79 - Il santuario della Madonna delle Grazie di Rasiglia Tesori d'Italia | RRL
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È una stradina bianca, quasi un sentiero, costeggiata da siepi di bossi e, più in là, da campi e declivi che diventano monti. A salirla in silenzio si sente soltanto la ghiaia che cede ad ogni passo, il vento che muove appena le piante, il fresco dell’ombra, dell’acqua, dei fossi. È solo alla fine, dietro l’ultima curva, che si scopre il Santuario della Madonna delle Grazie di Rasiglia con la grande parete d’avorio, le smerlature, le finestre bifore, il campanile a vela oltre le tegole e il cielo.
È una stradina bianca, quasi un sentiero, costeggiata da siepi di bossi e, più in là, da campi e declivi che diventano monti. A salirla in silenzio si sente soltanto la ghiaia che cede ad ogni passo, il vento che muove appena le piante, il fresco dell’ombra, dell’acqua, dei fossi. È solo alla fine, dietro l’ultima curva, che si scopre il Santuario della Madonna delle Grazie di Rasiglia con la grande parete d’avorio, le smerlature, le finestre bifore, il campanile a vela oltre le tegole e il cielo.
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