13 min

Gio Ponti Dannati Architetti

    • Storia

«Gli italiani sono nati per costruire. Costruire è carattere della loro razza, forma della loro mente, vocazione ed impegno del loro destino, espressione della loro esistenza, segno supremo ed immortale della loro storia».

Giovanni Ponti, detto Gio, nacque a Milano il 18 novembre 1891 e si laureò in architettura presso il Regio Politecnico nel 1921. Interessato alle esperienze della Secessione Viennese e vicino al movimento Novecento, si dedicò inizialmente all’arredamento e alle arti decorative. Fu proprio grazie a questo spiccato talento e all’amore per la pittura e per l’artigianato, che esordì in qualità di designer e consulente artistico per la Manifattura Ceramica Richard Ginori. In seguito fondò la rivista Domus e nel dopoguerra puntò su idee più innovative avvicinandosi all’International Style.

📗 Capitoli

(00:00) Esordi, pensiero e contesto
(04:01) Le opere degli anni trenta: La scuola di matematica, la torre Branca, il complesso Rasini, le Case Tipiche e le Domus, il primo palazzo Montecatini
(06:39) Il dopoguerra: la superleggera, insediamento Harrar e Dessiè, secondo palazzo Montecatini
(07:49) Il grattacielo Pirelli e la sfortuna di torre Velasca
(10:04) Le ville all'italiana all'estero: Nemazee a Teheran, Arreazza e Planchart a Caracas
(11:38) Il Denver Art Museum
(12:01) Le chiese: Concattedrale di Taranto e San Francesco d’Assisi al Fopponino
(12:33) Conclusioni

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🎶 Musiche: Who's Using Who? by The Mini Vandals; Like Lee by The Mini Vandals; My Peeps by Aaron Lieberman; Swing Theory by The Freedom Trail Studio; Sunday Stroll by Huma Huma; Doctor True by Jingle Punks; Windswept by Ann Annie; The hardest part by Jeremy Blake; Rocking chair by Unicorn Heads; I drank alone by TrackTribe; Casual desire by Ugonna Onyekwe; Remember September - Freedom Trail Studio; My Train's A Comin' - Unicorn Heads; A New Orleans Crawfish Boil - Unicorn Heads; Light Expanse - Unicorn Heads; Modern Situations - Unicorn Heads; Images of Tomorrow - Unicorn Heads; Super Blues - Unicorn Heads; Six Feet off the ground - Nana Kwabena; Passing Time - Kevin McLeod; Song for Micheal - Magic in the other; Song of mirrors - Unicorn Heads; Your Suggestion - Unicorn Heads; Land’s end - Underbelly; The future ancient now - Nathan Moore.

«Gli italiani sono nati per costruire. Costruire è carattere della loro razza, forma della loro mente, vocazione ed impegno del loro destino, espressione della loro esistenza, segno supremo ed immortale della loro storia».

Giovanni Ponti, detto Gio, nacque a Milano il 18 novembre 1891 e si laureò in architettura presso il Regio Politecnico nel 1921. Interessato alle esperienze della Secessione Viennese e vicino al movimento Novecento, si dedicò inizialmente all’arredamento e alle arti decorative. Fu proprio grazie a questo spiccato talento e all’amore per la pittura e per l’artigianato, che esordì in qualità di designer e consulente artistico per la Manifattura Ceramica Richard Ginori. In seguito fondò la rivista Domus e nel dopoguerra puntò su idee più innovative avvicinandosi all’International Style.

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(07:49) Il grattacielo Pirelli e la sfortuna di torre Velasca
(10:04) Le ville all'italiana all'estero: Nemazee a Teheran, Arreazza e Planchart a Caracas
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