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Una famiglia con diversi interessi. Seguite mamma Francesca con i suoi luoghi d'arte e storia; oppure papà Matteo tra cantine, pub e ristoranti; Chicco invece vi accompagnerà in luoghi dove si può apprendere divertendosi! Questi siamo noi e i nostri viaggi!
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3x1 Un viaggio, tre esperienze 3x1. Un viaggio, tre esperienze

    • Society & Culture

Una famiglia con diversi interessi. Seguite mamma Francesca con i suoi luoghi d'arte e storia; oppure papà Matteo tra cantine, pub e ristoranti; Chicco invece vi accompagnerà in luoghi dove si può apprendere divertendosi! Questi siamo noi e i nostri viaggi!
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    Stirling Castle (by Chicco)

    Stirling Castle (by Chicco)

    Benvenuti al castello di Stirling, uno dei più grandi e imponenti di tutta la Scozia. Qui avvenne l’assedio a cui prese parte anche Robert Bruce futuro re di Scozia e di cui potete vedere la statua all’ingresso del castello.
    Questo luogo è fantastico per bambini e ragazzi: ci sono tantissime attività che si possono svolgere durante la visita. Si possono provare gli abiti dei secoli scorsi, suonare riproduzioni di strumenti antichi, e scoprire come si intrattenevano i bambini che vivevano nel castello.
    Nella sala principale sono allestiti degli spazi in cui si possono utilizzare dei giochi tipici dei tempi passati. Io e la mamma ne abbiamo provati alcuni come quello in cui una pallina è legata con un filo ad un cono di legno e bisogna riuscire a posizionarla nella cavità del cono.
    Nella grande sala poi c’è un enorme tavolo con le sedie utilizzate dai re per presenziare ai banchetti e io mi ci sono seduto sopra brindando con un corno.
    Anche i giardini esterni sono molto belli e facendo il giro delle mura si può ammirare tutta la vallata e si può anche vedere il famoso Wollace Monument. Questo perché il castello si trova in cima ad una collina ed è costruito sopra uno spuntone di roccia vulcanica. Piccola curiosità: l’ultimo assedio che avvenne in questo luogo è stato quello organizzato da Bonnie Prince Charlie nel 1746 durante la guerra giacobita per l’indipendenza.
    Io ci sono stato quando avevo 5 anni e ancora oggi lo ricordo come una bellissima esperienza con mamma e papà. Mi sono divertito molto.

    Caorunn Gin_Balmenach Disillery (by Matteo)

    Caorunn Gin_Balmenach Disillery (by Matteo)

    Siamo nel cuore delle Highland, circa 60km a sud di Inverness,
    nel distretto di Cromdale, sulle rive del fiume Spey, appena sotto
    la collina di Tom Lethendry dove i giacobiti nel 1690 furono
    sconfitti all’omonima battaglia di Cromdale e stiamo per scoprire
    la distilleria Balmenach, fondata nel 1824 e proprietà di Glenlivet
    dal 1897 ma stavolta non parliamo di whiskey.
    Sapevate che il 70% del gin prodotto nel Regno Unito è
    fabbricato, in realtà, nella patria di Robert the Bruce?
    Già. Ebbe tutto inizio nel 1700 quando le prime bottiglie
    dell’infuocato Jenever olandese iniziarono a essere scambiate
    nel porto di Leith a Edimburgo. Forse il ginepro scozzese
    utilizzato per creare questa bevanda era speciale, in ogni modo
    il gin divenne così popolare che presto spuntarono varie
    distillerie scozzesi che iniziarono a produrne la loro versione.
    Da anni la Scozia è la patria di molti dei marchi più venduti al
    mondo come Gordon’s, Tanqueray e Hendricks. Recentemente,
    tuttavia, il gin scozzese ha attirato l’attenzione che si merita
    pienamente, registrando un enorme aumento di produttori e –
    nello specifico - ciò che prende vita a Balmenach è il fantastico
    Caorunn, un Gin artigianale, a quadrupla distillazione, la cui
    produzione viene tutt’ora guidata dal suo ideatore, Simon Buley.
    Le botaniche utilizzate in questo Gin sono 11 di cui 6 classiche e
    5 fortemente territoriali, tra cui le Rowan Berries (le bacche di
    sorbo) che gli donano non solo il suo gusto fortemente
    riconoscibile ed un’anima dannatamente scozzese, ma anche il
    nome Caorunn (pronunciato "ka-roon") termine gaelico che
    indicava proprio le bacche in questione. Altro elemento di unicità
    è rappresentato dal processo di infusione artigianale delle
    botaniche. Quest’ultima avviene utilizzando ottima acquavite di
    cereali, che viene vaporizzata in lotti di 1.000 litri usando l’unica
    Copper Berry Chamber attiva in tutto il mondo, un alambicco
    datato 1920, utilizzato durante il Proibizionismo negli Stati Uniti
    per l’estrazione degli oli essenziali destinati alle fragranze, con
    un processo lento e complesso che garantisce l’ottimale
    assorbimento di tutti gli aromi e i sapori delle botaniche. Il
    distillato viene infine tagliato con acqua purissima, ovviamente
    scozzese, proveniente dal suggestivo parco naturale in cui la
    distilleria è immersa.

