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Coronavirus ovvero l’imprevedibile. Le riflessioni del filosofo Silvano Petrosino Interlinea. Scrivere il futuro tra le righe della storia

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Quali sono le parole che esprimono la crisi dell’epidemia? Il filosofo Silvano Petrosino parte da “imprevedibile” al centro del suo libro "Lo scandalo dell’imprevedibile": eppure prevedere e decidere il benessere è una delle condizioni principali della nostra società. Proviamo a capire la differenza tra futuro e avvenire, mondo e reale, scienza e scienziati, ottimismo e speranza, fino a comprendere che l’autentica “libertà” non consiste nel fare ciò che si vuole. Come ci ha cambiato l’epidemia? Che cosa possiamo fare per non farci sopraffare? «Dovremmo essere più seri nel vivere il tempo, che non è mai solo il “nostro tempo”, il tempo delle nostre “urgenze private”», afferma Petrosino indicando un atteggiamento per il “dopo” e citando "La peste" di Camus: «bisogna restare, accettare lo scandalo, cominciare a camminare nelle tenebre e tentare di fare il bene».

Quali sono le parole che esprimono la crisi dell’epidemia? Il filosofo Silvano Petrosino parte da “imprevedibile” al centro del suo libro "Lo scandalo dell’imprevedibile": eppure prevedere e decidere il benessere è una delle condizioni principali della nostra società. Proviamo a capire la differenza tra futuro e avvenire, mondo e reale, scienza e scienziati, ottimismo e speranza, fino a comprendere che l’autentica “libertà” non consiste nel fare ciò che si vuole. Come ci ha cambiato l’epidemia? Che cosa possiamo fare per non farci sopraffare? «Dovremmo essere più seri nel vivere il tempo, che non è mai solo il “nostro tempo”, il tempo delle nostre “urgenze private”», afferma Petrosino indicando un atteggiamento per il “dopo” e citando "La peste" di Camus: «bisogna restare, accettare lo scandalo, cominciare a camminare nelle tenebre e tentare di fare il bene».

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