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210 - Stati Uniti, quando di aborto si può morire‪…‬ Zoom: una notizia alla settimana | RRL

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La denuncia è forte e sconvolgente: secondo quanto riportato dalle agenzie LifeSiteNews e Infocatólica, nel giro di soli cinque giorni – per la precisione, tra il 20 ed il 25 gennaio scorsi - ben due donne sarebbero state trasportate d’urgenza, in ambulanza, dal Near North: Elizabeth Cohn Morris Health Center Planned Parenthood, con sede al 1200 North La Salle Drive di Chicago, all’ospedale più vicino. In entrambi i casi, l’emergenza è stata dovuta ad un’emorragia post-aborto.Le agenzie, dando la notizia, specificano come «la maggior parte delle emorragie chirurgiche post-procedurali» siano dovute «a lesioni interne inflitte da strumenti chirurgici, spesso lacerazioni della cervice uterina e perforazioni dell’utero», già evidenziate come cause frequenti di decessi.Pare peraltro che questo tipo di emergenza, presso tale struttura di Planned Parenthood, sia tutt’altro che raro. A dare l’allarme ha provveduto Operation Rescue, un’affermata organizzazione pro-life statunitense, che ha messo a punto anche un dettagliato dossier di 24 pagine, con cui viene documentato un numero impressionante di morti collegate proprio alle pratiche abortive. Quei due casi in cinque giorni, evidentemente, sono tutt’altro che episodi isolati…Brutte notizie anche dalla Spagna, dove nel 2022 sarebbero dovuti nascere 428.208 bambini. Ma 98.136 di loro, quasi uno su quattro, non ha mai visto la luce, perché ucciso nel grembo materno. Questo, secondo i dati ufficiali, pubblicati dal Ministero della Salute.

La denuncia è forte e sconvolgente: secondo quanto riportato dalle agenzie LifeSiteNews e Infocatólica, nel giro di soli cinque giorni – per la precisione, tra il 20 ed il 25 gennaio scorsi - ben due donne sarebbero state trasportate d’urgenza, in ambulanza, dal Near North: Elizabeth Cohn Morris Health Center Planned Parenthood, con sede al 1200 North La Salle Drive di Chicago, all’ospedale più vicino. In entrambi i casi, l’emergenza è stata dovuta ad un’emorragia post-aborto.Le agenzie, dando la notizia, specificano come «la maggior parte delle emorragie chirurgiche post-procedurali» siano dovute «a lesioni interne inflitte da strumenti chirurgici, spesso lacerazioni della cervice uterina e perforazioni dell’utero», già evidenziate come cause frequenti di decessi.Pare peraltro che questo tipo di emergenza, presso tale struttura di Planned Parenthood, sia tutt’altro che raro. A dare l’allarme ha provveduto Operation Rescue, un’affermata organizzazione pro-life statunitense, che ha messo a punto anche un dettagliato dossier di 24 pagine, con cui viene documentato un numero impressionante di morti collegate proprio alle pratiche abortive. Quei due casi in cinque giorni, evidentemente, sono tutt’altro che episodi isolati…Brutte notizie anche dalla Spagna, dove nel 2022 sarebbero dovuti nascere 428.208 bambini. Ma 98.136 di loro, quasi uno su quattro, non ha mai visto la luce, perché ucciso nel grembo materno. Questo, secondo i dati ufficiali, pubblicati dal Ministero della Salute.

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