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Il Sentiero senza fine - Tim Boyd Rivista Italiana di Teosofia

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Articolo del mese novembre-dicembre 2023
Il Sentiero senza fine,
di Tim Boyd
legge Tobia Buscaglione
Nella sua riflessione sul tema Tim Boyd, Presidente Internazionale della Società Teosofica, riprende un’affermazione di Helena Petrovna Blavatsky: “È cosa relativamente facile diventare teosofi. Ogni individuo di media capacità intellettuale, che abbia una tendenza per la metafisica, conduca una vita pura, altruistica, che trovi una gioia maggiore nell’aiutare il prossimo piuttosto che nel ricevere aiuto, un individuo sempre pronto a sacrificare i propri piaceri per la causa altrui e che ami la Verità, la Bontà e la Sapienza per loro stesse e non per il beneficio che possono arrecare, un individuo siffatto è un teosofo”.
Naturalmente ciò che viene dichiarato come cosa facile da H.P.B. può apparire più complicato e difficile all’essere umano che intraprende un sentiero spirituale.
Quel che più conta in realtà è proprio la decisione di iniziare un cammino che ci porti verso la consapevolezza, lungo un Sentiero senza fine.
Boyd nella sua riflessione illustra anche contenuti tratti da alcune fonti preziose, quali il “Lam Rim”, corpo di insegnamenti di saggezza tipici del buddhismo Tibetano, il libro “Ai Piedi del Maestro”, scritto da un giovanissimo Jiddu Krishnamurti, “La Luce sul Sentiero” di Mabel Collins e la “Bhagavad Gita”.
La conclusione è lasciata a questa citazione da Albert Einstein: “La più bella esperienza che possiamo vivere è il mistero. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza”.

Articolo del mese novembre-dicembre 2023
Il Sentiero senza fine,
di Tim Boyd
legge Tobia Buscaglione
Nella sua riflessione sul tema Tim Boyd, Presidente Internazionale della Società Teosofica, riprende un’affermazione di Helena Petrovna Blavatsky: “È cosa relativamente facile diventare teosofi. Ogni individuo di media capacità intellettuale, che abbia una tendenza per la metafisica, conduca una vita pura, altruistica, che trovi una gioia maggiore nell’aiutare il prossimo piuttosto che nel ricevere aiuto, un individuo sempre pronto a sacrificare i propri piaceri per la causa altrui e che ami la Verità, la Bontà e la Sapienza per loro stesse e non per il beneficio che possono arrecare, un individuo siffatto è un teosofo”.
Naturalmente ciò che viene dichiarato come cosa facile da H.P.B. può apparire più complicato e difficile all’essere umano che intraprende un sentiero spirituale.
Quel che più conta in realtà è proprio la decisione di iniziare un cammino che ci porti verso la consapevolezza, lungo un Sentiero senza fine.
Boyd nella sua riflessione illustra anche contenuti tratti da alcune fonti preziose, quali il “Lam Rim”, corpo di insegnamenti di saggezza tipici del buddhismo Tibetano, il libro “Ai Piedi del Maestro”, scritto da un giovanissimo Jiddu Krishnamurti, “La Luce sul Sentiero” di Mabel Collins e la “Bhagavad Gita”.
La conclusione è lasciata a questa citazione da Albert Einstein: “La più bella esperienza che possiamo vivere è il mistero. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza”.

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