580 episodes

Spesso sono proprio le storie a spiegare nel modo migliore l’attualità e la realtà che ci circonda. E il mondo ne è pieno.
In "Stories" andiamo alla ricerca di queste storie insieme a Cecilia Sala, che ci racconterà gli Esteri attraverso i suoi protagonisti, alcuni molto famosi, altri ancora da scoprire.
“Stories” non rimarrà in una stanza, vi porterà in trasferta con Cecilia per scoprire sul campo quello che succede nel mondo: i contesti, le crisi e le buone notizie.

"Stories" è un podcast di Chora News prodotto da Chora Media
E' scritto da Cecilia Sala
La cura editoriale è di Francesca Milano
In redazione Simone Pieranni
La sigla e la supervisione del suono e della musica sono di Luca Micheli
La post produzione e il montaggio sono di Daniele Marinello, Cosma Castellucci e Filippo Mainardi
La producer è Monica De Benedictis

Musiche addizionali su licenza di Universal Music Publishing Ricordi Srl e di Machiavelli Music

Stories Chora

    • News

Spesso sono proprio le storie a spiegare nel modo migliore l’attualità e la realtà che ci circonda. E il mondo ne è pieno.
In "Stories" andiamo alla ricerca di queste storie insieme a Cecilia Sala, che ci racconterà gli Esteri attraverso i suoi protagonisti, alcuni molto famosi, altri ancora da scoprire.
“Stories” non rimarrà in una stanza, vi porterà in trasferta con Cecilia per scoprire sul campo quello che succede nel mondo: i contesti, le crisi e le buone notizie.

"Stories" è un podcast di Chora News prodotto da Chora Media
E' scritto da Cecilia Sala
La cura editoriale è di Francesca Milano
In redazione Simone Pieranni
La sigla e la supervisione del suono e della musica sono di Luca Micheli
La post produzione e il montaggio sono di Daniele Marinello, Cosma Castellucci e Filippo Mainardi
La producer è Monica De Benedictis

Musiche addizionali su licenza di Universal Music Publishing Ricordi Srl e di Machiavelli Music

    Ep.578: Cosa c’entra un “baby shower” con le elezioni in Iran

    Ep.578: Cosa c’entra un “baby shower” con le elezioni in Iran

    Domani in Iran si vota in elezioni straordinarie dopo che l’elicottero presidenziale su cui viaggiava Ebrahim Raisi, un mese fa, si è schiantato. Maryam Ghalibaf è la figlia di Mohammed Bagher Ghalibaf, candidato conservatore. Lui a diciannove anni andò a combattere contro le truppe d’invasione di Saddam Hussein nella guerra dell’Iraq contro l’Iran, è diventato un comandante dei pasdaran e ha già fatto il sindaco della capitale Teheran. La figlia Maryam ha avuto un bambino e ha pensato di andare in Turchia per tenere lì un baby shower, una festa molto americana, con parenti e amici. Poi è tornata in Iran con un bagaglio di 294 chili. A ridosso del voto di domani, lo scandalo della festicciola per il nascituro e dei beni comprati all’estero ha riempito il dibattito.
     

    Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: video “صحبت‌های دختر قالیباف واکنش برانگیز شد؛ «نمی‌توانند به بابا چیزی بگویند، به خانواده حمله کردند»” pubblicato sul canale Youtube BBC Persian il 19 giugno 2024; video “حمله تند و بیسابقه مجتبی پوربخش به دختر قالیباف بعد از دروغهای اخیرش ! این دختره یجوریه” pubblicato sul canale Youtube Parsi Tv il 19 giugno 2024; video “Baby shower sarà lui sarà lei…it’s a girl CHRISTEL ” pubblicato sul canale Youtube Antonio Fornaro il 24 agosto 2022; video “Gender reveaò party” pubblicato sul canale Youtube Zef Zefi il 6 settembre 2021; video “Baby shower” pubblicato sul canale Youtube GENDER REVEAL PARTY il 22 dicembre 2021
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    • 7 min
    Ep.578: Putin ha un’ossessione per i libri ucraini


