39 episodi

Libri Per Crescere è un podcast che, attraverso i libri per l’infanzia, cerca di parlare a tutti i genitori e a chiunque si occupi di un bambino, dando spunti di riflessione che ci aiutino a guardarci dentro e a riconoscere le abitudini, i pensieri e le dinamiche di vita che spesso ci tolgono serenità e obiettività. Aumentare la consapevolezza ci consente di assumere e/o modificare alcuni comportamenti che ci caratterizzano e, di conseguenza, di diventare un buon modello per i nostri bambini, facendoli crescere più sereni e sicuri.

Libri per crescere Annalisa Piliego

    • Infanzia e famiglia
    • 5,0 • 4 valutazioni

Libri Per Crescere è un podcast che, attraverso i libri per l’infanzia, cerca di parlare a tutti i genitori e a chiunque si occupi di un bambino, dando spunti di riflessione che ci aiutino a guardarci dentro e a riconoscere le abitudini, i pensieri e le dinamiche di vita che spesso ci tolgono serenità e obiettività. Aumentare la consapevolezza ci consente di assumere e/o modificare alcuni comportamenti che ci caratterizzano e, di conseguenza, di diventare un buon modello per i nostri bambini, facendoli crescere più sereni e sicuri.

    EPISODIO 38. SIAMO NOI I RESPONSABILI DELLE NOSTRE VITE

    EPISODIO 38. SIAMO NOI I RESPONSABILI DELLE NOSTRE VITE

    Ogni nostra azione ci ritorna indietro moltiplicata. Ce lo dice la scienza.

    Sono tante le culture, le correnti di pensiero, le religioni e i presupposti scientifici che parlano di questo. In particolare la meccanica quantistica ci parla di ”correlazione quantistica”, ovvero quel fenomeno per cui due particelle che hanno proprietà correlate si influenzano istantaneamente e reciprocamente come se fossero un unico oggetto anche se si trovano a grande distanza l’una dall’altra; e la fisica ci spiega il fenomeno della Risonanza per cui due pendoli disposti sulla stessa parete tendono a sintonizzare il proprio movimento oscillatorio sulla stessa
    frequenza, così come un diapason che produca onde a una certa frequenza, se
    posto vicino a un diapason statico, innesca la vibrazione di questo ultimo… Il fenomeno di risonanza generalmente provoca un aumento significativo
    dell’ampiezza delle oscillazioni e questo vale non solo per gli oggetti ma anche per le persone.

    Albert Einstein disse: ”Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. SINTONIZZATI ALLA FREQUENZA DELLA REALTÀ CHE DESIDERI E NON POTRAI FARE A MENO DI OTTENERE QUELLA REALTÀ. Non c’è altra via. Questa non è filosofia. Questa è fisica”.

    Quindi, secondo numerosi principi, noi emaniamo una certa energia attraverso pensieri, emozioni, parole e azioni e attraiamo a noi persone e situazioni che vibrano alla stessa frequenza dell’energia che emaniamo. I nostri pensieri sono delle potenziali realtà, infinite possibili realtà, delle quali si manifesta e si realizza solo quella che è più in risonanza con l’energia che emaniamo in ogni preciso momento della nostra vita.

    È scomodo da ammettere, ma di fatto questo significa che noi siamo responsabili di ciò che ci accade.

    Quindi, io non ho dubbi: per noi, per i nostri bambini, per le persone a cui vogliamo bene e anche per tutte quelle che non conosciamo, entriamo nell’ottica di emanare amore e positività. Sono sufficienti piccoli accorgimenti quotidiani… 

    Se hai curiosità, dubbi o domande, non esitare a contattarmi scrivendomi una mail a annalisa@logopedistamestre.it

