51 episodi

Magazine di riferimento della Rete Due sulle questioni scientifiche. Si occupa sia dei grandi temi che riguardano direttamente la nostra vita quotidiana (inquinamento, allergie, alimentazione) sia delle ricerche di laboratorio (medicinali, nuove scoperte, invenzioni) sia di questioni che coinvolgono le scienze umanistiche, psicologia, filosofia. Partecipa così, con stile divulgativo, al dibattito su alcuni fondamentali temi di società.

Il giardino di Albert RSI - Radiotelevisione svizzera

    • Scienze
    • 4,3 • 48 valutazioni

Magazine di riferimento della Rete Due sulle questioni scientifiche. Si occupa sia dei grandi temi che riguardano direttamente la nostra vita quotidiana (inquinamento, allergie, alimentazione) sia delle ricerche di laboratorio (medicinali, nuove scoperte, invenzioni) sia di questioni che coinvolgono le scienze umanistiche, psicologia, filosofia. Partecipa così, con stile divulgativo, al dibattito su alcuni fondamentali temi di società.

    Cellule per la vita

    Cellule per la vita

    Studiare i processi cellulari che stanno alla base della vita e dello sviluppo dell’embrione per capire ciò che può portare alla morte di un organismo… è quello di cui si occupa Arianna Baggiolini, ricercatrice presso lo IOR di Bellinzona, l’Istituto di ricerca oncologica. Rientrata da poco in Ticino, oggi la prof.ssa Baggiolini è a capo di un laboratorio, il Baggiolini Lab, dove, a cavallo di due mondi - lo sviluppo embrionale e lo studio dei tumori - cerca di capire i meccanismi che innescano lo sviluppo di cellule tumorali, in particolare, nel caso del melanoma, uno dei tumori della pelle più aggressivi. Gran parte di questa attività sperimentale e di studio è condotta attraverso l’uso di cellule staminali, cellule che possono espandersi in maniera indeterminata potenzialmente all’infinito e differenziarsi in ogni tipo di cellula del nostro corpo. Oggi si usano cellule staminali riprogrammate da cellule adulte, grazie al lavoro del premio Nobel Shinya Yamanaka, e questo ha sollevato i ricercatori da tutti quei problemi di ordine etico legati all’uso delle cellule staminali embrionali, ma ha offerto anche importanti strumenti in più. Occuparsi di cellule staminali vuol dire occuparsi anche dei processi di invecchiamento cellulare... e ancora di più dei meccanismi che possono invertire questi processi e far ringiovanire le nostre cellule. Il sogno proibito. Ma è davvero possibile oggi? Di questi temi, la prof.ssa Baggiolini discuterà con il prof. Vittorio Sebastiano dell’Università di Stanford in occasione del Lugano Longevity Summit, evento organizzato da Braincircle Lugano in collaborazione con l’Università della Svizzera italiana e la SUPSI.

    • 25 min
    Vivere bene per vivere a lungo

    Vivere bene per vivere a lungo

    Cos’è la vecchiaia? Quand’è che diventiamo vecchi? Età cronologica, età percepita e invecchiamento non sono la stessa cosa. L’età è un numero, sentirsi vecchi è una percezione soggettiva, l’invecchiamento è un processo osservabile, che può essere descritto scientificamente… e che in buona parte è ancora un enigma. Perché ci sono persone che vivono a lungo e sembrano invecchiare più lentamente, o pur invecchiando non si ammalano? Quanto conta la genetica e quanto l’ambiente? A queste e tante altre domande risponderanno i ricercatori del Lugano Longevity Summit, un evento divulgativo organizzato dall’associazione Braincircle Lugano in collaborazione con l’Università della Svizzera italiana, la SUPSI e il patrocinio della Città di Lugano che avrà luogo il prossimo 25 marzo. Un evento in cui si parlerà anche di centenari, con il focus su due progetti, da una parte all’altra del mondo, il Longevity Genes Project condotto negli Stati Uniti dal genetista Nir Barzilai e il progetto Swiss100, il primo studio nazionale in Svizzera sui centenari, in cui sono coinvolti numerosi istituti svizzeri, dal Centro competenze anziani della SUPSI all’Università di Losanna, con la professoressa Daniela Jopp, responsabile e coordinatrice del progetto, e poi l’Università di Ginevra e di Zurigo, così come gli ospedali universitari di Losanna e Ginevra. Proprio di centenari e invecchiamento parleremo anche qui al Giardino di Albert, a partire dagli studi condotti dal prof. Nir Barzilai direttore e fondatore dell’Institute for Aging Research presso l’Albert Einstein College of Medicine di New York, un centro di eccellenza internazionale per gli studi sulla longevity. 

    • 25 min
    Chiudere il divario di genere in medicina

    Chiudere il divario di genere in medicina

    Qualche settimana fa, al WEF (Word Economic Forum) di Davos, è stato presentato uno studio intitolato “Closing the Women’s Health Gap: A $1 Trillion Opportunity to Improve Lives and Economies”, ovvero “Chiudere il divario di salute delle donne: un’opportunità da 1.000 miliardi di dollari per migliorare vite ed economie.”
    Il rapporto, pubblicato dal McKinsey Health Institute in collaborazione con il World Economic Forum Centre for Health and Healthcare, ha analizzato le cause alla base delle disparità di genere nell’assistenza sanitaria e ha evidenziato tutta una serie di questioni su cui è opportuno riflettere e intervenire.
    Nonostante vivano più a lungo degli uomini, le donne trascorrono il 25% in più della loro vita in cattive condizioni di salute: colmare il divario di genere in materia di salute potrebbe ridurre di quasi due terzi il tempo che le donne trascorrono in cattive condizioni di salute e generare 1000miliardi addizionali di PIL.

