57 episodi

Il nuovo podcast amatoriale di cultura videoludica, in un formato condensato e monotematico adatto ai ritagli di tempo e a tutti i palati. Cast variegato e convivialità completano l'offerta.

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Il nuovo podcast amatoriale di cultura videoludica, in un formato condensato e monotematico adatto ai ritagli di tempo e a tutti i palati. Cast variegato e convivialità completano l'offerta.

    ArsLudicast 402: Nuove frontiere del dilettantismo

    ArsLudicast 402: Nuove frontiere del dilettantismo

    Sembrava impossibile, ma ce l’avevamo fatta. Ora sotto con l’amaro e il giro dei casini.
    Matteo Anelli, Rudin Peshkopia e il sempre fedele al proprio voto di molestia Jeemee vengono guidati da Vittorio Bonzi in una nuova puntata polirubrica, come usò la stagione scorsa, ma stavolta con la novità degli effetti sonori che fanno tanto stazione radio scadente di provincia. Fino al taglio delle mani dell’Anelli, avremo a temere quest’andazzo.
    Si inizia con una microplaylist preliminare in attesa degli ospiti, comprendente:
    – Diablo 3 (Rud)
    – South Park: The Stick of Truth (Anelli)
    Dopodiché, eccoli! Dal nord-est, salvo che cenano a orari ionico-attici, arrivano Federico Rosa e la sua signora Erika Trombini, che già diede scandolo in passato, a parlare del quesito principe della puntata: Il merchandising dei videogiochi sta diventando la fonte principale di profitto nell’industria? I patetici tentativi di rispondere provocheranno nondimeno ilarità, polemica e svariati pungoli da parte della signora Rosa all’indirizzo del conduttore, nonché del senso di Federico per l’economia familiare.
    Poi tocca alla notizia: un progetto su Kickstarter raccoglie più di 50000 dollari e dopo due anni è dichiarato in sospeso; cui faremo seguire considerazioni sparse sul destino del crowdfunding.
    E infine, la coda extravideoludica: Anelli è felice che esce il nuovo film di Godzilla. Peccato per la latitanza di Jet Jaguar, che fu foriero di feconde meditazioni.
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    Brano in Apertura: ArsLudicast Theme composto da Adrien Ortone.
    Brano in Chiusura: Theme 3 da Team Fortress 2, composto da Mike Morasky.
    Vi ricordiamo che se volete assistere come ospiti al podcast, proporre un argomento di discussione, farci tantissimi meritati complimenti e insulti (meritiamo entrambi), o proporre un arrangiamento al Monopoli, potete farlo contattandoci a: arsludicast@arsludica.org, oppure utilizzando l’apposito thread sul forum.

    ArsLudicast 401: Inizio Anglosassone

    ArsLudicast 401: Inizio Anglosassone

    Sono occorse lacrime, sudore, sangue e tempo, ma soprattutto palloni di elio per sollevare granitici deretani; ma alla fine è successo: torna il podcast più ascoltato nei peggiori bar del complesso delle terre emerse.
    Dovendo far di necessità virtù, la formazione classica risulta dimezzata: Vittorio Bonzi e Matteo Anelli imbarcano Rudin Peshkopia, ormai membro quasi ufficiale (la conduzione, esasperata, se ne lava le mani) e Jeemee nel ruolo di mano del morto, per una playlist che pochi fortunati hanno potuto apprezzare in diretta: prosegue infatti con questa puntata l’esperimento dell’hangout con annesso streaming su YouTube, che contiamo di proseguire.
    Simone Tagliaferri e Alessandro Monopoli torneranno prossimamente, o almeno così ci hanno detto.
    La rassegna di questa tornata comprende:
    – Left Behind (DLC di The Last of Us) (Anelli)
    – Jazzpunk (Jeemee)
    – Pr… State of Decay (Rud)
    – Might & Magic X: Legacy (lamb-O)
    – Outlast (Anelli)
    – Titan Fall (Rud)
    – Rant su Batman: Arkham Origins (Jeemee)
    – Digressione extravideoludica intorno a Lego: The Movie.
     
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    Brano in Apertura: ArsLudicast Theme composto da Adrien Ortone.
    Brano in Chiusura: Klaverona I and II da Hydorah, composto da Gryzor87.
    Vi ricordiamo che se volete assistere come ospiti al podcast, proporre un argomento di discussione, farci tantissimi meritati complimenti e insulti (meritiamo entrambi), o proporre un arrangiamento al Monopoli, potete farlo contattandoci a: arsludicast@arsludica.org, oppure utilizzando l’apposito thread sul forum.

