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Salve! Il mio nome è Sabina Marineo, sono giornalista freelance e autrice.
Da anni svolgo ricerche in ambito storico, archeologico, mitologico. Ho pubblicato diversi saggi, sia in Italia che in Germania, e ho scritto numerosi articoli. Il mio tema principale: enigmi e retroscena storici.

Il podcast che racconta la storia in un modo diverso Sabina Marineo

    • Society & Culture

Salve! Il mio nome è Sabina Marineo, sono giornalista freelance e autrice.
Da anni svolgo ricerche in ambito storico, archeologico, mitologico. Ho pubblicato diversi saggi, sia in Italia che in Germania, e ho scritto numerosi articoli. Il mio tema principale: enigmi e retroscena storici.

    D’Artagnan. La vera storia di un avventuriero e dei tre moschettieri suoi amici

    D’Artagnan. La vera storia di un avventuriero e dei tre moschettieri suoi amici

    http://storia-controstoria.org/personaggi-e-miti/dartagnan-la-vera-storia-di-un-avventuriero-e-dei-tre-moschettieri-suoi-amici/

    protagonista sul campo di battaglia – uomo delle missioni delicate – carta vincente di Luigi XIV.
    La vera storia di d’Artagnan. Perché c’è un d’Artagnan romanzesco: lo spadaccino temerario che salta dal tetto di una casa in groppa al suo cavallo passando con ostentata disinvoltura dalla camera da letto di una bella donna al campo di battaglia, sempre pronto a infilare la spada nel fodero ed impugnare il suo moschetto. E poi c’è quello vero: Charles Ogier de Batz de Castelmore conte d’Artagnan, nato nella Guascogna all’inizio del XVII secolo. Un personaggio storico che per anni lavorò come importante agente di fiducia a servizio del cardinale Mazzarino e poi di Re Sole. A lui venivano affidate le missioni più delicate. La sua fu un’ascesa eccezionale, da semplice moschettiere con pochi soldi in tasca, ad alto ufficiale e signore benestante. Uomo abile e di grande valore, ottimo capitano della prima compagnia dei moschettieri del re, le sue truppe lo consideravano una leggenda vivente. Forse il vero d’Artagnan non era così acrobatico quanto i suoi imitatori del grande schermo, ma di certo un uomo d’azione estremamente coraggioso. I suoi duelli e le sue battaglie erano veri. Era vera anche la pallottola del moschetto che in quel fatidico 25 giugno 1673, durante l’assedio di Maastricht, gli costò la vita. La sua morte improvvisa fece sospirare a Luigi XIV: „Ho perduto d’Artagnan, di cui mi fidavo ciecamente e che mi era utile per tutto.“

    • 15 min
    Giovanna d’Arco, l’eroina di Francia che non morì sul rogo

    Giovanna d’Arco, l’eroina di Francia che non morì sul rogo

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    La doppia vita della Pulzella d’Orléans

    Non è facile porre domande scomode su Giovanna d’Arco, eroina della Francia venerata in tutto il mondo, simbolo del coraggio e della fede, dell’indipendenza femminile. Donna che combatté a capo di una rude soldatesca per l’ideale puro della libertà. Nel segno di Cristo. Umile pastorella in grado di parlare con gli angeli. Sentiva le “voci”, Giovanna. Il richiamo eccezionale giunto da un altro mondo la ispirò a impugnare le armi contro l’usurpatore. Una figura come Giovanna d’Arco non si tocca. Ma il dubbio c’è, ci sono indizi e documenti intriganti. Chi si nascondeva oltre le “voci” misteriose? La vita della Pulzella ebbe veramente fine sul rogo di Rouen, oppure è esistita una Giovanna segreta, sopravvissuta alle fiamme?
    Sullo sfondo della vita di Giovanna d’Arco c’è la rivalità fra due re, quello inglese e quello francese, per il possesso della Francia. Il 7 ottobre 1337, con la sfida lanciata dall’inglese Edoardo III nell’abbazia di Westminster, iniziò la terribile Guerra dei Cent’anni. La Francia era dilaniata dagli scontri armati contro la perfida Albione e da una guerra civile scoppiata fra le due fazioni degli Armagnacchi, fedeli al re francese Carlo VII, e dei Borgognoni, alleati del sovrano inglese Enrico VI. Nel 1422, Carlo VII fu cacciato da Parigi dal duca di Bedford. Il sovrano esiliato trasferì allora la sua corte a Bourges e sposò Maria d’Angiò, figlia della potente duchessa Yolanda. Ma due terzi della Francia erano ormai in mano al nemico.

    • 22 min
    Vita, morte e segreti di San Francesco d’Assisi, trovatore e frate

    Vita, morte e segreti di San Francesco d’Assisi, trovatore e frate

    http://storia-controstoria.org/personaggi-e-miti/vita-morte-e-segreti-di-san-francesco-dassisi-trovatore-e-frate/

    Curiosità sulla vita e il pensiero di San Francesco d'Assisi, forse il santo più amato d'Italia. Francesco: trovatore per passione, frate per vocazione.

    • 15 min
    L'Uomo dalla maschera di ferro

    L'Uomo dalla maschera di ferro

    http://storia-controstoria.org/europa-segreta/luomo-dalla-maschera-di-ferro-grande-enigma-della-storia-di-francia/
    La verità sulla Maschera di ferro
    E chi non è affascinato da questo enigma? Alexandre Dumas lo rese noto in tutto il mondo. La soluzione, da lui proposta nei suoi romanzi d’appendice, si ispirava alle ricerche di Voltaire. Un secolo prima il grande letterato aveva indagato sull’Uomo dalla maschera di ferro e raccolto utilissime informazioni. Le sue deduzioni sono illuminanti. Dopo attenta analisi, Voltaire pensò di aver risolto il problema, ma in realtà gli mancava ancora il pezzo più importante del puzzle. Quello che abbiamo noi oggi. Bisogna cercarlo alla Bastiglia.

    • 11 min
    L’ordine nero delle SS e il Graal: l’enigma di Otto Rahn

    L’ordine nero delle SS e il Graal: l’enigma di Otto Rahn

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    Il mito del Graal fu un punto centrale nell’esoterica dell’Ordine nero delle SS. La leggenda medievale nata in Francia e sviluppatasi anche in Germania grazie alle opere del trovatore Wolfram von Eschenbach affascinava il gerarca nazista Heinrich Himmler, intento a tessere il mito di un grande passato germanico. Una cerchia di eletti in seno all’Ordine Nero delle SS, la sua creatura, rappresentava i cavalieri del Graal. Per loro il nazista acquistò il tenebroso castello di Wewelsburg, nella cui cripta si svolgevano riti misteriosi. E forse proprio quelle stanze sotterranee erano destinate ad accogliere la reliquia più preziosa: il Graal. Un giorno Heinrich Himmler s’imbatté nel libro di un autore squattrinato e appassionato cercatore del Graal: Otto Rahn…

    • 16 min
    Quando l'uomo scoprì il fuoco

    Quando l'uomo scoprì il fuoco

    La scoperta del fuoco nel Paleolitico



    Quando iniziò l’uomo a controllare il fuoco? Quando riuscì con i suoi arnesi a provocare le prime scintille e poi a preservare e usare le fiamme in modo efficace? Fra i tanti interrogativi che si pongono antropologi e paleontologi, la scoperta del fuoco è forse il più affascinante, di certo il più misterioso. Senza la padronanza della fiamma, l’evoluzione umana non sarebbe stata quella che fu. Il fuoco: un elemento essenziale per proteggersi dagli animali feroci, per riscaldarsi, far luce nella notte.

    • 10 min

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