4. lavorare per la libertà: dall'Iran all'Ucraina (finendo in carcere)

Il Tempo delle Donne reloaded

Per la prima volta nella lingua italiana del suo esilio, l'attore e drammaturgo Ashkan Khatibi racconta di come la sua vita sia "cambiata completamente" a partire dalle proteste del 2022 per la libertà delle donne in Iran. Con lui l'artista Sadaf Barghbani, che porta nel corpo 150 pallini di piombo sparati dalla polizia: "Essere coraggiose in Iran non è una scelta, è l'unico modo per esistere". E la giornalista del Corriere Greta Privitera che si spende perché Ashkan e Sadaf possano ancora lavorare e far sentire la propria voce. Sul palco del Tempo delle Donne 2024 si parla anche di Toomaj, rapper iraniano condannato a morte per i testi delle sue canzoni. La sentenza è stata revocata, ma resta in carcere: a lui è dedicata la canzone "Farò più rumore del ratatata" del gruppo torinese Eugenio in via di Gioia in collaborazione con il cantante Willie Peyote. Ci spostiamo quindi nell'Ucraina trascinata in guerra dall'attacco russo: la reporter Marta Serafini porta al festival due donne, Olha e Irina, che per sostenere la famiglia sostituiscono nel lavoro in acciaieria i mariti al fronte, scoprendo vie impreviste per l'emancipazione. Infine, ancora il lavoro che potrebbe essere (ma non lo è) strumento di recupero di libertà e diritti, nello specifico nelle carceri italiane, dove ci conduce il giornalista del Corriere Alessandro Trocino con gli scrittori Daria Bignardi ed Edoardo Albinati.

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