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Focus economia è il programma quotidiano dedicato all'approfondimento dei temi dell'attualità dell'economia e della finanza, realizzato con i protagonisti della giornata economico finanziaria e il contributo di giornalisti e analisti de Il Sole 24 ORE. L'obiettivo della trasmissione è di spiegare e analizzare, in termini comprensibili anche "ai non addetti ai lavori", i temi più interessanti della giornata. Appuntamento fisso per i commenti a caldo pochi minuti dopo la chiusura della Borsa.

Focus economia Radio24

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Focus economia è il programma quotidiano dedicato all'approfondimento dei temi dell'attualità dell'economia e della finanza, realizzato con i protagonisti della giornata economico finanziaria e il contributo di giornalisti e analisti de Il Sole 24 ORE. L'obiettivo della trasmissione è di spiegare e analizzare, in termini comprensibili anche "ai non addetti ai lavori", i temi più interessanti della giornata. Appuntamento fisso per i commenti a caldo pochi minuti dopo la chiusura della Borsa.

    Al Consiglio europeo il rapporto di Letta in attesa di quello di Draghi

    Al Consiglio europeo il rapporto di Letta in attesa di quello di Draghi

    Oggi è arrivato sul tavolo del Consiglio europeo il rapporto realizzato da Enrico Letta sul mercato unico nell'Ue: l'ex premier si è soffermato sul "disastro industriale" costituito dal sistema delle telecomunicazioni in Europa e sulla "vergogna" rappresentata dall'acquisto dall'estero del 78% delle armi. Dopo la presentazione del rapporto è iniziato il vertice durante il quale si è parlato i mercato dei capitali e debito comune. Dopo oltre tre ore di stallo, sulla parte relativa all''Unione del mercato dei capitali si cerca uno sblocco con una proposta franco-tedesca per convincere Irlanda, Lussemburgo, Cipro e Malta. La nuova ipotesi di mediazione punta a mettere d'accordo i 27 con l'idea di "migliorare la convergenza ed efficienza" della "supervisione" dei mercati dei capitali, invitando "la Commissione a lavorare alle condizioni per mettere in condizione le autorità europee" di esercitare effettivamente una supervisione dei capitali sistemici più rilevanti e gli attori dei mercati finanziari. Lo si apprende da fonti diplomatiche. Continua anche lo scontro sull'ipotesi di fare nuovo debito comune dopo il 2026 ma il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha respinto l'idea. "La linea austriaca è molto chiara. Ma non solo in Austria, bensì in altri Stati cosiddetti frugali: condividere il debito significa sempre condividere insieme il peso degli interessi. Abbiamo dovuto farlo una volta a causa della pandemia. Stiamo ancora pagando alti interessi sul debito. Questo a sua volta limita la capacità di agire", ha detto al suo arrivo al vertice Ue. "Dobbiamo pensare diversamente. Dobbiamo rafforzare il mercato dei capitali nell'Unione europea: abbiamo bisogno di un accordo adesso", ha sottolineato. Intanto il professor Deaglio in un editoriale oggi su La Stampa spiega perché secondo lui "vanno ascoltate le dure verità di Draghi".
    Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles, e Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino.

    Focus economia Vinitaly 2024, interviste ai produttori 
    La 56esima edizione del Vinitaly si è svolta dal 14 al 17 aprile 2024 a Veronafiere. Presenti più di 4mila cantine, in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni.
    In Italia la vendemmia del 2023 è stata la più leggera dal Dopoguerra: la produzione si è fermata a 38,3 milioni di ettolitri, con un calo del 23,2% sui volumi 2022. Nei mercati mondiali il vino ha frenato e ha perso 802 milioni nel 2023, mentre il nostro Paese ha registrato una flessione dell'1% dell'export. I consumi sono calati dell'8% dal 2019, in particolare i rossi. Ma il Prosecco ha trascinato la crescita degli spumanti. Per capire come sta andando il settore del vino e le prospettive per l'anno in corso, Sebastiano Barisoni e Andrea Ferro, durante Focus economia, hanno intervistato diversi produttori ed esperti.