    Il castello di Warwick e la sua storia (by Fra')

    Il castello di Warwick e la sua storia (by Fra')

    Benvenuti nel castello di Warwick. Chicco ha descritto le attrazioni di questo splendido luogo, io voglio raccontarvi un po’ della sua storia.
    Sembra che una zona fortificata, o burth se vogliamo usare il termine anglosassone, sia stata rilevata già a partire dal 914 d.c. e che sia stata un’iniziativa della figlia di Alfredo il grande per proteggere il regno di Mercia dai Dani, una tribù germanica del nord. Successivamente, Guglielmo il conquistatore fece erigere un castello di tipo “motta castrale” ovvero costruito su una collina come base di controllo durante il suo avanzamento verso nord.
    Ma andiamo avanti nel tempo e arriviamo al periodo della guerra delle due rose in cui la contea di Warwick andò nelle mani di Richard Neville che ne divenne il signore attraverso l’eredità di sua moglie. Insieme a Riccardo di York organizzarono la ribellione contro re Enrico VI di Lancaster iniziando così la famosa guerra tra le due casate. Alla morte di Riccardo, il conte Warwick guidò suo figlio Edoardo alla conquista del regno incoronandolo nuovo re d’inghilterra. Ma l’idilio non durò molto e il nipote re Edoardo IV, smise di seguire i consigli dello zio subendo il nuovo influsso della moglie Elisabeth Woodville e della sua famiglia. Comincia quindi una nuova lotta che vede Warwick allearsi con Margherità d’Angiò la moglie del vecchio re Enrico VI rimettendoli sul trono. Da qui il soprannome di “Creatore di Re”. Questo tradimento però gli costerà caro perché verrà ucciso nella battaglia di Barnet nel 1471. La sua eredità passerà a Giorgio Plantageneto, fratello di Edoardo IV, che aveva sposato sua figlia Isabella. Giorgio verrà giustiziato da suo fratello per tradimento e quindi la contea di Warwick passa al figlio di questi Edoardo Plantageneto che verrà anch’egli giustiziato successivamente da re Enrico VII Tudor nel 1499 per aver presumibilmente sostenuto il pretendente al trono Perkin Warbeck. Edoardo fu l’ultimo conte di Warwick fino al 1547 quando fu concesso a John Dudley creando un nuovo di titolo.
    Il castello andò poi in rovina e si trasformò in una casa di campagna. Poi nel XVIII secolo ci furono molti lavori di restauro e cominciò a diventare una meta turistica vitata anche dalla Regina Vittoria nel 1858. Nel 1900 il castello aveva una biglietteria e impiegava una guida permanente e negli anni successivi i conti hanno ampliato il potenziale turistico fino a vendere la proprietà ad una società di media ed intrattenimento nel 1978 arrivando a farlo diventare quello che vediamo oggi, sempre all’avanguardia con tecnologie e spettacoli.

    Gli Huggies dell'Arcade pub (by Matteo)

    Gli Huggies dell'Arcade pub (by Matteo)

    Siete al nr 48 e state camminando sul ciottolato di Cockburn street, a pochi passi dalla cattedrale di st gilles. Vi trovate di fronte all’Arcade Pub! L’Arcade si fregia d’essere “l'unico Haggis & Whisky Pub di Edimburgo, a fornire oltre cento whisky e una superba gamma di tè speciali del commercio equo e solidale”, oltre ovviamente all’haggis!
    Nulla da eccepire la carta dei whiskey è davvero notevole, i prezzi corretti, l’ambiente rilassato ma molto curato e tenete conto d’essere in pieno centro, a un tiro di schioppo dal Castello o da Princess street, ma soprattutto: l’haggis è buono.
    Già, l’haggis. Se il whisky, in Scozia, è la bevanda nazionale, il piatto scozzese per eccellenza è l’haggis.
    Ma cominciamo dall’inizio, di cosa stiamo parlando?
    Per chi ancora non lo sapesse, si tratta di un insaccato tipico della cucina scozzese ed è fatto, almeno secondo le ricette originali, con interiora di pecora (di solito cuore, fegato e polmoni), macinate insieme a cipolla, porridge, sale e spezie varie.
    Il ripieno poi, secondo tradizione, viene insaccato nello stesso stomaco dell’animale e sottoposto a bollitura per circa tre ore. già, detta così, non sembra un piatto molto invitante. Ma non lasciatevi intimorire si tratta di un piatto davvero squisito.
    Il suo sapore non è facile da descrivere: si tratta di un cibo molto speziato, con un gusto davvero deciso, difficilmente paragonabile ad altro, ma inseribile – in un certo senso - nella tradizione dei “piatti poveri” o “di recupero” di tutta la cucina europea, la cui origine è assai difficile da identificare.
    In alternativa all’Arcade, se volete immergervi in un Pub dall’atmosfera ancora più classica, scegliete – poco distante su High Street – il World’s End e ricordate: lasciare la Scozia senza aver assaggiato il suo piatto più tradizionale, sarebbe un vero crimine gastronomico.

