Crescere Bimbi Felici Martina Coco

Nessun genitore è perfetto, ne dovrebbe aspirare ad esserlo, gli errori fanno parte del percorso. Oggi analizzeremo insieme quelli più comuni e scopriremo come evitarli.

Crescere un figlio è uno dei viaggi più emozionanti e gratificanti che la vita ci riserva, ma al tempo stesso, è una responsabilità continua e costante. Tutti i genitori vogliono fare del proprio meglio, ma spesso si trovano ad affrontare trappole quotidiane che li mettono a dura prova, facendoli sentire inadeguati. Ognuno vive la genitorialità in modo diverso, influenzato dalla storia personale, dal contesto sociale e dalla cultura d’appartenenza. Attenzione però, è da piccoli, nella fase più delicata della vita, che i bambini sono condizionati in modo significativo, applicando modelli educativi che avranno un impatto fondamentale sulla loro esistenza. Anche i genitori più attenti commettono errori, scopriamo come evitarli per avere una visione nuova e consapevole sulla crescita di tuo figlio.

“Chiedi immediatamente scusa a Giulia per averla spinta!” A chi non è capitato di riprendere così suo figlio responsabile di un atteggiamento spiacevole. Ma obbligarli a chiedere scusa è veramente necessario?

Raggiunta questa fase, il bambino si muove con un certo grado di autonomia, la sua curiosità lo spinge a ricercare continue informazioni sul mondo che lo circonda, raggiungendo progressivamente un potenziamento dei suoi schemi mentali. Ovviamente non è ancora in grado di dare un senso assoluto a tutto ciò che succede, ma la maggior consapevolezza dei suoi bisogni, lo aiuta a governare ansia e frustrazioni. Essendo rinforzata la concentrazione, le attività che prima svolgeva in poco tempo, ora si allungano notevolmente. La coordinazione oculo - manuale si perfeziona e la sicurezza che ne deriva lo porta ad un desiderio di sperimentazione sempre più intenso.

Raggiunto il suo primo anno, il piccolo, abbraccia in modo definitivo la sua individualità, come entità separata dalla mamma e da tutte le altre figure che lo circondano, emergerà, sempre di più, in lui, il desiderio di “fare da solo”. In questa fase però, le sue capacità non sono ancora del tutto mature per riuscire a gestirsi in totale autonomia, questo, potrà scatenare delle piccole o grandi frustrazioni. Un’altra difficoltà che potrà incontrare sarà quella di non riuscire ad esprimere a fondo i suoi bisogni, per la mancanza di una completa capacità verbale. Il gioco sarà d’aiuto per stimolare diverse aree di sviluppo affinché, in modo graduale, riesca ad esprimersi meglio e ad acquisire nuove competenze.

Il bambino occupa gran parte del suo tempo giocando. Attraverso il gioco, esplora e scopre ogni giorno oggetti più disparati. L’interazione con la realtà circostante, svolge un ruolo importante per la sua crescita.

I neonati hanno un ritmo e una intensità particolare nel pianto, ma tutti esprimono uno stato emotivo. Piangere per loro è senz’altro il primo segnale o modalità di richiamo che sono in grado di governare. Ciò è dimostrato dal fatto che, in alcuni casi, smettono di piangere se esposti a stimoli uditivi. L’interesse per l’ascolto è così forte da interrompere la comunicazione delle proprie esigenze.