25 episodios

Nato dalla nostra grande passione per la cultura e l’arte, Art and Talk è un podcast alla portata di tutti. Le nostre puntate infatti non vogliono essere noiose lezioni accademiche di arte, ma uno spunto per farti incuriosire e per avvicinarti ai più grandi protagonisti della storia dell’arte. Puoi ascoltarlo ovunque e in qualsiasi momento. All’interno di ogni episodio di Art and Talk trovi i link alle opere di cui parliamo che sono anche su questo sito nella sezione relativa ad ogni singolo podcast. Che aspetti? Metti le cuffie e ascolta una delle nostre puntate, saremo felici di ricevere i tuoi preziosi consigli.

Art and Talk - Il podcast dell'arte Art and Talk

    • Arte

Nato dalla nostra grande passione per la cultura e l’arte, Art and Talk è un podcast alla portata di tutti. Le nostre puntate infatti non vogliono essere noiose lezioni accademiche di arte, ma uno spunto per farti incuriosire e per avvicinarti ai più grandi protagonisti della storia dell’arte. Puoi ascoltarlo ovunque e in qualsiasi momento. All’interno di ogni episodio di Art and Talk trovi i link alle opere di cui parliamo che sono anche su questo sito nella sezione relativa ad ogni singolo podcast. Che aspetti? Metti le cuffie e ascolta una delle nostre puntate, saremo felici di ricevere i tuoi preziosi consigli.

    #24 Modigliani - L'artista maledetto

    #24 Modigliani - L'artista maledetto

    In questa puntata vi parliamo di Amedeo Modigliani, uno degli artisti italiani più amati al mondo. Nato a Livorno nel 1884, si trasferisce a Parigi all’età di ventidue anni, dove conduce una vita sregolata segnata da problemi legati all’alcool, ai soldi, agli scandali e ai rapporti con le donne.
    Scultore e pittore, Modì, come lo chiamano i francesi, guarda con interesse artisti come Cézanne e Gauguin, ma anche i Macchiaioli, i grandi maestri del gotico senese e del rinascimento italiano, così come risulta evidente nei suoi lavori l’influenza dell’arte egizia e negra; il suo stile però rimane unico ed egli non entra a far parte di nessun movimento.
    Importanti nella produzione di Modigliani sono i ritratti e i nudi, opere di grande bellezza in cui l’indifferenza ai valori chiaroscurali, l’uso costruttivo del colore, le scelte cromatiche, i colli lunghi, la dimensione intimista e il delicato equilibrio tra eleganza ed erotismo, sono tutti elementi che caricano di espressività corpi e volti di soggetti con cui l’artista, dipingendo, sembra voler instaurare un dialogo che lo porti a intravedere l’anima del suo interlocutore.

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    Testa del Guggenheim Museum di New York: urly.it/3f17g
    Ritratto di Paul Alexandre: urly.it/3f17h
    Madonna con il collo lungo di Parmigianino: urly.it/3f17j
    Ritratto di Paul Guillame: urly.it/3f17k
    Nudo sdraiato: urly.it/3f17m
    Ritratto di Beatrice Hastings: urly.it/3f17n
    Ritratto di Jeanne Hebuterne con cappello: urly.it/3f17p
    Video sul caso dei falsi di Modigliani: urly.it/3f17q
    Articolo sul caso dei falsi di Modigliani: urly.it/3f17r
    Immagine di copertina - Ritratto Jeanne con camicia bianca: urly.it/3f17t pic of Kent Baldner on Flickr

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    • 18 min
    #23 La pittura metafisica di De Chirico

    #23 La pittura metafisica di De Chirico

    Questa puntata è dedicata a Giorgio De Chirico, considerato il massimo esponente della pittura metafisica. Traendo ispirazione dal mito greco e dal pensiero del filosofo Nietzsche, dopo un primo avvicinamento alle Avanguardie europee, preferisce virare in favore di un’arte meno concentrata sugli aspetti linguistici e più orientata alle questioni filosofiche.

    L’accostamento di oggetti e contesti senza un legame logico, la mancanza di coerenza tra gli scorci prospettici, le lunghe ombre e l’assenza della figura umana, oltre a dare alle opere un accento malinconico, sono gli ingranaggi del meccanismo con cui l’artista porta lo spettatore al di là della realtà fenomenica per conoscere l’anima delle cose.