    ArsLudicast 311: Finale di stagione alalico

    ArsLudicast 311: Finale di stagione alalico

    Pur provati dalle circostanze avverse, dalla canicola e dall’alalia galoppante, Simone Tagliaferri, Matteo Anelli e Vittorio Bonzi infine prendono l’altura e vi issano bandiera: la stagione è chiusa e, al solito, anche il podcast nel suo complesso.
    Dopo aver tirato le somme su una stagione difficile e ancor più contratta del previsto ma tuttavia baciata dal successo – del quale rendiamo infinite grazie a tutti voi – si riporta una ferale notizia: nel mondo dei videogiochi non sta succedendo un c***o, e si aspetta solo il botto della nuova generazione ora che la precedente sta terminando, apparentemente, senza.
    Segue l’angolo della posta, in cui Simone in particolare risponde a una lettera che dà la stura a fruste polemiche sui sistemi di obiettivi; e si chiude con un aneddoto monopoliano che non mancherà di rinfrescarvi con la brillantezza delle sue tematiche.
    Si trascura di dire “alla prossima” perché, come chiarito, non ve ne sarà un’altra.
    La redazione di Ars Ludica augura a tutti un sereno proseguimento di estate, che si lavori o che si sonnecchi.
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    Brano in Apertura: Word of Power 2 da Skyrim, composto da Jeremy Soule.
    Brano in Chiusura: Compañeros da Grim Fandango, composto da Peter McConnell.

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    ArsLudicast 310: Live Streaming – Hangout to Extinction

    ArsLudicast 310: Live Streaming – Hangout to Extinction

     
    Grazie alle nuove e fantastiche, ancorché claudicanti, funzionalità dell’hangout di Google+, l’allegra combriccola ha improvvisato una puntata in live streaming sul Tubo, rispondendo fra l’altro ai commenti dei pochi fortunati (?) presenti all’evento. Il resto di voi che volesse rinunziare alla grazia ricevuta di essere mancato, può ora farlo con la differita. Simone Tagliaferri, Matteo Anelli, Alessandro Monopoli e Rudin Peshkopia, biasimati con merito da Vittorio Bonzi, di ciò hanno grossomodo favellato:
    – Sfottò vari sull’Icsbocsone, scritto proprio come si pronunzia;
    – Il WiiU sta piantando una figura da cioccolataio, e se viene irriso pure da noi è proprio allo zenith della sfiga;
    – Sony dà la scelta ai publisher in merito alle politiche sull’usato, con allegato un sublime saggio del comprendonio dei due romaneschi;
    – Multiplayer.it è più amato dagli italiani delle cucine quelle là, al punto che un pischello fugge di casa per baloccarsi nella monumentale sala giochi interna;
    – Breve momento di raccoglimento sulla coppia che lascia le due figlie al macero per giocare a World of Warcraft. Potevano ridursi come noi, ma ci pensate?
    Segue la miniplaylist:
    – Injustice
    – Call of Juarez: Gunslinger
    – God of War: Ascension
    – Dust: An Elysian Tale
    – Dust 514
    – Breve commento sul perché Dragon Quest IX è bello
    E si chiude in magnificenza con l’Aneddoto del Monopoli, la biografia di un gatto che spalancherà il vostro sguardo sul mondo.
    E stiamo pure stretti con le battute razziste e sessiste.
     
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    Niente brani di apertura o chiusura per questo episodio. Perché è lungo, perché così non si perde il sapore del live, perché vi strappiamo la lingua se fate domande (e allora sì che il sapore si perde per davvero).
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    ArsLudicast 309: Il joypad nel reggiseno