    Ne parliamo con Valentina Sartori del McKinsey Health Institute ed Emanuela Griglié, giornalista scientifica che, assieme a Guido Romeo ha pubblicato Per soli uomini – il maschilismo dei dati dalla ricerca scientifica al design (Codice Edizioni)

    • 23 min
    La carne coltivata ci salverà?

    La carne coltivata ci salverà?

    La popolazione mondiale sta crescendo a ritmi vertiginosi. Entro il 2050 saremo in 10 miliardi e più persone significa più cibo, ma le superfici agricole sono limitate e con il cambiamento climatico il sistema di produzione alimentare attuale sarà sempre meno sostenibile. Per ricercatori e start up di tutto il mondo, una soluzione potrebbe risiedere nella carne coltivata. Sono passati undici anni da quando l’ingegnere Mark Post, dell’Università di Maastricht, presentò a Londra in diretta TV il primo hamburger di carne coltivata, accolto con grandissimo interesse, e costato all’epoca circa 250mila dollari. In questi anni la ricerca è andata avanti a passi spediti e c’è chi già oggi, nel mondo, mangia piatti a base di carne colturale.
    Carne coltivata: è questa l’alternativa che salverà il mondo? Ne parliamo con l’ospite Agnese Codignola.

    • 25 min
    La rivoluzione quantistica

    La rivoluzione quantistica

    Controintuitiva, dirompente e affascinante, la teoria della Meccanica Quantistica continua ancora oggi a far discutere fisici e filosofi intorno ai suoi fondamenti, dopo aver rivoluzionato, a inizio Novecento, insieme alla teoria della Relatività, la nostra visione del mondo. Difficile da cogliere nei suoi paradossi, lontanissima dalla nostra esperienza quotidiana, pienamente accessibile solo grazie a un formalismo estremo, ciononostante, la Meccanica Quantistica ha cambiato le nostre vite, oltre al nostro modo di comprendere l’Universo e oggi è al centro di una seconda rivoluzione. Abbiamo colto così l’occasione dell’apertura della mostra “Quanto. La rivoluzione in un salto”, ideata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dal Muse, il Museo delle scienze di Trento, e visitabile fino al 15 giugno 2024, per raccontare alcuni degli aspetti fondanti e più curiosi della Meccanica Quantistica, ma soprattutto per capire quali siano i tratti più rilevanti, legati soprattutto alle innovative tecnologie quantistiche che stanno nascendo, di questa seconda rivoluzione, a distanza di un secolo dalla prima. Nella prima parte del Giardino di Albert visiteremo la mostra del Muse per cogliere i fondamenti della Meccanica Quantistica (1./2), accompagnati da chi ha curato l’esposizione e chi ci lavora quotidianamente, la fisica e comunicatrice della scienza Cecilia Collà Ruvolo e il mediatore scientifico Christian Lavarian. Nella seconda parte racconteremo invece l’evoluzione delle nuove e sorprendenti tecnologie quantistiche (2./2) con i fisici Lorenzo Pavesi, direttore del laboratorio Q@TN Quantum Science and Technology in Trento e Tommaso Calarco, direttore del Peter Grünberg Institute di Jülich in Germania, autore del Quantum Manifesto, il documento che nel 2018 ha dato il via al Quantum Flagship della Commissione Europea, la principale iniziativa di ricerca dell’UE per lo sviluppo di tecnologie basate sui quanti.

    • 26 min
    La rivoluzione quantistica

    La rivoluzione quantistica

    Controintuitiva, dirompente e affascinante, la teoria della Meccanica Quantistica continua ancora oggi a far discutere fisici e filosofi intorno ai suoi fondamenti, dopo aver rivoluzionato, a inizio Novecento, insieme alla teoria della Relatività, la nostra visione del mondo. Difficile da cogliere nei suoi paradossi, lontanissima dalla nostra esperienza quotidiana, pienamente accessibile solo grazie a un formalismo estremo, ciononostante, la Meccanica Quantistica ha cambiato le nostre vite, oltre al nostro modo di comprendere l’Universo e oggi è al centro di una seconda rivoluzione. Abbiamo colto così l’occasione dell’apertura della mostra “Quanto. La rivoluzione in un salto”, ideata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dal Muse, il museo delle scienze di Trento, e visitabile fino al 15 giugno 2024, per raccontare alcuni degli aspetti fondanti e più curiosi della Meccanica Quantistica, ma soprattutto per capire quali siano i tratti più rilevanti, legati soprattutto alle innovative tecnologie quantistiche che stanno nascendo, di questa seconda rivoluzione, a distanza di un secolo dalla prima. Visiteremo la mostra e racconteremo tutto questo in due puntate del Giardino di Albert, con il fisico Lorenzo Pavesi, direttore del laboratorio Q@TN Quantum Science and Technology in Trento, insieme a chi ha curato l’esposizione e ci lavora quotidianamente, la fisica e comunicatrice della scienza Cecilia Collà Ruvolo e il mediatore scientifico Christian Lavarian.

    • 26 min

Recensioni dei clienti

4,3 su 5
48 valutazioni

48 valutazioni

EttorePippo ,

Da seguire

Bel format! Molto interessanti sia gli argomenti che gli ospiti!

preva ,

Ottimo

Lo consiglio!

Jalvia87 ,

Sempre interessante

Sempre interessante, mai noioso scontato e ripetitivo.
Molto consigliato! sia per esperti che per novizi

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