    La liquidità del petrolio per l'intelligenza artificiale
    Ieri Biagio Simonetta ha scritto che sia l'Arabia Saudita sia gli Emirati Arabi Uniti stanno lavorando per diventare una superpotenza nel mondo dell'intelligenza artificiale investendo la liquidità ottenuta dal petrolio. Questi Paesi stanno costruendo costosi data center nel deserto per supportare la GenAI (l'intelligenza artificiale generativa, che è in grado di generare testo, immagini, video, musica o altri media in risposta a delle richieste, dette prompt). I data center nel deserto arabo stanno crescendo a ritmo sostenuto, ma vanno incontro a difficoltà non secondarie: le temperature torride e il pericolo che minuscole particelle di sabbia possano introdursi nelle strutture. Al momento, i Paesi del Golfo sono indietro. Anche rispetto all'Europa. Secondo la società di ricerca DC Byte, alla fine del 2023 gli Emirati Arabi Uniti avevano 235 megawatt di capacità di data center e l'Arabia Saudita 123 megawatt. Il vantaggio emiratino è dovuto al fatto che il Paese ha iniziato a costruire data center molto prima, circa 20 a

    I distretti industriali simbolo Made in Italy, fatturato +0,8%

    I distretti industriali simbolo Made in Italy, fatturato +0,8%

    Lunedì è stata presentata la sedicesima edizione del rapporto annuale realizzato dalla direzione studi e ricerca di Intesa Sanpaolo sui distretti industriali. Oreficeria di Valenza. E poi macchine agricole dell'Emilia-Romagna, i vini del bresciano, la gomma del Sebino Bergamasco. Nell'analisi 2023 di Intesa Sanpaolo sono i distretti migliori in Italia per performance, crescita e redditività. Dati che spiccano all'interno di un quadro che è comunque mediamente positivo, nonostante tutto. L'analisi dei bilanci di quasi 21mila imprese evidenzia infatti nel 2023 ancora un piccolo progresso del fatturato a valori correnti (+0,8%), dopo il balzo registrato nel biennio 2021-22. Il che significa che rispetto ai livelli pre-Covid il sistema si trova con un livello di vendite del 20% superiore. Performance positiva e superiore a quella delle imprese non distrettuali, con risultati ai vertici europei per 14 dei 19 settori analizzati. Tutti i settori mostrano valori del fatturato maggiori rispetto a quelli del 2019 anche se spiccano, in particolare, i distretti specializzati nella meccanica e nell'agro-alimentare che anche nel 2023 hanno registrato una buona crescita del fatturato, grazie alle performance ottenute sui mercati internazionali (+7,9% e +4,5% rispettivamente la crescita dell'export).
    Nel 2023 l'export distrettuale è rimasto sostanzialmente stabile, confermando i livelli record toccati nel 2022 quando per la prima volta si era superata di slancio la quota dei 150 miliardi di euro esportati. Tenuta realizzata superando la debolezza del mercato tedesco e cogliendo le opportunità di crescita presenti in altri mercati, come ad esempio, la Turchia, gli Emirati Arabi Uniti, il Messico, l'Arabia Saudita, la Cina.
    Ne parliamo con Gregorio De Felice, capo economista e responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

