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141/2: Pandemia e territorio: presentazione di Opera Aperta e Scalandr‪ê‬ TRAPPIST

    • Politica

Questa settimana su TRAPPIST ospitiamo le due talk di APNEA, l’evento organizzato sabato 23 al Circolo IAM.
Opera Aperta e Scalandrê sono due nuovi libri fotografici di Cesura Publish, le pubblicazioni del collettivo di fotografi emiliano. Ne abbiamo parlato con i due autori, Alex Majoli e Marco Zanella, che ci hanno raccontato il loro percorso da fotografi, dalle origini ai loro ultimi progetti.
 

Oᴘᴇʀᴀ Aᴘᴇʀᴛᴀ | ​​Nel febbraio 2020, Alex Majoli si trovava a Reggio Emilia, dove stava lavorando con la Fondazione I Teatri. La sua intenzione era quella di aggiungere un nuovo capitolo al suo progetto Scene, una lunga ricerca per immagini sulla teatralità della vita quotidiana. ​​L’8 marzo tutto si ferma, il teatro chiude, Majoli e il suo assistente partono per un viaggio che li porterà dal profondo sud alle montagne del Nord Italia, per documentare una tragedia contemporanea. Dopo più di un anno di pausa, l’autore decide di riprendere il lavoro insieme a I Teatri. Il libro che ne risulta non è più solo fotografia, ma un paragrafo aperto sul COVID.

Con SCENE, Alex Majoli ha generato nuove chiavi di lettura sul rapporto tra l’uomo e la sua quotidiana teatralità. In Opera Aperta, l’autore riprende il discorso già sviluppato, ed esplora l’ambiguità tra realtà e finzione.

 

Sᴄᴀʟᴀɴᴅʀê | parola del dialetto romagnolo che significa “fuori stagione, sfasato”, è il titolo del progetto di Marco Zanella protrattosi per gli ultimi tre anni in una piccola cittadina di tradizione agricola del Nord Italia, Cotignola. Indaga quella che è stata spesso definita la fine della civiltà contadina, collocandosi a cavallo tra il mondo prima e dopo la pandemia. Racconta di una realtà messa a dura prova dall’incedere della nuova società digitale e dal confronto con un sentimento del tempo alienante, dove il ritmo naturale delle stagioni, delle feste e dei riti, che ha sempre scandito la vita di una comunità in contatto osmotico con la terra, rischia di essere stravolto e perduto. Le immagini di Marco Zanella testimoniano l’impegno di una comunità nel preservare dal cambiamento accelerato antiche tradizioni e memorie collettive.

 
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Questa settimana su TRAPPIST ospitiamo le due talk di APNEA, l’evento organizzato sabato 23 al Circolo IAM.
Opera Aperta e Scalandrê sono due nuovi libri fotografici di Cesura Publish, le pubblicazioni del collettivo di fotografi emiliano. Ne abbiamo parlato con i due autori, Alex Majoli e Marco Zanella, che ci hanno raccontato il loro percorso da fotografi, dalle origini ai loro ultimi progetti.
 

Oᴘᴇʀᴀ Aᴘᴇʀᴛᴀ | ​​Nel febbraio 2020, Alex Majoli si trovava a Reggio Emilia, dove stava lavorando con la Fondazione I Teatri. La sua intenzione era quella di aggiungere un nuovo capitolo al suo progetto Scene, una lunga ricerca per immagini sulla teatralità della vita quotidiana. ​​L’8 marzo tutto si ferma, il teatro chiude, Majoli e il suo assistente partono per un viaggio che li porterà dal profondo sud alle montagne del Nord Italia, per documentare una tragedia contemporanea. Dopo più di un anno di pausa, l’autore decide di riprendere il lavoro insieme a I Teatri. Il libro che ne risulta non è più solo fotografia, ma un paragrafo aperto sul COVID.

Con SCENE, Alex Majoli ha generato nuove chiavi di lettura sul rapporto tra l’uomo e la sua quotidiana teatralità. In Opera Aperta, l’autore riprende il discorso già sviluppato, ed esplora l’ambiguità tra realtà e finzione.

 

Sᴄᴀʟᴀɴᴅʀê | parola del dialetto romagnolo che significa “fuori stagione, sfasato”, è il titolo del progetto di Marco Zanella protrattosi per gli ultimi tre anni in una piccola cittadina di tradizione agricola del Nord Italia, Cotignola. Indaga quella che è stata spesso definita la fine della civiltà contadina, collocandosi a cavallo tra il mondo prima e dopo la pandemia. Racconta di una realtà messa a dura prova dall’incedere della nuova società digitale e dal confronto con un sentimento del tempo alienante, dove il ritmo naturale delle stagioni, delle feste e dei riti, che ha sempre scandito la vita di una comunità in contatto osmotico con la terra, rischia di essere stravolto e perduto. Le immagini di Marco Zanella testimoniano l’impegno di una comunità nel preservare dal cambiamento accelerato antiche tradizioni e memorie collettive.

 
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