    • 21 min
    EPISODIO 37. LA VITA TRASFORMA

    EPISODIO 37. LA VITA TRASFORMA

    Questo è un episodio importante per me, perché un anno fa è uscito il primo episodio di questo podcast. Per festeggiare l'anniversario ho deciso di presentare un libro che considero molto speciale, commovente e pieno di spunti di riflessione. Per questo motivo oggi non affronto un solo argomento, ma diversi, in parte già trattati in precedenza, ma pur sempre importanti e utili da ricordare, in parte nuovi, eventualmente da approfondire nei prossimi episodi. Tra i temi toccati ci sono: i modelli di riferimento che ci scegliamo, la capacità di ascoltare,
    l’accettazione e il non attaccamento, la gratitudine, lo spirito di sacrificio,
    l’identificazione con le etichette che ci vengono affibbiate e il ritrovare noi
    stessi…

    Se hai curiosità, dubbi o domande, non esitare a contattarmi scrivendomi una mail a annalisa@logopedistamestre.it

     

    • 23 min
    EPISODIO 36. IN EQUILIBRIO TRA TROPPO E NIENTE

    EPISODIO 36. IN EQUILIBRIO TRA TROPPO E NIENTE

    EPISODIO 36. IN EQUILIBRIO TRA TROPPO E NIENTE

    Mi sono chiesta quali siano le principali condizioni di vita che fanno sentire le persone appagate o, al contrario, cosa manchi a chi invece non è soddisfatto. Mi sono venuti in mente tre tipi di ricchezza:

    1. Quella che si quantifica con il patrimonio personale e il conto in banca;

    2. Quella di chi, come sig. Pieno, ha una vita piena di impegni e obiettivi: lavoro, famiglia, progetti, viaggi, amicizie, sport, passatempi di tutti i tipi, quindi anche cultura, idee, sensazioni, novità…. Tutto. Ogni giorno è un’occasione per vivere pieni di stimoli e senza freni;

    3. La ricchezza di chi, come sig. Vuoto, sente di bastare a se stesso, cerca di non possedere niente di materiale e di non prendersi responsabilità a lungo termine che lo vincolino e lo imbriglino in pensieri scomodi e preoccupazioni inutili. Oppure cerca di non legarsi a nessuno, pensando che senza relazioni stabili sarà più libero di vivere la vita a modo suo.

    Gli antichi ci hanno insegnato che “in medio stat virtus”. Quindi probabilmente la vera ricchezza interiore si raggiunge proprio quando si trova un equilibrio tra le ultime due condizioni, affinché il tanto non diventi troppo e la leggerezza non venga sostituita dalla superficialità.

    Uso la parola equilibrio non come sinonimo di stabilità e saldezza, ma di armonia e di bilanciamento tra interno ed esterno: un equilibrio dinamico e fluttuante, un continuo adattamento di forze per mantenere la connessione tra dentro e fuori, senza scivolare verso l’uno o l’altro estremo. A metà tra la polarità del pieno e la polarità del
    vuoto c’è la consapevolezza: come raggiungere l’equilibrio interiore dipende solo da noi, da quanto impegno e costanza mettiamo nell’allenare la nostra consapevolezza per riuscire a stare bene con noi stessi in ogni circostanza,
    attraverso la gratitudine, il non attaccamento, la positività e la scelta di obiettivi in linea con noi stessi…

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    • 19 min
    EPISODIO 35. LE EMOZIONI

    EPISODIO 35. LE EMOZIONI

    Siamo abituati a classificare le emozioni come positive e negative, a seconda di come ci fanno sentire e delle reazioni che ci provocano. Questa distinzione però non ci porta a considerare
    che ogni emozione è utile perché tutte hanno un ruolo e un messaggio da darci, soprattutto quelle che ci creano disagio e dalle quali, tendenzialmente, cerchiamo di fuggire.

    Qualsiasi sia il motivo individuale per cui vengono represse e non espresse, loro ci sono e noi abbiamo il dovere di considerarle e
    di imparare a gestirle: prima di tutto per noi stessi e per il nostro
    equilibrio psicologico; in secondo luogo, perché il modo in cui ci percepiamo e in cui affrontiamo le situazioni influenza tantissimo i rapporti interpersonali e quindi il benessere nostro e di chi ha a che fare con noi. È fondamentale imparare a riconoscere le proprie emozioni e quindi a gestirle per poterle poi esternare in modo funzionale, evitando scontri, fraintendimenti e ferite emotive. Infatti, se si riesce a comunicare con equilibrio e
    rispetto i propri stati d’animo provocati da determinate dinamiche che coinvolgono anche un’altra persona, o più di una, si può instaurare con l’altro un dialogo costruttivo, un confronto che possa portare alla comprensione reciproca e al superamento delle difficoltà.