    Confindustria stima +0,9% Pil 2024, 'crescita sorprende'
    Nel 2024 il Pil italiano farà segnare +0,9%, mentre nel 2025 la crescita è attesa al +1,1%. Sono le stime del Centro Studi Confindustria per gli scenari economici di primavera: in particolare per l'anno in corso le previsioni sono superiori di 0,4 punti percentuali rispetto a quanto indicato nello scenario di ottobre scorso. Nel biennio di previsione 2024-2025, oltre al miglioramento della domanda globale che darà nuovo impulso all'export, due fattori potranno sostenere ancora la crescita italiana su ritmi significativi: il taglio dei tassi di interesse da parte della Bce e l'attuazione del Pnrr che sta entrando nel vivo. Il CsC sottolinea come la crescita italiana abbia sorpreso in positivo nel 2023, arrivando al +0,9% annuo nonostante i tassi e l'inflazione alti. In decelerazione dai ritmi altissimi del 2021-2022 che incorporavano il recupero post-pandemia ma molto meglio dei modesti ritmi italiani pre-pandemia. Una crescita 2023 che è pari al doppio di quella media dell'Eurozona. Da notare, peraltro, che, se non si fosse verificato uno straordinario decumulo delle scorte (-1,3 il contributo al PIL), la crescita del Pil italiano sarebbe arrivata al +2,2%. Stime però che non trovano conferma nei numeri della Banca d'Italia: l'istituto oggi ribadisce le stime del Pil diffuse lo scorso 5 aprile che prevedono per l'economia italiana un aumento, nel 2024, dello 0,6% dopo un primo trimestre 'debole' (dello 0,8 escludendo la correzione per le giornate lavorative). Nel bollettino economico dell'istituto centrale viene confermata anche la stima del Pil di un +1% nel 2025 e di +1,2% nel 2026.
    Ne parliamo con Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.

    I trend del mercato del vino italiano secondo i produttori

    I trend del mercato del vino italiano secondo i produttori

    Ieri, nella giornata del Made in Italy, Radio24 trasmette dal Vinitaly, nell'Hall 5 Stand E4, all'interno dello stand di Pasqua Vini. La 56esima edizione del Vinitaly si tiene all'interno di Veronafiere è iniziata domenica e si terrà fino a mercoledì. Ci sono più di 4mila cantine, in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni. Presenti 1200 top buyer provenienti da 65 Paesi (il 95% del totale export enologico made in Italy) selezionati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. I buyer sono il 20% in più rispetto al 2023 e il 70% rispetto a 2 anni fa. A questi si aggiungeranno oltre 30mila operatori esteri stimati in arrivo da 140 nazioni (dato 2023 su 90mila ingressi complessivi). Produzione. In Italia La vendemmia 2023 è stata la più leggera dal Dopoguerra. Lo attestano i dati ufficiali inviati dal ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste alla DG Agri che vedono la produzione vitivinicola italiana dello scorso anno ferma a 38,3 milioni di ettolitri, con un calo del 23,2% sui volumi 2022. La contrazione, senza precedenti dal 1947, è stata determinata in particolare dagli attacchi della peronospora, malattia fungina provocata dalle frequenti piogge che ha colpito molti vigneti soprattutto del Centro-Sud Export. Nei mercati mondiali il vino frena e perde 802 milioni nel 2023. L'Italia registra una flessione dell'1% dell'export: Cina -10%, Giappone -7,9%, Corea del Sud -32% Esportazioni in flessione anche per Veneto (-0,2%), Piemonte (-5,6%) e Toscana (-4%), le tre regioni che esportano di più, secondo i dati dell'Istat. Consumi in calo dell'8% dal 2019: crollano i rossi. Il Prosecco trascina la crescita degli spumanti
    Ne parliamo con Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia.

