49 episodi

I luoghi e le scene dei film che hanno reso la città di Milano un palcoscenico.
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Milano parla Cinema Loquis

    • Cultura e società

I luoghi e le scene dei film che hanno reso la città di Milano un palcoscenico.
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    Happy Family in Brera

    Happy Family in Brera

    Happy Family è un film del 2010. Una commedia diretta da Gabriele Salvatores, tratta dal testo teatrale di Alessandro Genovesi. gli attori sono Fabio de Luigi e Margherita Buy.
    Ezio è uno sceneggiatore con la paura del lieto fine, vive di rendita ed è in crisi creativa, finché un giorno viene investito da Anna, che per scusarsi lo invita ad una cena di famiglia in cui si intrecciano le storie dei diversi personaggi.
    La strada in cui Ezio (De Luigi) e Anna (Buy) si scontrano è Via Castelfidardo, angolo Via San Marco, a Milano, in zona Brera. La zona di Brera era, un tempo, fuori dalla città vera e propria. Fu proprio in quest’area, ai margini del centro abitato, che l’imperatrice Maria Teresa d’Austria fece costruire l’Accademia delle Belle Arti, fondata nel 1776. A soli due anni dopo risale l’inaugurazione del vicino Teatro alla Scala. Nel corso dei secoli il quartiere si è allargato e popolato, e la presenza dell’Accademia ha trasformato Brera in un “distretto culturale”, un quartiere di artisti, studenti e intellettuali che lo hanno reso davvero affascinante, elegante e luogo di grande creatività.

    Happy Family in Via Mecenate

    Happy Family in Via Mecenate

    Il mare non pensa, ed è lì da sempre. Noi invece pensiamo e moriamo. Come a dire che la vita - quando si ferma a ripensare se stessa e si cristallizza in una forma - cessa di essere eterno divenire, e si raffredda in statico simulacro di sé, astrazione sclerotizzata, museificata, rigida pietra tombale. È questo il messaggio più importante di Happy Family, la surreale commedia di Gabriele Salvatores con Fabio De Luigi e Margherita Buy.

    Il protagonista abita in una zona molto cool, che in realtà è di pura fiction. Si trova infatti nell'area degli studi Rai di via Mecenate a Milano, in un corridoio della zona sud. Dal vialetto da dove si vede uscire De Luigi di casa di De Luigi non si riesce a vedere quello che c’è veramente dietro, ovvero il grosso stradone di Via Mecenate, grande arteria della città. Il tipo di appartamento è decisamente milanese-wannabe-newyorkese: è un loft, una rarità immobiliare nella realtà meneghina, che però ci viene proposto come tipo di abitazione comune. Ed è lo stesso punto dove si trovava anche il loft di Aldo in Chiedimi se sono felice.

    Il giorno in più al Parco Agricolo Sud

    Il giorno in più al Parco Agricolo Sud

    Commedia sentimentale del 2011 tratta dall'omonimo romanzo di Fabio Volo, che è anche protagonista di questo film diretto da Massimo Venier e dove spuntano anche Stefania Sandrelli, Roberto Citran e Luciana Littizzetto. Giacomo è un ottimo lavoratore, oltre ad essere un donnaiolo incallito che evita di impegnarsi sentimentalmente con qualsiasi donna ha un problema: è bravo a parlare e chiudere contratti, ma è una frana quando deve discutere con le donne.
    Un giorno, in tram, incontra una ragazza. Dopo una serie di sguardi, Giacomo, pur non conoscendo il suo nome, se ne innamora follemente. Dopo averla osservata tutte le mattine sul tram, andando al lavoro, alla fine la ragazza, che dirà di chiamarsi Michela, finalmente gli parla e lo invita per un caffé che poi diventa anche un invito a cena. Alla fine della serata Michela gli dice che sta per trasferirsi definitivamente a New York, avendo ottenuto un lavoro presso una casa editrice ed è questo il motivo per cui gli ha parlato.
    La strada dove, dopo esser stati assieme al bar, Giacomo Pasetti raggiunge Michela per proporle di vedersi a cena è Via Carlo Goldoni a Milano, nella zona Risorgimento, un quartiere est di Milano. Proprio dietro l'angolo c'è l'Autosilo Susa. uno dei primi parcheggi multipiano in Europa, il cui progetto originale del ‘63 vanta l’esposizione al Metropolitan Museum di New York, per via dell’architettura altamente avveniristica.