    Le piazze desolate divengono il palcoscenico sul quale figure enigmatiche che ricordano tanto le statue antiche quanto i manichini da sartoria sono attori silenziosi, specchio forse di una tradizione pittorica che tenta di riemergere per offrire una nuova interpretazione della modernità.

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    Enigma di un pomeriggio d’autunno: urly.it/3dsxk
    Le muse inquietanti: urly.it/3dsxf
    Canto d’amore: urly.it/3dsxg
    Ettore e Andromaca: urly.it/3dsxq
    Il sogno di Tobia: urly.it/3dsxm
    Interno metafisico con palla e biscotti: urly.it/3dsxn
    I bagni misteriosi (presso la Triennale di Milano): urly.it/3dsxh
    Max Klinger – Un guanto: urly.it/3dsxp
    Cavalli in riva al mare: urly.it/3dsxs

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    • 19 min
    #22 Umberto Boccioni e il Futurismo

    #22 Umberto Boccioni e il Futurismo

    In questa puntata vi parliamo di Umberto Boccioni, uno degli artisti italiani più conosciuti nonché uno dei più noti esponenti del Futurismo; l’estetica della velocità che l’avanguardia milanese andava affermando, si esprime con Boccioni nella simultaneità tra visione percettiva e visione interiore, secondo quella che egli stesso definisce “poetica degli stati d’animo”.

    La tecnica divisionista, il tratto di Munch, le suggestioni simboliste, le sculture di Medardo Rosso, l’incontro con il Cubismo e il pensiero del filosofo Bergson, costituiscono per Boccioni gli ingredienti fondamentali della sua evoluzione artistica, mentre luoghi e figure ricorrenti quali ad esempio la periferia di Milano, il cavallo, la madre, lo interessano in quanto pretesti per rappresentare la forza vitale del dinamismo, sempre più inteso come un flusso continuo e universale che coinvolge tutto, anche gli oggetti statici. La compenetrazione del soggetto con lo spazio circostante e l’unificazione atmosferica degli elementi sono le vie attraverso le quali l’artista reggino giunge a sintetizzare il movimento, tanto nella pittura quanto nella scultura.

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    Manifesto del Futurismo: https://tinyurl.com/ytxhr4et
    La città che sale: https://tinyurl.com/ye6bxumj
    Forme uniche della continuità dello spazio: https://tinyurl.com/nx6shz2s
    Materia: https://tinyurl.com/x42mjwm7
    Stati d’animo. Gli addii https://tinyurl.com/twpzakb7
    Stati d’animo. Quelli che vanno: https://tinyurl.com/5ufsesym
    Stati d’animo. Quelli che restano: https://tinyurl.com/45dv9fc9
    L’uomo che cammina (Rodin): https://tinyurl.com/vu2amw
    Sviluppo di una bottiglia nello spazio: https://tinyurl.com/vdnsm23k

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    • 20 min
    #21 La scultura esistenzialista di Alberto Giacometti

    #21 La scultura esistenzialista di Alberto Giacometti

    In questa puntata vi parliamo di Alberto Giacometti. Definito da Sartre "l’artista esistenziale per eccellenza", può essere annoverato tra i più originali interpreti di quel clima di sfiducia e crisi dei valori che attraversa l’Europa nel secondo dopoguerra.

    La sua ricerca artistica vuole definire i limiti entro i quali la trasformazione della figura umana, nell’atto della rappresentazione, consenta di preservarne l’essenza. La ferma intenzione di rendere con la scultura l’identità di un soggetto attraverso l’individuazione dei suoi elementi essenziali, lo guida in un viaggio che, partendo dalla raffigurazione di una reminiscenza, termina nel tentativo di fissare nella materia l’idea del soggetto stesso. Le dimensioni delle sue sculture assecondano l’evolversi di questa tensione artistica. Infine, le sue sculture filiformi rappresentano la sintesi del processo riduttivo e deformante con il quale Giacometti interviene sulla materia ed esprimono la fatica ad esistere dell’uomo contemporaneo che, nel suo avanzare, quasi scompare.

