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Storie di persone straordinarie, poco celebrate o dimenticate, micro-documentari per raccontare la loro vita e la loro genialità

10 Minuti di Vite Straordinarie PubMe

    • Society & Culture

Storie di persone straordinarie, poco celebrate o dimenticate, micro-documentari per raccontare la loro vita e la loro genialità

    6 - Lea Vergine

    6 - Lea Vergine

    Ci sono persone che avrei voluto fossero miei maestri, miei amici, anche se non ci sono più, anche se so che è impossibile.
    Lea Vergine è una di queste persone.
    Una donna dallo spirito inquieto, o dall’incauto Io, come lei stessa scrisse.
    Una donna del 1938 che rappresenta e canta la bellezza di Napoli in tutte le sue contraddizioni, attraverso i suoi scritti d’arte e di vita.
    Una donna che squarcia il velo patriarcale posato sull’arte e sulla critica dell’arte degli anni Sessanta, dedicandosi (anche) all’arte dimenticata delle donne, attraverso opere come L’altra metà dell’avanguardia. 1910–1940.

    TESTO E VOCE: Giulia Sbaffo
    PRODUZIONE: PubMe Srl
    MUSICHE: Envato.com

    • 12 min
    5 - J.R.R. Tolkien

    5 - J.R.R. Tolkien

    La prima volta che ho sentito nominare Il Signore degli anelli è stato al liceo, nel bel palazzo storico in cui ho avuto l’immensa fortuna di studiare.
    Non so come mai lo ricordi così bene, ma ricordo perfettamente il luogo e il momento: ero nella mia classe, frequentavo il secondo anno e, dirigendomi verso la porta per uscire durante il cambio dell’ora, colsi appena qualche battuta di un dialogo fra una mia compagna di classe e un ragazzo della mia scuola, più grande.

    VOCE E TESTO: Giulia Sbaffo
    PRODUZIONE: PubMe Srl
    MUSICHE: Envato.com

    • 11 min
    4 - Erin Gruwell

    4 - Erin Gruwell

    Erin Gruwell è un’insegnante americana.
    Classe 1969, si laurea all’università della California.
    Inizialmente vuole diventare avvocato, ma poi ci ripensa, soprattutto dopo aver assistito ai violenti scontri razziali che insanguinano Los Angeles nel 1992.
    “Ho pensato che nel momento in cui difendi un ragazzino in tribunale, la battaglia può essere già persa. Penso che la vera battaglia dovrebbe avvenire qui, in classe.”
    Dirà Erin tempo dopo.

    VOCE E TESTO: Giulia Sbaffo
    PRODUZIONE: PubMe Srl
    Musiche: Envato.com

    • 10 min
    3 - Robert Bilott

    3 - Robert Bilott

    Conosci Robert Bilott?
    Se la risposta è no è più che normale, purtroppo, per questo voglio raccontarti la sua storia.
    Robert Bilott è un avvocato, l’avvocato che divenne il peggiore incubo della DuPont, traducendo testualmente il titolo dell’articolo di Nathaniel Rich del 6 gennaio 2016 per il New York Times, cui si ispira un film che ti consiglio, Cattive Acque. La DuPont è un colosso chimico presente in oltre 70 paesi che nel 2019 ha fatturato circa 21,5 miliardi di dollari e, sì, un uomo solo, precisamente Rob Bilott, ne divenne il peggiore incubo.

    VOCE E TESTO: Giulia Sbaffo
    PRODUZIONE: PubMe Srl
    MUSICHE: Envato.com

    • 11 min
    2 - Dottor James Barry

    2 - Dottor James Barry

    Il più importante e noto chirurgo dell’Inghilterra Vittoriana è proprio il dottor Barry, protagonista di questa storia.
    Se ne rendevano conto tutti, del suo talento fuori dal comune e delle sue straordinarie capacità, nonostante quello che molti definivano un caratteraccio, nonostante fosse considerato arrogante e suscettibile, e troppo riservato, nonostante le frequenti liti in molti luoghi in cui prestava servizio.

    VOCE E SCRITTURA: Giulia Sbaffo
    PRODUZIONE: PubMe Srl
    MUSICHE: Envato

    • 10 min
    1 - Adriano Olivetti

    1 - Adriano Olivetti

    Riduzione degli orari di lavoro settimanali mantenendo lo stesso salario.
    Assistenza medica a tutti i dipendenti.
    Congedo di maternità garantito e pagato per 9 mesi, pur non essendo previsto per legge.
    Asili gratis vicino alla fabbrica per i figli di operai e operaie.
    Abitazioni vicino alla fabbrica che rispettavano la bellezza dell’ambiente e per le quali gli operai godevano di convenzioni.
    Grandi vetrate al posto dei muri per evitare agli operai l’alienazione di un lavoro in catena di montaggio.
    Mensa, biblioteca e molti altri spazi di condivisione, per trascorrere il tempo durante le pause dal lavoro, ascoltando concerti, seguendo dibattiti, leggendo libri, in un’azienda che accoglieva artisti e scrittori.
    Nessuna divisione netta tra operai e ingegneri, perché le diverse competenze si confrontassero e fossero accessibili a tutti.
    Un perfetto equilibrio tra solidarietà sociale e profitto, qualità della vita ed efficienza lavorativa.
    2020?
    No, siamo negli anni Cinquanta, nella fabbrica di mattoni rossi più famosa d’Italia e, forse, del mondo. O forse no, forse, oggi, non è più così famosa, purtroppo. Quasi tutti conosciamo Adriano Olivetti, lo abbiamo sentito nominare, conosciamo le celebri macchine da scrivere Olivetti, come la MP1 e Lettera 22.

    VOCE e SCRITTURA: Giulia Sbaffo
    PRODUZIONE: PubMe Srl
    MUSICHE: Envato

    • 9 min

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