    La banda dei babbi natale a Piazza Affari e Isola

    La banda dei babbi natale a Piazza Affari e Isola

    La notte di Natale, Aldo, Giovanni e Giacomo vengono arrestati in quella che sembrerebbe flagranza di reato e dovranno dimostrare di non essere i componenti di una banda specializzata in furti d’appartamento.
    Il film è fatto di flashback da cui Aldo, Giovanni e Giacomo raccontano ad una ispettrice di Polizia le loro vite bizzarre e gli equivoci per i quali sono stati scambiati per una banda specializzata in furti d’appartamento, mostrano una grande varietà di vie di Milano tra cui Piazza Affari e Palazzo Mezzanotte, dove c’è la sede della Borsa di Milano.
    Ma tutto inizia (o finisce?) nel quartiere Isola, e più precisamente nella palazzina milanese di via Pastrengo 19, dove vive Monica, la fidanzata di Aldo. Mentre Giacomo vive poco più in là , in un condominio in via Pollaiuolo 9, nello stesso stabile in cui si trova la clinica veterinaria di Giovanni.

    Monicelli a Città Studi

    Monicelli a Città Studi

    Nel film Romanzo Popolare, del maestro Mario Monicelli, Giulio Basletti è un operaio metalmeccanico milanese, scapolo, fervente attivista sindacale e tifoso del Milan. L'uomo rivede dopo diciassette anni Vincenzina, figlia di un suo collega emigrante dell'avellinese, la quale fu tenuta da lui stesso a battesimo. Nel giro di pochi mesi si sposano e mettono al mondo un bambino.
    Ad una manifestazione di piazza, cui segue uno scontro con la polizia, l'agente del reparto celere Giovanni viene colpito alla testa da un manufatto di metallo. Individuato il colpevole in Salvatore Armetta, un vicino e amico di Giulio, si reca nel caseggiato dove risiede per arrestarlo. Qui, però, trova la ferma opposizione di tutti i vicini e, soprattutto, di Giulio che difende l'amico. Tempo dopo, Armetta incontra nuovamente Giovanni, che nel frattempo ha dimenticato l'accaduto, e grazie alla comune passione calcistica stringono amicizia. L'agente ha così modo di entrare in buoni rapporti con Giulio, del quale comincia a frequentare la casa e diventare l’amante della moglie di Giovanni.
    Quando Giulio decide di andare a parlare direttamente con l'amante della moglie e raggiunge la caserma dei carabinieri siamo in Via Tiepolo, nel quartiere Città Studi. Il nome Città Studi non è dovuto al caso: si tratta davvero dell’area a maggiore concentrazione di istituti accademici di tutta la città. Qui ci sono il Politecnico e la Statale, con tutte le principali facoltà soprattutto a indirizzo scientifico. Non a caso nemmeno il fatto che in zona si trovino alcune delle migliori cliniche milanesi e centri di ricerca medica.
    Una zona centrale ma non troppo, residenziale ma super-servita, accessibile come prezzi ma con case che si rivalutano costantemente.

    Ale e Franz a Villapizzone

    Ale e Franz a Villapizzone

    Nel film Mi fido di te, Ale e Franz interpretano due personaggi omonimi. La mattina di Francesco inizia con leggerezza, quasi fosse la pubblicità di un famoso biscotto, ma nasconde un drammatico retroscena non appena l'ignara moglie gira l'angolo con la macchina familiare. Francesco è stato licenziato da più di un mese dalla multinazionale per la quale lavorava ma non sa come raccontarlo a casa. Ogni mattina, tolti gli abiti eleganti da manager in carriera indossa quelli da benzinaio e "omino dell'acqua" nella speranza di trovare presto un nuovo impiego alla sua altezza. Poco distante, Alessandro - un piccolo truffatore che vorrebbe lasciare la malavita per ricominciare da capo con un lavoro onesto e mettere su famiglia - è perseguitato dagli strozzini ai quali deve ancora 500 euro pena la morte, o ancor peggio, il coinvolgimento della fidanzata come minacciano i suoi aguzzini. Il destino li farà incontrare e i due diverranno partner in affari (poco puliti); ma per lavorare in coppia, quando la posta in gioco è alta, bisogna fidarsi l'uno dell'altro.
    In questa scena siamo a casa di Ale, sotto la quale lo attendono gli strozzini. La casa si trova in Via Privata Arnaldo Fusinato a Milano, nel quartiere di Villapizzone. Fino a qualche anno l’area di Villapizzone era estremamente popolare e un po’ grigia. Oggi, invece, il rinnovamento urbano sta portando il quartiere a una nuova vita: i vecchi casermoni diventano loft di design, le palazzine cambiano faccia, le piazzette di rivestono di porfido e i collegamenti con il centro e le zone universitarie sono molto efficienti.

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