52 episodes

Moby Dick è il magazine del sabato mattina che mira a mettere a confronto, attorno ai grandi temi di cultura, politica, società, economia, ospiti di sensibilità e opinioni diverse, anche radicalmente contrapposte. Coglie momenti e tematiche di particolare rilievo e le pone al centro di una tavola rotonda per scandagliarne peculiarità e sfumature. Ma consente anche attraverso una particolare scelta editoriale di meglio conoscere le personalità stesse degli interlocutori invitati a dibattere.

Moby Dick RSI - Radiotelevisione svizzera

    • Society & Culture

Moby Dick è il magazine del sabato mattina che mira a mettere a confronto, attorno ai grandi temi di cultura, politica, società, economia, ospiti di sensibilità e opinioni diverse, anche radicalmente contrapposte. Coglie momenti e tematiche di particolare rilievo e le pone al centro di una tavola rotonda per scandagliarne peculiarità e sfumature. Ma consente anche attraverso una particolare scelta editoriale di meglio conoscere le personalità stesse degli interlocutori invitati a dibattere.

    Il disegno dei fatti

    Il disegno dei fatti

    In Francia, il più grande mercato europeo del fumetto, su quattro libri venduti, uno è un fumetto. Ma dati analoghi si ritrovano in Italia e in Svizzera. Ovunque quella che viene definita la nona arte sempre più intercetta l’interesse del pubblico e sempre più spesso tratta di vicende reali raccontate da giornalisti e da storici. Che si tratti di biografie, di inchieste, di reportages di viaggio o di analisi della società contemporanea attraverso fenomeni come le migrazioni o la violenza di genere, la mescolanza di testo e disegno è uno dei linguaggi che il pubblico sembra gradire di più. Ma quali sono le ragioni di questa tendenza? Perché il giornalismo a fumetti – graphic journalism per usare il termine inglese con cui viene definito in tutto il mondo – appare più efficace di mezzi più tradizionali? C’è forse qualche relazione tra questo successo e l’apparente paradosso temporale che da un lato ci vede consumare informazione ed attualità sempre più velocemente e dall’altro celebrare il successo di un linguaggio la cui produzione è indubbiamente lenta?
    Del racconto del mondo che ci offrono oggi le graphic novel Moby Dick parla con Igort, fumettista ed editore italiano di fama internazionale, l’autrice di fumetti e illustratrice Sara Colaone, curatrice della sezione dedicata al fumetto per la rivista Nuovi Argomenti; la storica dell’arte e curatrice della sezione fumetti del sito di cultura pop Stay Nerd Francesca Romana Torre, e con il cofondatore della prima rivista a fumetti italiana Andrea Coccia.

    • 1 hr 46 min
    Droghe e riduzione del danno

    Droghe e riduzione del danno

    La politica svizzera di lotta contro le droghe si basa su quattro pilastri: prevenzione, trattamento, riduzione del danno e repressione. Uno dei quattro pilastri - la riduzione del danno – è il tema di questa puntata di Moby Dick.
    La Svizzera è all’avanguardia per quanto riguarda la strategia di riduzione del danno ? Come si muove in ambito di lotta contro le dipendenze ? E quale è la situazione per quanto riguarda la Svizzera italiana ? Ci sono differenze significative rispetto a quanto avviene al nord delle Alpi ?
    Affronteremo il tema nell’ora centrale di Moby Dick con tre ospiti specialisti in materia che sono : Simona De Berardinis: responsabile della Strategia nazionale Dipendenze presso l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ; Jann Schumacher: collaboratore scientifico presso l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), attivo soprattutto in ambito di tematiche legate alle dipendenze; Marcello Cartolano, Presidente di Ticino Addiction e vice-direttore di Ingrado.
    Per quanto riguarda la situazione a livello internazionale, il tema della riduzione del danno è tornato di attualità entrando a far parte delle politiche dell’ONU in seguito ad un summit che si è svolto a fine marzo 2024 a Vienna. Si tratta di un evento importante perché per la prima volta il termine ‘”Riduzione Del Danno” (RDD) è entrato in una risoluzione ONU e si è ora conquistato un ruolo strategico. Si è rotto un tabù ? E cosa vuole dire affrontare il tema della riduzione del danno inteso come un approccio di psicologia di comunità ?
    Ospite dell’ultima mezzora del programma è Patrizia Merìngolo che è stata Professore ordinario di Psicologia di Comunità all’Università degli Studi di Firenze. È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e contributi a conferenze nazionali e internazionali. Ha studiato la strategia della riduzione del danno intesa come capacità di governare il fenomeno droga nel suo contesto, costringendo la società a chiedersi se le droghe non vadano anche messe in relazione alla stigmatizzazione sociale del comportamento di consumo.

