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Picciotti è il racconto dell'ascesa del clan dei Corleonesi, la più potente associazione criminale in seno a Cosa nostra, dall'assassinio del sindacalista Placido Rizzotto agli ultimi giorni di libertà di Totò Riina. Condotto da Lirio Abbate, arricchito da testimonianze di magistrati, collaboratori di giustizia e da reali deposizioni nelle aule dei tribunali, Picciotti è un racconto che aderisce ai fatti come un saggio e affascina come un romanzo.

PICCIOTTI - La mafia raccontata da Lirio Abbate Lucky Red

    • Wahre Kriminalfälle

Picciotti è il racconto dell'ascesa del clan dei Corleonesi, la più potente associazione criminale in seno a Cosa nostra, dall'assassinio del sindacalista Placido Rizzotto agli ultimi giorni di libertà di Totò Riina. Condotto da Lirio Abbate, arricchito da testimonianze di magistrati, collaboratori di giustizia e da reali deposizioni nelle aule dei tribunali, Picciotti è un racconto che aderisce ai fatti come un saggio e affascina come un romanzo.

    OPERAZIONE BELVA

    OPERAZIONE BELVA

    Mentre i carabinieri di Ultimo tengono sotto sorveglianza il loro sospetto, il racconto ci riporta a qualche mese addietro, quando i Corleonesi, preso atto del fallimento di condizionare gli esiti del maxiprocesso, vanno in cerca di una nuova strategia per proteggere Cosa nostra. Riina intende alzare il livello dello scontro con lo Stato, mentre Provenzano vuole intraprendere la strada di un accordo, attraverso il canale di Vito Ciancimino. L'arresto di Riina è un colpo clamoroso a Cosa nostra, di cui parlano i media di tutto il mondo. Inspiegabilmente però la casa del boss non viene perquisita, consentendo ai famigliari di mettere in salvo preziosi documenti, che a detta di alcuni finiscono nelle mani di Matteo Messina Denaro. Intanto l'iniziativa stragista voluta dal capo non si ferma. Il primo obiettivo è il popolare giornalista Maurizio Costanzo, che dopo l'assassinio dell'imprenditore e attivista Libero Grassi ha animato importanti trasmissioni per sensibilizzare l'opinione pubblica contro la mafia. L'attentato fallisce per un soffio. Ma è soltanto il primo assaggio. Con l'obiettivo di spingere lo Stato a trattare, Cosa nostra decide di mettere nel mirino il patrimonio culturale del Belpaese. 

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    • 28 Min.
    ATTACCO ALLO STATO

    ATTACCO ALLO STATO

    A partire dal 14 maggio 1993 una serie di terribili attentati scuote l'Italia. Viene colpita la Galleria degli Uffizi a Firenze, il Museo d'arte Contemporanea di Milano e due chiese romane, provocando molto vittime innocenti. Gli attentati ottengono l'effetto di riaprire un canale di trattativa, l'obiettivo dichiarato di Riina. Un nuovo grande attentato, di proporzioni inaudite, viene preparato allo stadio Olimpico di Roma. Ma inaspettatamente, all'ultimo, non viene eseguito.

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    • 26 Min.
    IL MARTIRE DI BRANCACCIO

    IL MARTIRE DI BRANCACCIO

    Il tentativo di trovare un accomodamento con lo Stato a colpi di bombe non ferma intanto l'ascesa dei fratelli Graviano, fautori della strategia stragista, ansiosi di estendere la propria influenza sul loro feudo, il popolare quartiere Brancaccio di Palermo. Nel quartiere opera però una presenza disturbatrice, quella di un valente sacerdote che ai fasti di Roma ha preferito una parrocchia di periferia, don Pino Puglisi. Don Pino denuncia le ingerenze della mafia, apre un centro per aiutare i bisognosi, si impegna per restaurare la legalità. Viene fermato dai proiettili dei sicari dei Graviano, che con il delitto affermano il loro strapotere.

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    • 39 Min.
    LO CHIAMAVANO FACCIA DA MOSTRO

    LO CHIAMAVANO FACCIA DA MOSTRO

    Questo nuovo delitto eccellente sembra confermare la presenza di una strategia sofisticata, che prevede la collusione con Cosa nostra di pezzi delle istituzioni. Le indagini sui peggiori crimini degli ultimi decenni mettono in luce la presenza discreta ma inquietante di un uomo il cui volto è segnato da una vistosa cicatrice, tanto da essersi guadagnato l'appellativo di “Faccia di Mostro”. È stato avvistato dovunque sia successo qualcosa di terribile, dal fallito attentato all'Addaura alla morte di poliziotti infiltrati, fino ai meeting del famigerato vicolo Pipitone (sede del clan Madonia-Galatolo). I sospetti si appuntano su Giovanni Pantaleone Aiello, ex poliziotto in odore di servizi segreti, la cui compagna potrebbe essere una delle misteriose donne avvistate prima delle stragi del 1993.

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    • 32 Min.
    L'ANATEMA DI DON LUCHINO

    L'ANATEMA DI DON LUCHINO

    A prendere la guida di Cosa nostra dopo l'arresto di Riina è il suo fedelissimo cognato Leoluca Bagarella. È lui a insistere per un salto di livello, anche a costo di rompere con la cordata di Provenzano. La sua carriera, parallela a quella di Riina, è costellata da brutali omicidi, che diventano sempre più feroci e insensati dopo l'arresto del cognato. Gli basta un sospetto per eliminare persone innocenti. Tra le vittime collaterali c'è anche la sua amatissima moglie Vincenzina, uccisa dalla depressione, il cui cadavere viene occultato. La cattura di Bagarella diventa obiettivo primario di uno dei principali collaboratori di Caselli, Alfonso Sabella, che dopo numerosi fallimenti e incredibili sacrifici riescono a individuare il suo covo e ad arrestarlo.

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    • 26 Min.
    LO SCANNACRISTIANI

    LO SCANNACRISTIANI

    Rimane però ancora libero Giovanni Brusca, il killer di Riina, l'uomo che ha premuto il detonatore nella strage di Capaci. Come gli altri mafiosi, Brusca sconta la perdita del capo dei capi, il senso di smarrimento causato dalla mancanza di un riferimento e della protezione dei politici corrotti. Le sconfitte di Cosa nostra hanno incoraggiato sempre più pentiti a lasciare l'associazione mafiosa e a confessare i loro delitti. Tra questi c'è Santino Di Matteo, la cui collaborazione con la giustizia è pericolosissima, perché è a conoscenza dei misfatti di Brusca. In accordo con Matteo Messina Denaro e i Graviano, Brusca fa quindi rapire suo figlio Giuseppe appena dodicenne, con l'intento dichiarato di fermare l'emorragia dei pentiti e dare una lezione al padre. Il bambino sarà assassinato e sciolto nell'acido dopo oltre settecento giorni di prigionia, mentre gli uomini di Sabella, sempre più abili nella caccia ai latitanti, riescono finalmente a trarre in arresto Brusca.

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    • 35 Min.

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