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La bellissima storia di Invader Studios, dell'amore per Resident Evil e di Daymare: 1998 | Le interviste del Tentacolo Viola Il podcast del Tentacolo Viola

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Spesso si dice di credere ai propri sogni, che se vuoi veramente una cosa puoi averla se ti ci dedichi anima e corpo, ma purtroppo non sempre le cose vanno per il verso giusto. Invader Sutdios, invece, è l’esempio cristallino che se si seguono le proprie passioni mettendoci davvero tutto (e loro hanno rischiato davvero tantissimo) puoi raggiungere risultati che forse neanche ti eri immaginato. Davide e Andrea hanno avuto la fortuna di intervistare Michele Giannone, co-fondatore, PR & Business Developer di Invader Studios, un piccolo team indipendente con sede a Olevano Romano che, grazie all’intraprendenza e alla passione di chi è convinto di quello che fa, si è ritrovato catapultato in Giappone, alle prese con una fra le più grosse realtà del mondo dei videogiochi, Capcom, e ha da poco lanciato anche su console il suo titolo di punta, Daymare: 1998.
Come si sviluppa un videogioco complesso come Daymare: 1998 in dieci persone? Come è possibile che un gruppo di ragazzi italiani sia stato convocato dagli alti papaveri di Capcom? E coma mai ci sono loro nei ringraziamenti dei titoli di coda del remake di Resident Evil 2?
Le risposte a questi e ad altri tantissimi quesiti nel decimo appuntamento con Le interviste del Tentacolo Viola!!!

Spesso si dice di credere ai propri sogni, che se vuoi veramente una cosa puoi averla se ti ci dedichi anima e corpo, ma purtroppo non sempre le cose vanno per il verso giusto. Invader Sutdios, invece, è l’esempio cristallino che se si seguono le proprie passioni mettendoci davvero tutto (e loro hanno rischiato davvero tantissimo) puoi raggiungere risultati che forse neanche ti eri immaginato. Davide e Andrea hanno avuto la fortuna di intervistare Michele Giannone, co-fondatore, PR & Business Developer di Invader Studios, un piccolo team indipendente con sede a Olevano Romano che, grazie all’intraprendenza e alla passione di chi è convinto di quello che fa, si è ritrovato catapultato in Giappone, alle prese con una fra le più grosse realtà del mondo dei videogiochi, Capcom, e ha da poco lanciato anche su console il suo titolo di punta, Daymare: 1998.
Come si sviluppa un videogioco complesso come Daymare: 1998 in dieci persone? Come è possibile che un gruppo di ragazzi italiani sia stato convocato dagli alti papaveri di Capcom? E coma mai ci sono loro nei ringraziamenti dei titoli di coda del remake di Resident Evil 2?
Le risposte a questi e ad altri tantissimi quesiti nel decimo appuntamento con Le interviste del Tentacolo Viola!!!

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