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BESTIARIO UNIVERSALE DEL PROFESSOR REVILLOD di Javier Sáez Castán e Miguel Murugarren (focus‪)‬ #logosedizioni

    • Arts

vedi libo: BESTIARIO UNIVERSALE DEL PROFESSOR REVILLOD

Tutto è cominciato con la scoperta del ciprifante nella giungla di  Sumatra. Come? Non avete mai sentito parlare del ciprifante? Si tratta  naturalmente del “volubile esemplare dall’incedere maestoso delle selve  dell’India” che possiamo ammirare già in copertina, mentre soffia  bollicine circondato dalle rigogliose piante della sua terra. Basta  sfogliare un paio di pagine per ritrovare un magnifico esemplare di  questo pachiderma dal muso di pesce con il dorso ricoperto da un drappo  indiano su cui siede il Professor Revillod, vestito di tutto punto e con  in mano una bandierina. Illustre accademico e uomo dal multiforme  ingegno, il professore ha attraversato i cinque continenti per regalarci  il Bestiario universale, questa “maraviglia bibliografica della moderna  zoologia” redatta dall’Istituto che da lui prende il nome sulla base  delle sue annotazioni.
Le raffinate incisioni in bianco e nero dal fine tratteggio eseguite  dall’artista Javier Sáez Castán, accompagnate dalle didascalie di Miguel  Murugarren, svelano al lettore l’aspetto e i principali comportamenti  di ben 4096 specie animali di cui nessuno, se non fosse stato per il  lavoro infaticabile del professore, avrebbe mai saputo nulla.  Attraversando terre e mari ignoti, risalendo vette sconosciute ed  esplorando gli abissi più profondi, calcando strade ferrate e librandosi  su palloni aerostatici, il Professor Revillod ci ha consegnato un  patrimonio di conoscenze inestimabili. Guidato dalla sua inalterabile  stella polare – la frase contenuta nell’emblema dell’Università di  Bratislava, La Scienco, torco kaj grido da Homaro, che in esperanto  significa “la Scienza, fiaccola e guida dell’Umano genere” – l’esimio  studioso ed esploratore ha viaggiato ovunque nel mondo per svelarcene la  magnificenza: eccolo dunque intento a osservare il kifariano, “bizzarro  piumato dall’incedere maestoso della regione siberiana” o a studiare il  cermanca, un “pesce primitivo di costumi notturni delle giungle  malesi”, e ancora alle prese con la temibile tilce del gadillo, “feroce  animale dalla puntura tenace del bacino dell’Orinoco”. In Nuova Zelanda,  ha potuto ascoltare l’inconfondibile verso del colaca, un rumoroso  piumato dal corpo adiposo, nel deserto del Gobi si è intrattenuto a  giocare con l’hucello, un socievole canide dalla spessa pelle, e si è  spinto con coraggio a sondare le profondità oceaniche alla ricerca del  cewinto, un “pesce primitivo di abitudini notturne dei fondali  abissali”... continua

 Francesca Del Moro

vedi libo: BESTIARIO UNIVERSALE DEL PROFESSOR REVILLOD

Tutto è cominciato con la scoperta del ciprifante nella giungla di  Sumatra. Come? Non avete mai sentito parlare del ciprifante? Si tratta  naturalmente del “volubile esemplare dall’incedere maestoso delle selve  dell’India” che possiamo ammirare già in copertina, mentre soffia  bollicine circondato dalle rigogliose piante della sua terra. Basta  sfogliare un paio di pagine per ritrovare un magnifico esemplare di  questo pachiderma dal muso di pesce con il dorso ricoperto da un drappo  indiano su cui siede il Professor Revillod, vestito di tutto punto e con  in mano una bandierina. Illustre accademico e uomo dal multiforme  ingegno, il professore ha attraversato i cinque continenti per regalarci  il Bestiario universale, questa “maraviglia bibliografica della moderna  zoologia” redatta dall’Istituto che da lui prende il nome sulla base  delle sue annotazioni.
Le raffinate incisioni in bianco e nero dal fine tratteggio eseguite  dall’artista Javier Sáez Castán, accompagnate dalle didascalie di Miguel  Murugarren, svelano al lettore l’aspetto e i principali comportamenti  di ben 4096 specie animali di cui nessuno, se non fosse stato per il  lavoro infaticabile del professore, avrebbe mai saputo nulla.  Attraversando terre e mari ignoti, risalendo vette sconosciute ed  esplorando gli abissi più profondi, calcando strade ferrate e librandosi  su palloni aerostatici, il Professor Revillod ci ha consegnato un  patrimonio di conoscenze inestimabili. Guidato dalla sua inalterabile  stella polare – la frase contenuta nell’emblema dell’Università di  Bratislava, La Scienco, torco kaj grido da Homaro, che in esperanto  significa “la Scienza, fiaccola e guida dell’Umano genere” – l’esimio  studioso ed esploratore ha viaggiato ovunque nel mondo per svelarcene la  magnificenza: eccolo dunque intento a osservare il kifariano, “bizzarro  piumato dall’incedere maestoso della regione siberiana” o a studiare il  cermanca, un “pesce primitivo di costumi notturni delle giungle  malesi”, e ancora alle prese con la temibile tilce del gadillo, “feroce  animale dalla puntura tenace del bacino dell’Orinoco”. In Nuova Zelanda,  ha potuto ascoltare l’inconfondibile verso del colaca, un rumoroso  piumato dal corpo adiposo, nel deserto del Gobi si è intrattenuto a  giocare con l’hucello, un socievole canide dalla spessa pelle, e si è  spinto con coraggio a sondare le profondità oceaniche alla ricerca del  cewinto, un “pesce primitivo di abitudini notturne dei fondali  abissali”... continua

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