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Quando si pensa ai danni, terribili, delle guerre, difficilmente si pensa al loro impatto ambientale. Eppure questo è uno degli effetti collaterali delle guerre peggiori in assoluto. E lo è sia in termini di numeri, di quantità di emissioni rilasciate, e di metalli pesanti dispersi nell’ambiente, sia in termini di conseguenze. Le guerre inquinano sempre: con la corsa agli armamenti, con le esplosioni e i sabotaggi e anche dopo, con la ricostruzione.

Presidente della Commissione Europea, Presidente del Parlamento Europeo, Presidente del Consiglio Europeo: sono questi tre i cosiddetti Top Jobs dell’UE, ossia i posti di vertice e guida dell’Unione Europea per i prossimi anni. Se il nome di Ursula Von der Leyen e Roberta Metsola sembrano avviati alla conferma, c’è però grande confusione su quello del Presidente del Consiglio Europeo.

Giugno è il mese del Pride. Una ricorrenza che, oggi, associamo a chiassose e festose parate e allo sventolio di bandiere arcobaleno. Eppure, la storia di quelle parate, così come la storia del Pride, affonda le sue radici nella violenza commessa dalla polizia ai danni degli avventori del locale gay di New York noto come Stonewall Inn.

Dopo due anni e mezzo di guerra, e nonostante un regime di sanzioni commerciali tra i più rigidi ed estesi di sempre, l’economia russa sembra godere di ottima salute. Come è possibile?

L’economia mondiale ha un problema: tutte le case di cosmetici hanno visto crescere le loro vendite. Il che, secondo l’Estee Lauder Index, ossia l’indice che misura l’andamento dell’economia in relazione alle vendite di cosmetici, è un pessimo segnale: perché quando compriamo molti cosmetici, in genere, vuol dire che tira una brutta aria.

Domani, negli Stati Uniti, è festa. Una festa che celebra una data lontana, ma che riguarda profondamente il presente e le persone che oggi vivono negli USA. Domani si celebra la fine della schiavitù in tutti gli Stati Uniti e, almeno in teoria, l’inizio dell’America moderna.