    Ep.578: Putin ha un’ossessione per i libri ucraini


    Serhii Polituchniy è il direttore della Faktor Druk, che da sola produce un terzo dei libri ucraini. Il 23 maggio i russi hanno lanciato due bombe contro la grande stamperia della Faktor a Kharkiv: hanno ammazzato sette persone, cinque lavoratrici e due lavoratori. Hanno distrutto i macchinari e hanno appiccato il fuoco ai grandi rotoli di carta e ai volumi: sono bruciati 83mila libri. Già in altre occasioni i russi avevano preso di mira i libri: a Chernihiv avevano bombardato un archivio, a Mariupol e a Kupyansk li avevano ammassati e bruciati, nel primo anno di guerra sono state colpite centinaia di grandi biblioteche e migliaia di biblioteche scolastiche. E Valdimir Putin, prima dell’invasione, aveva scritto in un saggio che la cultura e la lingua ucraina non esistono. Per Polituchniy, che è russo, i libri distrutti in questa guerra non sono un effetto collaterale, “ma piuttosto un’ossessione” per l’invasore.
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    • 8 min
    Ep.577: Cosa sognano (di notte) gli ucraini

    Ep.577: Cosa sognano (di notte) gli ucraini

    Uno dei sogni ricorrenti nell’Ucraina del 2024 è questo: stai dormendo nel tuo letto e immagini che sia appena partita la sirena di allarme che anticipa un bombardamento. Ti svegli e non sai dire con certezza se quel rumore lo hai sentito per davvero oppure lo hai soltanto sognato. Per sicurezza ti metti i pantaloni e le scarpe, che tieni sempre pronte vicino ai piedi del letto, e corri giù in cantina. Migliaia di persone corrono nei bunker più spesso di quanto sia necessario, perché non riescono più a distinguere bene la realtà dai propri incubi. Ho chiesto a Liashenko Bohdan Yuriyovych, specializzato in psicologia infantile, e a Nataliya Evgeniivna, la psicanalista dello psicologo militare, come stanno i loro pazienti. E cosa sognano gli ucraini — i soldati nelle trincee e i bambini di sei anni — da quando Putin ha ordinato alle truppe di invadere il loro paese due anni e mezzo fa. Tra adulti perseguitati dai mostri e adolescenti che non sognano più niente.
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    • 9 min
    Ep.576: A 70 metri da una bomba russa a Kharkiv

    Ep.576: A 70 metri da una bomba russa a Kharkiv

    Sabato un bombardamento russo ha mirato a un quartiere residenziale subito fuori dal centro della seconda città più grande dell’Ucraina. Il sabato pomeriggio è un momento in cui c’è più gente in giro del solito. La scena dopo l’esplosione era questa: i vetri di tutti gli edifici attorno al punto di impatto in mille pezzi, una donna in mutande e reggiseno e il collo sporco di sangue in bilico al terzo piano. La parete di casa sua era sparita e dei pezzi di muro le bloccavano le gambe. Il cadavere, a terra a faccia in giù, di un uomo. Alla sera, poche ore dopo le bombe, nel centro di Kharkiv c’era una fila di locali con la partita oppure la musica e gente all’aperto con una birra in mano. Nell’ottica militare russa è proprio questo che va spezzato: l’equilibrio fragile in cui la guerra convive a forza con la vita.
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    • 8 min
    Ep.575: Oggi ci sono 24 concerti a Kharkiv

    Ep.575: Oggi ci sono 24 concerti a Kharkiv

    Il 10 maggio era cominciata una nuova invasione russa verso Kharkiv, ma per il momento è stata respinta e a giugno i bombardamenti contro la città, la seconda più grande d’Ucraina, sono diminuiti: a maggio erano in media 17 alla settimana, adesso sono in media due alla settimana. Nel bunker più grande della zona si festeggia la maturità: si canta, ma si ricordano anche i caduti. Gli abitanti sono quadruplicati rispetto al periodo peggiore nel 2022 e oggi che è la festa della musica – una ricorrenza che qui ha un significato politico legato alla protesta di Euromaidan – sono in programma 24 concerti in tutta la città.
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    • 8 min
    Ep.574: Uno scrittore ci spiega com’è cambiato l’umore ucraino dopo due anni di guerra

    Ep.574: Uno scrittore ci spiega com’è cambiato l’umore ucraino dopo due anni di guerra

    Andriy Kurkov è uno scrittore, vive a Kyiv e da due anni e mezzo con i suoi articoli tiene un diario temerario delle cose di cui non si parla mai. Non scrive dei posti che chiudono o vengono distrutti, ma di quelli che aprono. Non racconta le persone che scappano ma quelle che tornano. Kurkov scrive “il diario della sopravvivenza” perché “sono un nemico dei fatalisti”. Da scrittore si sente investito di una responsabilità: “passare un po’ di energia a chi mi legge”. Nella puntata ci parla dell’umore ucraino a due anni dall’inizio dell’invasione totale.
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    • 11 min

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