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Chi ha ucciso l'Olivetti? Storia del complotto per distruggere un'azienda pericolosa per gli USA Andrea Lombardi - C'è di Peggio

    • Politica

Quella dell'Olivetti è una storia oscura e tenebrosa. Triste, per l'epilogo che ha avuto e per il destino dei personaggi l'hanno resa grande: da Adriano Olivetti a Mario Tchou, fino a Roberto Olivetti. È stata la Olivetti a inventare il primo personal computer, negli anni '60, la Programma 101 progettata dall'Ing. Perotto e dal suo team. È stata l'Olivetti a costruire il primo computer completamente a transistor, l'Elea 9000. È stata l'Olivetti la prima azienda italiana nella storia ad acquisirne una americana, la Underwood. Proprio poco tempo prima che Adriano Olivetti morisse in circostanze sospette, su un treno diretto in Svizzera.  Nonostante tutti questi primati l'azienda è stata travolta da una crisi mai completamente spiegata e di fatto commissariata da un gruppo di intervento capitanato da Valletta della Fiat e Cuccia di Mediobanca. Il prezzo da pagare per il salvataggio? Estirpare il "neo" del settore elettronico, e cioè la parte più all'avanguardia dell'azienda, voluto da Roberto Olivetti per lanciare l'azienda in una nuova epoca.  L'Olivetti ebbe un nuovo periodo d'oro negli anni '80, grazie soprattutto all'M24, il suo computer clone del PC IBM, ma fu un canto del cigno. Si spense per sempre negli anni '90, e oggi della Olivetti rimangono solo edifici distrutti dal tempo e vandalizzati dagli esploratori urbani. Ve l'ho detto, questa storia oltre ad essere oscura, è triste. Triste per l'intero paese. Ma vale la pena di essere ascoltata.

Quella dell'Olivetti è una storia oscura e tenebrosa. Triste, per l'epilogo che ha avuto e per il destino dei personaggi l'hanno resa grande: da Adriano Olivetti a Mario Tchou, fino a Roberto Olivetti. È stata la Olivetti a inventare il primo personal computer, negli anni '60, la Programma 101 progettata dall'Ing. Perotto e dal suo team. È stata l'Olivetti a costruire il primo computer completamente a transistor, l'Elea 9000. È stata l'Olivetti la prima azienda italiana nella storia ad acquisirne una americana, la Underwood. Proprio poco tempo prima che Adriano Olivetti morisse in circostanze sospette, su un treno diretto in Svizzera.  Nonostante tutti questi primati l'azienda è stata travolta da una crisi mai completamente spiegata e di fatto commissariata da un gruppo di intervento capitanato da Valletta della Fiat e Cuccia di Mediobanca. Il prezzo da pagare per il salvataggio? Estirpare il "neo" del settore elettronico, e cioè la parte più all'avanguardia dell'azienda, voluto da Roberto Olivetti per lanciare l'azienda in una nuova epoca.  L'Olivetti ebbe un nuovo periodo d'oro negli anni '80, grazie soprattutto all'M24, il suo computer clone del PC IBM, ma fu un canto del cigno. Si spense per sempre negli anni '90, e oggi della Olivetti rimangono solo edifici distrutti dal tempo e vandalizzati dagli esploratori urbani. Ve l'ho detto, questa storia oltre ad essere oscura, è triste. Triste per l'intero paese. Ma vale la pena di essere ascoltata.

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