2 min

Precipitazione Parola Interna

    • Spirituality

Raggiunsi l’altura
Un grattacielo possente nel tutto
Vagavo beata tra il vento
Bagnata da luce pura che
Saziava ogni poro della mia anima.
Distrattamente sicura, scorsi il basso
Una mano dura, un mostro mi spinse.
Precipitai di colpo urlando.
Il maligno si fece strada dalla bocca,
Raggiunse lo stomaco che si contorse,
Fino ai polmoni che s’otturarono.
Mi pervase l’animo straziandolo
E il cuore si fermò;
L’eccitava la brama del dolore.
Sfondai il terreno con un tonfo,
Mi rialzai a stento, sofferente.
Sangue nero sgorgava d’ogni parte,
Dai miei occhi lacrime sparse
Scorgendo d’ogni dove mostri antichi.
Ridendo mi pressavano i polsi,
I secondi bloccarono la gola,
E il terzo con occhi oscuri,
Penetrò di forza l’animo ormai posseduto
Regalando al mostro ciò che voleva.
Di colpo un botto alimentato dalle grida.
Dal buio d’una prigione
Cerco ancora quel bagliore
Del grattacielo privo di dolore.

Raggiunsi l’altura
Un grattacielo possente nel tutto
Vagavo beata tra il vento
Bagnata da luce pura che
Saziava ogni poro della mia anima.
Distrattamente sicura, scorsi il basso
Una mano dura, un mostro mi spinse.
Precipitai di colpo urlando.
Il maligno si fece strada dalla bocca,
Raggiunse lo stomaco che si contorse,
Fino ai polmoni che s’otturarono.
Mi pervase l’animo straziandolo
E il cuore si fermò;
L’eccitava la brama del dolore.
Sfondai il terreno con un tonfo,
Mi rialzai a stento, sofferente.
Sangue nero sgorgava d’ogni parte,
Dai miei occhi lacrime sparse
Scorgendo d’ogni dove mostri antichi.
Ridendo mi pressavano i polsi,
I secondi bloccarono la gola,
E il terzo con occhi oscuri,
Penetrò di forza l’animo ormai posseduto
Regalando al mostro ciò che voleva.
Di colpo un botto alimentato dalle grida.
Dal buio d’una prigione
Cerco ancora quel bagliore
Del grattacielo privo di dolore.

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