    Inflazione: variazione nulla a marzo, +1,2% su anno
    Nel mese di marzo 2024, si stima che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registri una variazione congiunturale nulla e un aumento dell 1,2% su base annua, da +0,8% nel mese precedente; la stima preliminare era +1,3%. Lo comunica Istat, aggiungendo che l'inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,5% per l'indice generale e a +1,2% per la componente di fondo. Si ridimensiona a marzo il carrello della spesa . Secondo quanto comunica l'Istat, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale: sono infatti passati da un +3,4% di febbraio al +2,6%. In calo inoltre anche i listini dei prodotti ad alta frequenza d acquisto (da +2,8% di febbraio a +2,5%). Andamento analogo anche per i beni alimentari: l'Istat ha rilevato infatti un rallentamento rispetto a un anno prima per i prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +4,4% a +2,6%), dei tabacchi (da +2,6% a +1,9%) e dei beni alimentari lavorati (da +3,4% a +2,8%). Intanto oggi si è tenuto il forum di Confcommercio. Numerosi gli spunti, tra cui: la stagnazione dei salari in Italia - con una crescita fra il 1995 e il 2022 di appena il 4,2% contro il 27,8% della Francia e il 19,4% della Germania - riflette il "tema difficile" rappresentato dalla produttività, ferma in Italia al 7,2% nello stesso periodo contro il 32,4% della Francia e il 24,6% della Germania. Lo ha detto Mariano Bella, direttore dell'Ufficio studi di Confcommercio, spiegando che se "i nostri salari ristagnano" non è perché "i lavoratori italiani sono scarsi, ma per problemi strutturali che vanno dal fisco all'eccesso di burocrazia, a un basso tasso di investimenti e accumulazione del capitale. Non è colpa dei lavoratori ma di tutti, anche delle imprese".
    Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.

    Case green, ok definitivo. Italia e Ungheria votano contro
    L'Ecofin la scorsa settimana ha chiuso, a poco più di un anno dal primo voto del Parlamento europeo, il lungo percorso della direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive) c

    Radio24 a Vinitaly - I trend del mercato del vino italiano

    Radio24 a Vinitaly - I trend del mercato del vino italiano

    Oggi, nella giornata del Made in Italy, Radio24 trasmette dal Vinitaly, nell'Hall 5 Stand E4, all'interno dello stand di Pasqua Vini.
    Vinitaly si tiene all'interno di Veronafiere è iniziato ieri e si terrà fino a martedì.
    Ci sono più di 4mila cantine, in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni. Presenti 1200 top buyer provenienti da 65 Paesi (il 95% del totale export enologico made in Italy) selezionati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. I buyer sono il 20% in più rispetto al 2023 e il 70% rispetto a 2 anni fa. A questi si aggiungeranno oltre 30mila operatori esteri stimati in arrivo da 140 nazioni (dato 2023 su 90mila ingressi complessivi).
    Ne parliamo con Matteo Zoppas, presidente ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, Riccardo Pasqua, ad Pasqua Vini, Micaela Pallini, presidente Federvini, Maurizio Danese, ad Veronafiere, Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura.

    Domani apre il Salone Mobile: Porro, 'numeri incredibili, vicini a record visitatori'Domani 16 aprile e fino al 21, si tiene in Fiera Milano a Rho con la 62esima edizione del Salone del Mobile Milano e le biennali dedicate a cucina e arredobagno. All'inaugurazione di domani è prevista la presenza del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso.
    Il Salone del Mobile è la più importante fiera internazionale per il settore, che quest'anno può contare su numeri incredibili: "174mila metri quadri di superficie espositiva, 1900 espositori da oltre 30 Paesi. Se guardiamo ai dati della biglietteria, siamo vicini a un numero record di visitatori". Come ha spiegato nei giorni scorsi la presidente del Salone del Mobile, Maria Porro. I visitatori del Salone del Mobile provengono "da 130 Paesi. Questo grazie anche alla collaborazione con il Ministero degli Esteri e Ice: abbiamo contattato tutti i continenti per raccontare un settore, che è creativo e manifatturiero", ha detto Porro. "Stiamo parlando di una filiera con 66mila imprese, piccole e medie imprese, questa è anche la forza di questo settore che è riuscito post covid e anche durante il covid a registrare dati incredibili", ha aggiunto la presidente del Salone del Mobile. Se il Salone è da sempre una vetrina internazionale privilegiata per le imprese italiane dell'arredamento e una leva fondamentale per le esportazioni (che rappresentano il 53% del fatturato complessivo), quest'anno gioca un ruolo ancora più importante per invertire la rotta di un 2023 che, dopo due anni e mezzo di crescita eccezionale delle vendite, il mercato dell'arredamento ha segnato il passo. 
    Ne parliamo con Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.

