9 min

317 - Diocleziano dilaga: in Occidente perseguitati buon senso e dottrina cattolica Zoom: una notizia alla settimana | RRL

    • News

Diocleziano è tra noi. Appaiono sempre meno e sempre più sfumate, infatti, le differenze sussistenti tra l’operato dell’imperatore romano (244-313 d.C.), divenuto tristemente celebre per la ferocissima persecuzione scatenata contro i cristiani, e quel che accade ovunque oggi con tanto di carcere e sacrifici umani, a qualsiasi latitudine e longitudine del mondo. Anche nel “civilissimo” Occidente.Negli Stati Uniti, ad esempio, tre attivisti pro-life – Jonathan Darnel di Arlington (Virginia), Jean Marshall di Kingston (Massachusetts) e Joan Bell di Montague (New Jersey) - sono stati dichiarati colpevoli di aver violato il Face ovvero Freedom of Access to Clinic Entrances Act, la legge federale sulla libertà di accesso agli ingressi delle cliniche abortiste. Oggi rischiano una condanna a 11 anni di galera, per avere, il 22 ottobre del 2020, pregato e cantato inni all’esterno della Washington Surgi-Clinic della capitale americana e per esser successivamente entrati in modo non-violento nella struttura per aborti tardivi, peraltro sospettata di averne praticati anche a nascita parziale e d’aver consentito illegalmente la morte di bimbi sopravvissuti all’aborto. Nell’atto d’accusa si legge: «Lo scopo della cospirazione [degli attivisti pro-life-NdA] era creare un blocco per impedire alla clinica di fornire servizi di salute riproduttiva e ai pazienti di ottenerli». A condurre il processo sarà una donna, il giudice Colleen Kollar-Kotelly, già sostenitrice di Hillary Clinton: ha già vietato agli imputati di appellarsi al Primo Emendamento, che tutela la libertà religiosa, per spiegare le proprie azioni.

Diocleziano è tra noi. Appaiono sempre meno e sempre più sfumate, infatti, le differenze sussistenti tra l’operato dell’imperatore romano (244-313 d.C.), divenuto tristemente celebre per la ferocissima persecuzione scatenata contro i cristiani, e quel che accade ovunque oggi con tanto di carcere e sacrifici umani, a qualsiasi latitudine e longitudine del mondo. Anche nel “civilissimo” Occidente.Negli Stati Uniti, ad esempio, tre attivisti pro-life – Jonathan Darnel di Arlington (Virginia), Jean Marshall di Kingston (Massachusetts) e Joan Bell di Montague (New Jersey) - sono stati dichiarati colpevoli di aver violato il Face ovvero Freedom of Access to Clinic Entrances Act, la legge federale sulla libertà di accesso agli ingressi delle cliniche abortiste. Oggi rischiano una condanna a 11 anni di galera, per avere, il 22 ottobre del 2020, pregato e cantato inni all’esterno della Washington Surgi-Clinic della capitale americana e per esser successivamente entrati in modo non-violento nella struttura per aborti tardivi, peraltro sospettata di averne praticati anche a nascita parziale e d’aver consentito illegalmente la morte di bimbi sopravvissuti all’aborto. Nell’atto d’accusa si legge: «Lo scopo della cospirazione [degli attivisti pro-life-NdA] era creare un blocco per impedire alla clinica di fornire servizi di salute riproduttiva e ai pazienti di ottenerli». A condurre il processo sarà una donna, il giudice Colleen Kollar-Kotelly, già sostenitrice di Hillary Clinton: ha già vietato agli imputati di appellarsi al Primo Emendamento, che tutela la libertà religiosa, per spiegare le proprie azioni.

9 min

Top Podcasts In News

Genstart
DR
Tiden
DR
Damerne først
DR
B.T. og det gode selskab
B.T.
BorgenUnplugged
Qvortrup Media
Pilestræde
Berlingske