    • 1 hr 54 min
    Le città globali

    Le città globali

    Da qualche tempo, per la prima volta nella storia, il numero di abitanti delle città ha superato quello delle campagne. E in un futuro nemmeno troppo remoto la maggior parte dell’umanità vivrà in grandi metropoli. Già negli anni Novanta del secolo scorso la sociologa Saskia Sassen parlava di «città globali»: New York, Milano, Londra, Seul, Pechino, Shanghai, Tokyo. Come spiega Federico Parolotto, sono metropoli multiculturali, poco rappresentative dei rispettivi Stati nazionali, sempre più integrate nell’economia globale. Anche la loro gestione segue regole nuove, dal punto di vista delle politiche abitative, turismo, sostenibilità ambientale e nuove tecnologie digitali. Zurigo potrebbe essere la miglior candidata svizzera per questo ruolo, secondo Giulia Scotto. Diverse voci critiche, come quella di Davide Galleri, hanno tuttavia sottolineato le ombre e i limiti di questo modello. C’è poi chi non pensa proprio di trasferirsi in città e celebra piuttosto la bellezza dei paesi e la restanza, termine coniato dall’antropologo Vito Teti, ospite nell’ultima parte del programma.  

    • 1 hr 50 min
    Corpi ribelli, arte e ricerca di sé

    Corpi ribelli, arte e ricerca di sé

    Arte, scrittura, fumetti. Tatuaggi, scarificazioni, modificazioni corporee. Segni indelebili, esibizione e ricerca di sé. La nostra relazione con la realtà ha sempre dovuto fare i conti con il disagio, il rifiuto e la rabbia. Sono condizioni e sentimenti che hanno sempre trovato una via d’uscita attraverso l’arte. E oggi? Perché il rifiuto del quotidiano trova espressione anche nell’uso e nella trasformazione del corpo? Ci troviamo nel campo dell’arte? E che risposte può offrire la psicologia al bisogno e alla negazione dei limiti, fra ribellione e omologazione?
    In questa puntata di Moby Dick ne parliamo con la teorica e critica d’arte Francesca Alfano Miglietti, nota anche come FAM, tra le maggiori esperte di culture della mutazione e di arte performativa; con l’artista visuale Nicoz Balboa, fumettista e tatuatore di fama internazionale; con Rote Zora, saggista, studiosa di controculture e appassionata di “body suspension”; e con la psicologa e psicoterapeuta Cinzia Pusterla, che ai bambini, agli adolescenti e all’esperienza di cura nell’età evolutiva ha dedicato numerosi scritti.

    • 1 hr 35 min
    Nel grembo della montagna 

    Nel grembo della montagna 

    ®
    Quella appena finita è stata una settimana che Alphaville ha in buona parte dedicato alla montagna: partendo dall’ultimo numero della rivista Meridiani Montagne (numero monografico sull’arco alpino della Svizzera italiana) ogni giorno, nel dossier delle 12.05, abbiamo raccontato aspetti diversi e poco indagati delle montagne che ci circondano: aspetti economici, demografici, sociali, ma anche culturali e identitari.
    Le montagne segnano i nostri confini e il nostro centro, ci racchiudono e ci definiscono. Ma se con Alphaville abbiamo per tutta la settimana respirato l’aria rarefatta delle cime, con Moby Dick ci immergiamo nelle profondità, nel grembo della montagna: per raccontare una storia fatta di trafori, cunicoli, fortificazioni sotterranee e strategie difensive che hanno visto nelle montagne svizzere e nella più rappresentativa di tutte - il Gottardo - un elemento non solo rassicurante, ma unificante e dal forte contenuto simbolico.
    Al microfono di Marco Pagani ci saranno la medievista Simona Boscani Leoni, docente di Storia Moderna all’università di Losanna, e lo storico militare e autore Marino Viganò. Nell’ultima mezz’ora, con l’aiuto dello scrittore e traduttore Marco Rossari, parleremo delle profondità della montagna come concetto letterario, in particolare nella fantascienza e nel fantasy.
    Prima emissione: 16 marzo 2024

    • 1 hr 51 min
    Generazioni in guerra?

    Generazioni in guerra?

    Una popolazione anziana sempre più sana e longeva tende a restare attiva più a lungo nel lavoro, nella politica e nella cultura; inoltre controlla una larga parte della ricchezza disponibile. In questo modo tuttavia il rapporto tra le diverse generazioni assume forme inedite, spesso conflittuali, e molti giovani restano impigliati in una prolungata adolescenza. In particolare le ricerche di Luciano Monti mostrano che il loro percorso verso l’indipendenza e una vita autonoma è sempre più lungo e faticoso. Questa dimensione economica si riflette anche nella visione del mondo, come spiega Federico Taddia, che da tempo studia e racconta le nuove leve della società.
    Il conflitto tra giovani e vecchi è un rischio concreto e tuttavia non un destino inevitabile secondo Rachele Focardi, esperta di relazioni multigenerazionali nel mondo del lavoro con base a Singapore; e rifondare un patto tra generazioni potrebbe essere il nostro compito più urgente. Infine Laura Marzadori, primo violino alla Scala di Milano, declina tutti questi temi ripercorrendo la sua formazione e la sua luminosa carriera artistica.

    • 1 hr 51 min

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