    La classifica degli sprechi

    La classifica degli sprechi

    Il rischio cinese: Italia il Messico d'Europa?
    Giudizio positivo del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, della due giorni dedicata al Forum di dialogo Imprenditoriale Italia-Cina con il collega del Commercio cinese, Wang Wentao (oggi presso Veronafiere ieri all'università Ca' Foscari di Venezia). "Sono stati due giorni proficui - ha sottolineato - perchè sono stati raggiunti una serie di obiettivi, di decisioni concrete e poi anche perchè c'è l'appoggio dei governi. Abbiamo deciso anche di allargare gli incontri, di stabilizzare le riunioni". Tajani ha ricordato che questo rapporto è solido da 20 anni durante i quali sono state fatte 15 riunioni e in prospettiva ce ne sarà una ogni anno e "ogni 6 mesi invece un incontro fra piccole e medie imprese. L'intenzione è di rafforzare la piattaforma di informazioni tra le Pmi per fare business. Abbiamo deciso - ha rilevato - di allargare anche i temi della Commissione, la questione della tecnologia agricola, il nostro saper fare, soprattutto nelle aree a grande siccità. Ed è positivo il fatto che da parte cinese ci sia la disponibilità ad aiutare le nostre Pmi per farle entrare nel mercato del paese asiatico". "Ho chiesto - ha ricordato Tajani - che ci sia il rispetto, le pari opportunità per le imprese italiane che operano lì e viceversa. Ci sono ancora degli angoli da smussare, alcune barriere e ostacoli da superare in Cina, e questi business forum, servono proprio per trovare delle soluzioni. Il ruolo dell'Ice - ha concluso - è importante essendo parte della rappresentanza diplomatica italiana". Le guerre commerciali, analogamente a quelle militari, si combattono su più fronti e con armi spesso non convenzionali. Quella tra Usa e Cina, iniziata in modo dirompente durante la Presidenza Trump, era partita con fragorose bordate di dazi e misure punitive. Biden l'ha inasprita con l'embargo sui microchip di ultima generazione e l'Inflation reduction act. [...] Il ventre molle della fortezza America è il Messico, dove le aziende cinesi stanno sfruttando l'accordo di libero scambio tra Usa, Messico e Canada (Usmca) entrato in vigore nel 2020. Nel 2023, il Messico è assurto a primo partner commerciale degli Stati Uniti superando la Cina. Quanto all'Italia, il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha riferito in Parlamento che il governo ha intavolato delle trattative con aziende automotive cinesi per installare fabbriche in Italia. I sovranisti aspirano a fare dell'Italia il Messico d'Europa.
    Ne parliamo con Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore, e Riccardo Monti, Presidente del Gruppo Triboo.

    Bce lascia i tassi invariati

    Bce lascia i tassi invariati

    La Banca centrale europea mantiene i tassi fermi, ma prepara il prossimo taglio. Il costo ufficiale del credito è stato quindi confermato al 4% per i depositi presso la Bce e al 4,5% per le operazioni di rifinanziamento, con una decisione presa a larghissima maggioranza ma non all'unanimità: alcuni governatori avrebbero preferito un taglio immediato. Il comunicato ufficiale prepara però le prossime mosse: pur ricordando che «le pressioni interne sui prezzi sono forti e mantengono elevata l inflazione dei servizi», dà alcune indicazioni che lasciano prevedere un taglio a giugno, come è ampiamente atteso da mercati e analisti. Non è un impegno, ovviamente. «Se la valutazione aggiornata del Consiglio direttivo in merito alle prospettive di inflazione, alla dinamica dell inflazione di fondo e all intensità della trasmissione della politica monetaria accrescesse ulteriormente la sua certezza che l'inflazione stia convergendo stabilmente verso l'obiettivo - spiega il Consiglio direttivo - sarebbe opportuno ridurre l'attuale livello di restrizione della politica monetaria.». La Bce non aspetterà, in ogni caso, le decisioni della Banca centrale Usa (che potrebbe rinviare il suo primo taglio): «Non dipendiamo dalla Fed», ha detto la presidente Christine Lagarde in conferenza stampa.
    Ne parliamo con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 Ore.