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    Link “Sfera sospesa” 1930: https://tinyurl.com/hajs2bru
    Link “La coppia” in bronzo: https://tinyurl.com/4s3c2scp
    Link opere di piccole dimensioni con grande piedistallo: https://tinyurl.com/vrnmzy79
    Link “L’uomo che  cammina”: https://tinyurl.com/25w4xnyw
    Link opera di Rodin “L’homme qui marche”: https://tinyurl.com/4yjj9a4d
    Link “Ombra della sera (scultura etrusca): https://tinyurl.com/3drvv24p
    Link ritratto dello scrittore Jean Jenet: https://tinyurl.com/dwsv5mze
    Link documentario sul metodo di lavoro di Giacometti: https://tinyurl.com/yh2vz2xm
    Link documentario “Il caso dei falsi Giacometti”: https://tinyurl.com/35nb4fre
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    Immagine di copertina: Foto scattata presso la Fondazione Beyeler di Basilea: https://tinyurl.com/d4evbpdu
     
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    • 20 min
    #20 Calder - Il re del fil di ferro

    #20 Calder - Il re del fil di ferro

    Lo scultore Alexander Calder mostrò fin da piccolo una grande inventiva, nonché una notevole capacità di creare oggetti e personaggi assemblando materiali di scarto.
    Il suo circo sembra essere il momento in cui la dimensione del gioco e quella dell’arte si saldano definitivamente per divenire una costante del suo lavoro.

    Con i suoi Mobiles la scultura perde piedistallo, pesantezza e immobilità, per ridefinirsi in strutture filiformi sospese, in cui la mobilità dei frammenti colorati che animano la composizione aggiunge all’elemento astratto un respiro poetico. Il movimento, dapprima meccanico e successivamente naturale, diviene l’elemento che permette infinite configurazioni dell’opera, i cui elementi si dispongono e ridispongono creando figure e ritmi sempre diversi.

    L’idea di scultura come assemblaggio si concretizza anche attraverso gli Stabiles, sculture astratte simili ad animali fantastici, grazie alle quali l’artista conquista lo spazio pubblico ed esplora nuove possibilità di intendere il movimento nel rapporto tra opera e contesto.

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    Link il circo Calder: https://bit.ly/2PbcrNh
    Link Mobiles di Calder: https://bit.ly/2PhEEli
    Link Trappola per aragosta e coda di pesce (1939) : https://bit.ly/39sOqrQ
    Link Studio di Mondrian: https://bit.ly/31yXneF
    Link Costellazioni di Mirò: https://bit.ly/3sDH3VX
    Link Stabiles: https://bit.ly/31vq7VA
    Link Teodelapio (1962): https://bit.ly/3sHoT5W
    Link video Fontana di mercurio (1937) : urly.it/3c3yz

    Immagine di copertina:
    Alexander Calder _ Double Gong, 1953. Metal and paint 2
    Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-nc/2.0/
    link fonte: https://www.flickr.com/photos/rocor/33546844048/in/photostream/

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    • 18 min
    #19 Le sculture organiche di Henry Moore

    #19 Le sculture organiche di Henry Moore

    Henry Moore è sicuramente uno dei maggiori scultori del Novecento. Attratto dalla potenza espressiva e dalla semplificazione delle forme tipica dell’arte primitiva, così come dalla statuaria classica e rinascimentale, sviluppa un’estetica capace di conciliare la sacralità degli idoli antichi con l’umanesimo classico. Le sue figure reclinate rappresentano forse l’esempio più evidente di questa sintesi. L’incontro con il Surrealismo lo spinge poi a superare il realismo favorendo la realizzazione di sculture biomorfe, le quali meglio gli consentono di esprimere le tensioni che animano le forme e di creare un dialogo con l’ambiente circostante, basato sul rapporto tra forme organiche e spazio, tra vuoti e pieni. Le forme naturali richiamano costantemente la sua attenzione al punto da suggerirle nelle sue opere attraverso la forzatura delle proporzioni, la lavorazione della superficie scultorea e la scelta dei materiali. Il rapporto tra scultura e ambiente esterno trova in Moore anche una ridefinizione del concetto di “monumentale”, attribuendo all’opera scultorea valori e significati universali e immutabili.

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    Link reclining figure: https://bit.ly/3sDl3Km
    Link Chac Mool: http://bit.ly/2NItUfg
    Link disegno ricovero antiaereo metropolitana Londra: http://bit.ly/3uHEeol
    Link esempio scultura monumnetale: https://bit.ly/2ZYjevt
    Link Re e regina: http://bit.ly/3q4GH8I
    Link documentario Henry Moore Rai5: https://bit.ly/3sA0M8E
    Link documentario BBC: https://bit.ly/2OfGyCo

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    Immagine di copertina: https://www.flickr.com/photos/maiac/61718422

    • 16 min

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