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Joe Sacco con Barbara Schiavulli - "È successo a Gaza‪"‬ Voci da Festivaletteratura

    • Cultura e società

Nel 2009 il fumettista Joe Sacco pubblica uno dei capolavori del graphic journalism: Gaza 1956. Un colossale reportage a fumetti dall’inconfondibile tratto grafico, in cui s’intrecciano indagine storica, memoir e uno scrupoloso lavoro giornalistico, composto da centinaia di interviste ai testimoni diretti.  Il libro ricostruisce due fatti accaduti nel novembre del 1956 nelle città di Khan Younis e Rafah, due luoghi purtroppo tornati al centro dell’attenzione nelle ultime settimane, in cui centinaia di civili palestinesi furono uccisi dall’esercito israeliano durante l’occupazione di Gaza, all’epoca sotto controllo egiziano, in seguito alla crisi del Canale di Suez. Si trattava di due episodi praticamente dimenticati. Per usare le parole di Sacco, poco più di “note a pie di pagina” nella tragica storia di Gaza. Eppure, ricostruendoli, il fumettista maltese riuscì a raccontare con rara efficacia le cause che, allora come oggi, continuano ad alimentare il ciclo della violenza a Gaza. In occasione dell’uscita del libro in Italia, Joe Sacco fu ospite a Festivaletteratura 2010 dove, intervistato dalla giornalista Barbara Schiavulli, parlò delle motivazioni che lo portarono alla realizzazione di questo libro, di ciò che vide a Gaza e di cosa vuol dire raccontare a fumetti una storia così complessa e dolorosa. L’interprete dell’evento è stata Marina Astrologo.

Nel 2009 il fumettista Joe Sacco pubblica uno dei capolavori del graphic journalism: Gaza 1956. Un colossale reportage a fumetti dall’inconfondibile tratto grafico, in cui s’intrecciano indagine storica, memoir e uno scrupoloso lavoro giornalistico, composto da centinaia di interviste ai testimoni diretti.  Il libro ricostruisce due fatti accaduti nel novembre del 1956 nelle città di Khan Younis e Rafah, due luoghi purtroppo tornati al centro dell’attenzione nelle ultime settimane, in cui centinaia di civili palestinesi furono uccisi dall’esercito israeliano durante l’occupazione di Gaza, all’epoca sotto controllo egiziano, in seguito alla crisi del Canale di Suez. Si trattava di due episodi praticamente dimenticati. Per usare le parole di Sacco, poco più di “note a pie di pagina” nella tragica storia di Gaza. Eppure, ricostruendoli, il fumettista maltese riuscì a raccontare con rara efficacia le cause che, allora come oggi, continuano ad alimentare il ciclo della violenza a Gaza. In occasione dell’uscita del libro in Italia, Joe Sacco fu ospite a Festivaletteratura 2010 dove, intervistato dalla giornalista Barbara Schiavulli, parlò delle motivazioni che lo portarono alla realizzazione di questo libro, di ciò che vide a Gaza e di cosa vuol dire raccontare a fumetti una storia così complessa e dolorosa. L’interprete dell’evento è stata Marina Astrologo.

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