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Ep. 165: ATAC ON TITAN – l’Open World nei videogiochi Gameromancer, il podcast videoludicamente scorretto

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Il senso di fare un giochino Open World è fartici camminare.



Quando questa cosa viene fatta bene non c’hai manco voglia di usare il viaggio rapido, anche nei casi dove è istantaneo come Spider-Man 2 di Insomniac (che è tipo l’unica cosa bella mai sviluppata da Insomniac).



Quando questa cosa viene fatta con il culo stai giocando un gioco Ubisoft.



Dai, non è vero, in realtà perfino Ubisoft ha messo mano al suo concetto di Open World e c’è un’enorme differenza tra il primo Watch Dogs dove il modello di guida era osceno e uno degli ultimi Assassin’s Creed dove il cavallo se vuoi va a destinazione per i cazzi suoi, quasi fosse un cavallo vero.



Anyway questa settimana si parla di mondi aperti e di come muoversi bene all’interno di questi.

Il senso di fare un giochino Open World è fartici camminare.



Quando questa cosa viene fatta bene non c’hai manco voglia di usare il viaggio rapido, anche nei casi dove è istantaneo come Spider-Man 2 di Insomniac (che è tipo l’unica cosa bella mai sviluppata da Insomniac).



Quando questa cosa viene fatta con il culo stai giocando un gioco Ubisoft.



Dai, non è vero, in realtà perfino Ubisoft ha messo mano al suo concetto di Open World e c’è un’enorme differenza tra il primo Watch Dogs dove il modello di guida era osceno e uno degli ultimi Assassin’s Creed dove il cavallo se vuoi va a destinazione per i cazzi suoi, quasi fosse un cavallo vero.



Anyway questa settimana si parla di mondi aperti e di come muoversi bene all’interno di questi.

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