteo non rivela invitando alla partecipazione per non perderseli e scoprirli nel corso di questa ricca giornata. Inoltre, rinnova l'invito al confronto del programma all'interno delle varie piattaforme social.



    Le modalità di iscrizione sono differenti in base all'interesse di partecipare ai colloqui oppure ai workshop e ai seminari, spiega Anna Cotza. Ci si potrà iscrivere tramite il profilo personale di AlmaLaurea dove sarà possibile visionare i profili cercati dalle aziende e così mandare la propria candidatura a quelle di proprio interesse, rendendo ancora più facile e intuitivo lo scambio di domanda e offerta discusso con Matteo all'inizio dell'intervista.



    Nella conclusione si è parlato di futuro, in particolare i progetti a cui UniCAreer Day sta lavorando. Silvia ha spiegato che ci sono tante idee e opportunità in coda per le prossime edizioni. Conclude l'incontro ricordando che fondamentale nell'UniCAreer Day è la partecipazione, elemento portante per poter cogliere al meglio le opportunità che le aziende propongono in questa imperdibile giornata.

    • 6 min
    Next Level Esport Pub: la sfida per il Rally

    Next Level Esport Pub: la sfida per il Rally

    Il Next Level Esport Pub mette in palio due ingressi vip per il Rally Sardo in un'entusiasmante sfida a colpi di realtà virtuale



    Next Level Esport Pub è fautore di una ghiotta iniziativa che coinvolge principalmente gli studenti universitari. Nello specifico, degli appassionati di motori e videogiochi, che potranno essere i protagonisti di un evento irripetibile: l' University Rally Challenge. Si tratta di una sfida videoludica, la quale si svolgerà in un videogioco legato alla celebre manifestazione automobilistica, la quale trova in Sardegna un circuito noto a livello internazionale. La challenge per gli universitari si svolge nei giorni 21, 22 e 23 maggio, dalle 18:00 a mezzanotte. Nello specifico, si affronteranno sul sul gioco WRC che si avvale della realtà virtuale. Di conseguenza, potranno correre quasi come nel mondo reale, grazie al sistema Driving Sim. Nell'orario stabilito, potranno per tre volte dare il massimo per completare il percorso nel minor tempo possibile. L'iscrizione è gratuita, e gli sfidanti potranno inoltre beneficiare dell'omaggio di una Red Bull, sponsor dell'evento.



    Un premio per mordere l'asfalto



    Anche per coloro che non riusciranno a stabilire il tempo migliore, non c'è motivo di scoraggiarsi. Potranno infatti provare a vincere i coupon Gaming Next Level. Ma per i vincitori, i più appassionati ed abili a giocare, la parte migliore. Potranno beneficiare, dopo una folle corsa, dei biglietti vip per il Paddock del vero Rally di Sardegna. Un posto in prima fila per una delle eccellenze sportive dell'isola.
    La manifestazione ha trovato inserimento nel 2004 nel campionato mondiale di Rally. Ciò avvenne in sostituzione, nello specifico, del Rally di Sanremo come tappa italiana della manifestazione sportiva. Manifestazione che permette all'isola di avere puntati addosso gli occhi degli appassionati di tutto il mondo. La disciplina è una corsa avvincente quanto pericolosa, che ha come scenario quello aspro e brullo delle montagne sarde. Sulle strade sterrate, l'incidente è sempre dietro l'angolo, in altre parole si tratta di uno sport estremo per veri professionisti. Nonostante ciò molti ci si cimentano, e non di rado è capitato che a tagliare il traguardo sia stata una bandiera italiana.

    • 11 min
    Massimo Deidda: Sant’Elia green

    Massimo Deidda: Sant’Elia green

    Il laboratorio botanico agricolo e di trasformazione di Massimo Deidda



    Massimo Deidda, nato nel quartiere popolare di Sant' Elia, non ha mai dimenticato le sue radici. E "radici" è la parola chiave del suo progetto, con sede al Lazzaretto. Esperto di botanica, ha ideato un laboratorio: botanica e agricoltura si fondono, per trasformare e riqualificare il territorio. Il che consentirà di produrre nuove colture a chilometro zero e senza utilizzo di additivi chimici. Non solo: il quartiere di S. Elia, da sempre, è noto per il suo status sociale. Nonostante diversi interventi, continua ad essere luogo di disagio e criminalità, e molti, soprattutto i giovani, vivono senza prospettive. Il laboratorio sarà un modo per avvicinare tutti, ragazzi e non, ad un mestiere di tutto rispetto. Un lavoro praticamente a impatto zero, e che può invece aiutare a utilizzare i terreni del vicino promontorio, dal grande potenziale ma mai sfruttati appieno.



    Chilometro zero e agricoltura sostenibile



    Il progetto ha anche una valenza di valorizzare i prodotti locali e il chilometro zero, sempre più affossati in tutto lo stivale. Deidda è molto critico nei confronti della produzione industriale sconsiderata e dell'importazione dalla lunga distanza.
    Il grano ucraino, per fare un esempio, oltre a subire il fallout delle esplosioni e della guerra, infatti viene trasportato a lungo, con parecchi additivi chimici. Le grandi case produttive si affidano agli esterni, il che comporta, tra l'altro, un aumento dei prezzi, già esorbitanti visti i tempi di crisi. La produzione e la vendita in loco favorisce quindi, oltre ad un considerevole aumento della genuinità, un miglioramento nelle condizioni economiche. Più salute, e condizioni economiche più floride. Su queste basi, ottimisticamente, si può tirar fuori un territorio dalla polvere. E sognando ancora più in grande, si può anche risanare la disastrosa situazione agroalimentare in cui versa l'Italia.

    • 5 min

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