Beluga Beluga Wave

A distanza di mesi ritorna il progetto Beluga. Tra l'ultimo episodio e questo che vi presentiamo oggi possiamo dire che la vita di tutti noi è davvero cambiata. Anche tornare alla spensieratezza della creatività è stata una piccola conquista, dopo quello che successo nella prima parte di quest'anno.

"Il matrimonio dei miei amici" è sicuramente figlio di un cambiamento, anche nel nostro modo di interpretare le storie. Ci siamo presi del tempo, perché questa che vi presentiamo oggi è una storia di amicizia e sopravvivenza: serviva qualche respiro in più prima ricominciare. Quindi rieccoci di nuovo.

Un grazie di cuore a chi vorrà ascoltare.



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Racconto di Mario de Rosa

Musica di Davide Rosa



Instagram - beluga.wave

Contatti - beluga.wave@gmail.com

Seconda parte del racconto Le migliori intenzioni. Di questo episodio di Beluga, esiste anche una versione in acustico, registrata al Supercinema di Castiglione delle Stiviere. La trovate su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=W6CCD90cMWE&t=13s

Nina, è una bambina vivace, una vera dolcina!, e come tutte le persone in gamba ha dei grandi progetti per il futuro: lavorare per un cartello di narcotrafficanti, in modo da dare un aiuto economico alla sua famiglia, oppure riscrivere da capo la Bibbia, in modo da donare al mondo un finale in cui tutti guariscono da ogni male, nessuno escluso - per il suo povero nonno, certo!, ma anche perché, ora che ha provato quanto possa essere brutto portare il gesso o essere costretti a rimanere a casa per una malattia, non vuole mica che gli altri debbano soffrire la stessa cosa per sempre! 

A raccontarci del suo ottavo anno di vita, è il suo papà. Attraverso piccoli episodi significativi, il padre di Nina ci racconterà una storia densissima, sospesa tra rassegnazione e spensieratezza.



Racconto di Mario De Rosa

Musica di Davide Rosa

@beluga.wave

Esistono le stagioni in cui ci sentiamo forti e quelle in cui siamo più fragili.

Esistono le confessioni notturne tra due amanti in una camera da letto e le paure inconfessabili che ognuno tiene per sé.

Esiste un passato che non ci conforta e il senso di minaccia che deriva dalla nostra idea di futuro.

La nostra paura di non riuscire a guarire: questo testimonia che esistiamo noi, sospesi fra il dolore e il piacere.

E poi esistono i baci che durano cinque secondi di vuoto... quelli dati vivendo nel presente.



@beluga.wave

beluga.wave@gmail.com

In quella complicata stagione della nostra vita – ovvero l'adolescenza – può capitare di provare, fra le altre emozioni che ci confondono e travolgono in quegli anni, il desiderio di farsi giustizia!

La storia umana, del resto, è piena zeppa di microstorie in cui i protagonisti sono i figli che hanno fatto il diavolo a quattro per una vita intera, solo per farsi giustizia: si sono gettati dalla finestra dopo una sbronza, si sono dati fuoco involontariamente nel tentativo di fabbricarsi armi fatte in casa, hanno preso droghe come caramelle, si sono abbandonati al completo disfacimento di sé... e tutto questo, col solo scopo di punire i proprio genitori!

Punire i genitori? E per cosa, sant'Iddio!?
Vai a sapere...

Certo, i genitori, spesso e volentieri commettono errori. Alle volte, confondono i figli, con le loro contraddizioni; pretendono integrità quando essi stessi integri non lo sono per niente, e certe volte possono essere figure devastanti per la psiche dei figli, le ferite che possono infliggere, in certi casi, non si rimarginano per una vita intera...


Anche la protagonista di questo racconto, Laura, vorrebbe farsi giustizia. Ma non con il suo povero papà.
Sente che qualcosa è andato storto... nella sua vita sportiva e familiare... qualcosa non va, e lei non riesce a guarire da questa frenesia del voler capire, tanto che nemmeno la febbre alta riesce a tenerla buona buona a casa!
Laura si sforza di comprendere il suo povero papà nella sua complessità di essere umano, apprezzandone gli sforzi, e sforzandosi lei stessa di guardare oltre la sua pigrizia, per potersi ricongiungere a quell'amico che aveva incontrato tempo... quel ragazzo innamorato del mondo, che era suo padre fino a pochi anni fa, prima che la scomparsa della sua amata lo rendesse una vittima di tutte le passioni tristi del nostro tempo...

Attraverso la forza di un sogno lucido, Laura, in questo racconto, riuscirà a superare la sua rabbia repressa e le sue frustrazioni. Con l'aiuto della voce amica di sua madre, attraverso la sua evocazione nella memoria, Laura troverà nuova forza per andare avanti, per fare giustizia, e che sia una giustizia non punitiva, ma guaritrice... un desiderio di pace e di tregua, e non solo per suo padre, ma per ogni creatura del mondo...

Non sono tante le cose che possiamo fare per i più giovani, per i più piccoli e indifesi che si affacciano al nostro strano mondo... Ma tra queste ce n'è una che forse potrà essere utile: dobbiamo rappresentare per i più giovani delle voci amiche, e non delle voci ostili.
Forse, nel momento del bisogno, la nostra voce li potrà confortare... e chissà, potranno forse un giorno salvarci loro, correndo in soccorso.



Questo è il racconto che abbiamo registrato più volte, e il risultato che vi proponiamo è figlio di diverse avventure. Speriamo vi piaccia davvero, ci abbiamo messo un grande impegno.

Buon ascolto.

Davide e Mario.

Maggiore/Minore è un racconto estratto dal progetto "Beluga": una raccolta di racconti messi in musica.



Racconti di Mario De Rosa



Musica di Davide Rosa



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