    Fipe, consumi fuori casa a 92 miliardi, +5,8% i prezzi
    Il 2023 è stato un anno positivo per il settore della ristorazione, come emerge dal Rapporto annuale di Fipe Confcommercio. Dopo le turbolenze del 2022, il 2023 segna la definitiva ripresa del mercato dei consumi alimentari fuori casa con 92 miliardi di euro, il 7% in più rispetto al pre Covid e 1,4 milioni di lavoratori dipendenti (+6,4%sul 2022). I prezzi sono cresciuti del 5,8%, tra i valori più contenuti nei 27 Paesi della Ue. Il valore aggiunto del settore ammonta a 54 miliardi di euro il 3,9% in più rispetto al pre Covid. Già ieri l'Istat ha comunicato che a febbraio le vendite al dettaglio sono aumentate su base annua del 2,4% in valore e hanno registrato un aumento in volume dello 0,3%. Le vendite dei beni alimentari crescono del 3,9% in valore e dello 0,4% in volume; un andamento analogo si osserva per quelle dei beni non alimentari (rispettivamente +1,1% in valore e +0,5% in volume). La ripresa dei consumi si registra anche su base mensile con una crescita dello 0,1% sia in valore che in volume. Sono in lieve aumento sia le vendite dei beni alimentari (+0,1% in valore e in volume) sia quelle dei beni non alimentari (+0,2% in valore e in volume). 
    Ne parliamo con Luciano Sbraga, direttore centro studi Fipe Confcommercio.

    Il rischio cinese: Italia il Messico d'Europa?
    Le guerre commerciali, analogamente a quelle militari, si combattono su più fronti e con armi spesso non convenzionali. Quella tra Usa e Cina, iniziata in modo dirompente durante la Presidenza Trump, era partita con fragorose bordate di dazi e misure punitive. Biden l'ha inasprita con l'embargo sui microchip di ultima generazione e l'Inflation reduction act. Il ventre molle della fortezza America è il Messico, dove le aziende cinesi stanno sfruttando l'accordo di libero scambio tra Usa, Messico e Canada (Usmca) entrato in vigore nel 2020. Nel 2023, il Messico è assurto a primo partner commerciale degli Stati Uniti superando la Cina. Un'analisi superficiale attribuirebbe questo primato al decoupling, cioè la separazione dei rapporti economici tra le due maggiori economie mondiali. Ma se si scava più a fondo, emerge che la più stretta integrazione tra le due sponde del Rio Bravo è avvenuta in concomitanza all'intensificarsi dei flussi commerciali tra Messico e Cina: le importazioni dalla Cina sono schizzate da 83 miliardi di dollari nel 2019 a quasi 120 miliardi nel 2022. L'aggiramento della Maginot daziaria peraltro sta per essere replicato anche nell'Ue: Byd sta acquistando terreni in Ungh

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Motociclistaxxxx ,

Interessante

Data la professionalità , Sarebbe opportuno affrontare il tema del caro energia si massimi storici di sempre

Gianluca Trevisani ,

Non aggiorna

Come da titolo su Apple podcast devo ogni giorno cancellare e rifare la sottoscrizione se no non aggiorna.

Stefano Longo ,

Podcast molto utile, direi essenziale

È il programma più interessante per capirne di più dell'economia italiana e non solo. Si analizzano i numeri in maniera critica e si intervistano esperti, professori e imprenditori. Si esce sempre arricchiti con informazioni utili e analisi accurate.

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