    ArsLudicast 309: Il joypad nel reggiseno

    I quattro fondatori riuniti, finalmente! Simone Tagliaferri, Matteo Anelli, Alessandro Monopoli (davvero!), l’imbucato cronico Rudin Peshkopia e Annarosa Girardini che offre un cammeo, sotto lo sguardo del severo ma arbitrario Vittorio Bonzi, cianciano di sessismo e percezione della donna nei videogiochi, prendendo le mosse dal video  Damsel in Distress: Part 1 del canale YouTube Feminist Frequency di Anita Sarkeesian. Si toccano temi scottanti quali, tra l’altro, la discriminazione anche all’interno dell’industria, il fatto che i commenti feroci di videogiocatori all’indirizzo della Sarkeesian non vadano proprio a suo detrimento e in generale la solita grettezza di noi videogiocatori – e sì che tutto è assolutamente inutile, dato che Cliffy B si è espresso al riguardo e la sua Parola è Legge, superiore persino a quella del marito allorché comanda alla dama, secondo rettitudine. Insomma, siamo porci maschi ulteriormente abbruttiti da passatempi ignobili, che volete che diciamo? Su.
    Seguono le notizie:
    – John Ricitiello non è più amministratore delegato di Electronic Arts: si va poi a divagare sui modelli di produzione giapponesi e americano, il dio degli inganni, il capitalismo, id Software che se la passa male e bolliti vari. Tanto perché sia chiaro che no, queste dimissioni non cambiano una bega.
    – Pare che la nuova Xbox richiederà di essere sempre collegata in rete, e l’insofferenza che ne consegue porta a considerazioni sul possibile e inaspettato colpo di coda del gioco su PC.
    L’agonia è poi vivificata dalla miniplaylist: trollata su Bioshock Infinite, trollata un po’ più piccola sul nuovo Tomb Raider (insomma, la protagonista è donna, quindi è brutto), Ghostbusters per iOS e qualche considerazione su Vanquish, perché l’Anelli ci gioca mentre si registra.
    Infine, momento simposiale e di innalzamento dello spirito: aneddoto del Monopoli su amore, follia, matrimonio e dissoluzione. Altro che Re Lear.
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    Brano in Apertura: Tema di Bioshock, composto da Gerry Schyman.
    Brano in Chiusura: Tema di Okami, di Masami Ueda e Hiroshi Yamaguchi.

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    ArsLudicast 308: Next-gen bruciata

    ArsLudicast 308: Next-gen bruciata

     
     
    Con l’imminente uscita di Playstation 4 la combriccola composta da Simone Tagliaferri, Matteo Anelli, Rudin Peshkopia e Vittorio Bonzi (il turbinio degli eventi non cessa di produrre pessimismo e fastidio e, soprattutto, di tener lungi dalle nostre frequenze Alessandro Monopoli) trolla a nastro su ciò che ci attende con la nuova generazione di console, su che cosa avremo a rimpiangere di quella ormai al tramonto e sulla natura del viale del tramonto presa dall’industria, dall’universo e dal Grande Tutto.
     
    Seguono poi le notizie:
    – Prosegue la grande moria delle va… degli studi: Impossible Games chiude. Anelli non manca di sottolineare come non potesse funzionare, e noialtri ci si chiede che cosa gli impedisca ancora di diventare il Rockfeller dei nostri tempi.
    – Seguiti di seguiti di seguiti: Assassin’s Creed 4 e Thief 4 in uscita, con digressioni assortite sulle dinamiche stealth, i free-roaming (in cui giammai si gira liberamente come fanno i discorsi in questo podcast) fino a fumetti e chissà che altro.
    – Rivelazioni: la stampa è mendace ed è complice del Grande Inganno; ma per fortuna c’è chi, come noi, sfida la sorte ed è pronto a rivelarvi che Aliens: Colonial Marines è bellissimo. Davvero. Esatto. Avete letto bene. Vedrete se non ci darete ragione!
     
    Eccoci a caffè e ammazzacaffè (le altre portate consistono nella frutta, ma lo sapete bene) con la Mini-playlist:
    – Devil May Cry (quello nuovo)
    – Devil May Cry 4 (il seguito di seguito di seguito di quello vecchio)
    – The Room
    E per finire, lezioni di diplomazia e relazioni sociali con l’ennesimo diamante monopoliano.
     
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    Brano in Apertura: Main Theme di Jazz Jackrabbit 2, composto da Alexander Brandon.
    Brano in Chiusura: Pennies from Heaven da Mafia 2, composto da Louis Prima.

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Recensioni dei clienti

4,4 su 5
36 valutazioni

36 valutazioni

Samvise83 ,

Bel podcast

Podcast molto interessante, divertentissimo e con opinioni spesso diverse dalla massa. Peccato per l'audio, a volte davvero fastidioso. Spero che riuscirete a risolvere presto i problemi! Complimenti!

Lorenzo Bregliozzi (fredrock) ,

Alti e bassi

Qualche puntata è molto bella e interessante, altre invece per me sono inascoltabili, soprattutto quelle in cui parla a lungo Tagliaferri che non fa nulla per cercare di parlare in italian, sembra che stia all'osteria
Per il resto è carino, attendo fiducioso la nuova stagione

Hidetoshi Nakata ,

Voglio dire

Siete cresciuti man mano e devo dire, grandi!
Anche se non c'avete voglia, editate un po' i silenzi e siete perfetti!
Lassateme stà kojima, 'a cosii!!!!

E se volute ospiti per le prossime, io c'ero

Bella

Wil. "Cherno"

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