    Warwick Castle (by Chicco

    Warwick Castle (by Chicco

    Situato nella parte più alta di una rupe nella contea del Warwickshire, sia la vista del castello che il panorama che si può osservare da questo, lasciano davvero senza fiato.
    Si possono visitare alcune delle zone esteriori più belle come i giardini e altre zone protette per la loro importanza archeologica, ad esempio le scuderie, la serra o il mulino. Al suo interno sono esposti una delle armerie più importanti del paese, stanze arredate con mobili originali dell’epoca e varie reliquie e cimeli tra cui la maschera mortuaria di Oliver Cromwell, il rivoluzionario che spodestò re Carlo I d’Inghilterra.
    Molti sono stati i personaggi illustri che hanno varcato la soglia di questo castello, ma uno fra tutti è quello più ricordato e associato a questo luogo: Richard Neville, il creatore di re! Di lui chiedete a mia mamma Francesca vi racconterà l’incredibile storia del conte di Warwick.
    Io invece voglio raccontarvi delle fantastiche attrazioni che si possono trovare all’interno del castello. È praticamente un parco a tema, ci sono cavalieri e arcieri che spiegano e mostrano l’arte della guerra medievale. Io ho assistito allo spettacolo di un arciere e ho scoperto che il gesto del pollice in su è legato ad uno degli ordini durante una battaglia.
    Poi c’è l’affascinante spettacolo dei rapaci: aquile, falchi e addirittura avvoltoi volano sopra la testa degli spettatori da una torre all’altra delle mura. Durante la visita poi ci sono tanti spazi interattivi in cui i quadri prendono vita e parlano spiegando chi sono i personaggi storici rappresentati e come hanno contribuito nella contea. Inoltre in una sala si possono vedere tutti i lavori di manutenzione che il castello ha subito nei secoli attraverso una ricostruzione 3d realizzata con un proiettore. E vogliamo parlare dei trabucchi e delle catapulte nei giardini? Fantastici!
    Un’esperienza imperdibile! Credetemi!

    Le Mura di York

    Le Mura di York

    Per avere un'idea di com'è fatta York non c'è niente di meglio che passeggiare lungo le sue mura. Questa cinta medievale che misura 3,4 km è la più lunga e la meglio conservata di tutta l'Inghilterra. Ha origine nel periodo in cui i romani hanno occupato la zona nel 71 a.c. Le parti romane sono ancora visibili e le trovate
    • una parte del lato ovest, tra cui la Multangular Tower nei Museum Gardens
    • la parte nord-ovest e nord est tra Bootham Bar e Monk Bar
    • un'ulteriore parte tra Monk Bar e la Merchant Taylors' Hall.
    I danesi occuparono poi la città nell'867. Fecero dei lavori di riparazione alle mura romane che si erano logorate, demolendo tutte le torri della città ad eccezione della Multangular Tower.
    La maggior parte delle mura rimanenti, che comprendono al loro interno la città medievale, sono datate al XII - XIV secolo, con alcune ricostruzioni condotte nel XIX secolo. Dal lato est delle mura romane, le mura medievali si estendono sino al ponte di Layerthorpe. Dopo il ponte si trovava la King's Fishpool, una palude creata dai normanni digando il fiume Foss per creare un'ulteriore difesa per la città e pertanto in quest'area non vennero mai costruite delle mura.
    Poco più in là puoi notare che dove il Foss viene canalizzato riprendono le mura e troviamo la Red Tower, una struttura in mattoni rossi. Poi le mura riprendono ancora a sud ed a ovest verso l'area di Walmgate, terminando in un'altra torre (Fishergate Postern), presso il Castello di York, circondato a sua volta un tempo da mura e da un fossato.
    Il percorso dura approssimativamente 2 ore, ma se non avete così tanto tempo potete visitare il sito degli Amici delle Mura di York che suggerisce diversi itinerari interessanti. Noi abbiamo fatto il giro completa e vi assicuro che i paesaggi sono mozzafiato. Ci sono punti in cui si scorgono delle incisioni e non si può fare a meno di immaginare quanti piedi hanno camminato lungo questo percorso vecchio di secoli.

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