    Inoltre, riuscendo a gestire bene le nostre emozioni, più facilmente riusciamo ad essere dei bravi allenatori emotivi per i
    nostri bambini.

    Se hai curiosità, dubbi o domande, non esitare a contattarmi scrivendomi una mail a annalisa@logopedistamestre.it

    • 21 min
    EPISODIO 34. SENTIRSI A CASA

    EPISODIO 34. SENTIRSI A CASA

    “Fai sempre in modo che la tua casa sia piccola e leggera da portare” è l’insegnamento del racconto di oggi: togliere il superfluo, che ci rende schiavi del giudizio altrui o della paura
    di non avere abbastanza. Non solo, quindi, evitare di accumulare oggetti materiali con l’illusione che questi possano compensare un’insoddisfazione interiore, ma evitare anche tutti quegli atteggiamenti e quei pensieri che non ci fanno vivere in linea con le nostre potenzialità. Accettarci per come siamo significa renderci conto che andiamo già bene così e qualsiasi cambiamento decidiamo di fare in noi stessi dobbiamo farlo per la consapevolezza che possiamo migliorarci, non per il desiderio di farci vedere migliori agli occhi delle persone che ci circondano.

    Fare questo implica altre due cose: da un lato smettere di confrontarci con gli altri e di sentirci inferiori e contemporaneamente smettere di temere il giudizio degli altri; dall’altro riconoscere i nostri punti di forza e di debolezza e poi sfruttare i primi per esprimerci pienamente in linea con le nostre potenzialità e provare a superare i secondi, facendo in modo che non diventino una scusa per fermarci quando ci manca la motivazione per andare avanti nel nostro percorso individuale.

    Se agiamo sentendoci liberi di essere noi stessi, senza paura di non valere, sarà molto più semplice rimanere nei nostri panni e quindi sentirci a nostro agio nonostante i dubbi su noi stessi, il timore di non sapere come comportarci ecc.

    Casa non è un luogo, è uno stato d’animo.

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    • 16 min
    EPISODIO 33. URGENTE O IMPORTANTE?

    EPISODIO 33. URGENTE O IMPORTANTE?

    È importante distinguere e bilanciare quello che è urgente e quello che è importante, quello che porta a produrre e a possedere da quello che porta a sentire e ad essere, dando il giusto peso a entrambe gli aspetti. Spesso non è tanto facile mettere a fuoco i due concetti perché possono non essere del tutto distinti. Così diventa più difficile rimanere obiettivi. Quando il senso del dovere, l’abitudine e la razionalità prendono il sopravvento, ci fanno credere che ci sia un unico modo per affrontare le situazioni stressanti, ovvero non fermarsi mai, rendendoci nervosi e preoccupati e portandoci a sacrificare il tempo che vorremmo dedicare alla famiglia, agli affetti, alle attività che ci fanno stare bene, a noi stessi.

    Siamo abituati ad essere costantemente indaffarati, pieni di impegni con scadenze stabilite da qualcun altro, problemi da risolvere, affari da concludere, abilità da dimostrare prima che qualcun altro volga lo sguardo altrove… Così perdiamo di vista l’enorme paradosso che si nasconde dietro questa abitudine, cioè il fatto che troppo spesso abbiamo la sensazione di non avere tempo e contemporaneamente viviamo come se la nostra vita non dovesse finire mai. Facciamo di gran corsa tutto quello che percepiamo come urgente e rimandiamo costantemente quello che consideriamo importante, raccontandoci che lo faremo appena possibile, in un futuro non ben definito e neanche troppo prossimo…

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    • 22 min

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