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Mozart Il Clavicembalo ben temperato. Un mito senza tempo

    • Performing Arts

Il primo vero studioso e cultore dell’eredità di Johann Sebastian Bach fu Mozart. Uno studio adulto ma accanito, che cominciò nel 1781, grazie all’incontro con il barone Gottfried van Swieten e la sua ricca biblioteca di manoscritti bachiani ed haendeliani. Questo appassionato approfondimento sfociò innanzitutto in una serie di esemplari trascrizioni, delle sole fughe, per trio o quartetto d’archi. Fu questa esperienza ad alimentare e a coltivare, più tardi, il meraviglioso linguaggio compositivo dell’ultimo Mozart. Troviamo una serie di omaggi espliciti a Bach come il Finale (Molto allegro) della Sinfonia ‘Jupiter’, il Flauto magico e il Requiem.
La puntata offre molti ascolti a testimonianza di queste diverse fasi, avvalendosi di prestigiose interpretazioni.

Il primo vero studioso e cultore dell’eredità di Johann Sebastian Bach fu Mozart. Uno studio adulto ma accanito, che cominciò nel 1781, grazie all’incontro con il barone Gottfried van Swieten e la sua ricca biblioteca di manoscritti bachiani ed haendeliani. Questo appassionato approfondimento sfociò innanzitutto in una serie di esemplari trascrizioni, delle sole fughe, per trio o quartetto d’archi. Fu questa esperienza ad alimentare e a coltivare, più tardi, il meraviglioso linguaggio compositivo dell’ultimo Mozart. Troviamo una serie di omaggi espliciti a Bach come il Finale (Molto allegro) della Sinfonia ‘Jupiter’, il Flauto magico e il Requiem.
La puntata offre molti ascolti a testimonianza di queste diverse fasi, avvalendosi di prestigiose interpretazioni.

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