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Podcast Salutedomani, coronavirus in lacrime e acque reflue Salutedomani- Le ultime news

    • Medicina

Coronavirus isolato in lacrime paziente all'Istituto Spallanzani di Roma

Il virus SARS-CoV-2, responsabile della pandemia COVID-19, e' attivo anche nelle secrezioni oculari dei pazienti positivi al virus. Partendo da un tampone oculare prelevato tre giorni dopo il ricovero da una paziente positiva al virus, presso l'ospedale Spallanzani di Roma alla fine di gennaio e che presentava una congiuntivite bilaterale, i ricercatori sono riusciti a isolare il virus, dimostrando cosi' che e' in grado di replicarsi anche nelle congiuntive oltre che nell'apparato respiratorio. Si tratta di una scoperta che ha importanti implicazioni anche sul piano della salute pubblica,  La ricerca dello Spallanzani ha inoltre evidenziato che i tamponi oculari possono essere positivi quando invece quelli del distretto respiratorio non mostrano piu' tracce del virus: i campioni respiratori della paziente, infatti, a 3 settimane dal ricovero risultavano ormai negativi mentre il campione oculare era ancora debolmente positivo fino a 27 giorni dal ricovero.

Coronavirus, acque di scarico indicatore di focolai epidemici

"Il materiale genetico del virus Sars-Cov-2 puo' essere trovato nelle acque di scarico, permettendo quindi di usare questo tipo di campionamento come 'spia' della presenza di un focolaio epidemico".
Lo suggerisce uno studio condotto a Roma e a Milano dal gruppo guidato da Giuseppina La Rosa del Reparto di Qualita' dell'Acqua e Salute del Dipartimento Ambiente e Salute dell'Istituto Superiore di Sanita, che sarà pubblicato a breve. Il ritrovamento del virus nelle acque di scarico non rappresenta un rischio per la salute ma il risultato rafforza le prospettive di usare il controllo delle acque in fognatura dei centri urbani come strumento non invasivo, per rilevare precocemente la presenza di infezioni nella popolazione. Nella fase 2 la sorveglianza potra' essere utilizzata per monitorare in modo indiretto la circolazione del virus ed evidenziare precocemente una sua eventuale ricomparsa, consentendo quindi di riconoscere e circoscrivere piu' rapidamente eventuali nuovi focolai epidemici.Si tratta di una strategia già usata per altri virus.

Coronavirus e apparato gastrointestinale

Qual è l'impatto del virus Sars-Cov-2 sull'apparato gastrointestinale? Ce lo spiega Ludovico Abenavoli, professore associato di Gastroenterologia e Direttore della Scuola di Specializzazione in
Gastroenterologia presso l’Università della Magna Graecia di Catanzaro

Approfondimenti e altre notizie sono nel portale Salutedomani.com e Saluteh24.com, nella pagina Facebook salutedomanicom, twitter @salutedomani e nel canale gratuito di telegram Salutedomani
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info: http://www.salutedomani.com/results/coronavirus  

Coronavirus isolato in lacrime paziente all'Istituto Spallanzani di Roma

Il virus SARS-CoV-2, responsabile della pandemia COVID-19, e' attivo anche nelle secrezioni oculari dei pazienti positivi al virus. Partendo da un tampone oculare prelevato tre giorni dopo il ricovero da una paziente positiva al virus, presso l'ospedale Spallanzani di Roma alla fine di gennaio e che presentava una congiuntivite bilaterale, i ricercatori sono riusciti a isolare il virus, dimostrando cosi' che e' in grado di replicarsi anche nelle congiuntive oltre che nell'apparato respiratorio. Si tratta di una scoperta che ha importanti implicazioni anche sul piano della salute pubblica,  La ricerca dello Spallanzani ha inoltre evidenziato che i tamponi oculari possono essere positivi quando invece quelli del distretto respiratorio non mostrano piu' tracce del virus: i campioni respiratori della paziente, infatti, a 3 settimane dal ricovero risultavano ormai negativi mentre il campione oculare era ancora debolmente positivo fino a 27 giorni dal ricovero.

Coronavirus, acque di scarico indicatore di focolai epidemici

"Il materiale genetico del virus Sars-Cov-2 puo' essere trovato nelle acque di scarico, permettendo quindi di usare questo tipo di campionamento come 'spia' della presenza di un focolaio epidemico".
Lo suggerisce uno studio condotto a Roma e a Milano dal gruppo guidato da Giuseppina La Rosa del Reparto di Qualita' dell'Acqua e Salute del Dipartimento Ambiente e Salute dell'Istituto Superiore di Sanita, che sarà pubblicato a breve. Il ritrovamento del virus nelle acque di scarico non rappresenta un rischio per la salute ma il risultato rafforza le prospettive di usare il controllo delle acque in fognatura dei centri urbani come strumento non invasivo, per rilevare precocemente la presenza di infezioni nella popolazione. Nella fase 2 la sorveglianza potra' essere utilizzata per monitorare in modo indiretto la circolazione del virus ed evidenziare precocemente una sua eventuale ricomparsa, consentendo quindi di riconoscere e circoscrivere piu' rapidamente eventuali nuovi focolai epidemici.Si tratta di una strategia già usata per altri virus.

Coronavirus e apparato gastrointestinale

Qual è l'impatto del virus Sars-Cov-2 sull'apparato gastrointestinale? Ce lo spiega Ludovico Abenavoli, professore associato di Gastroenterologia e Direttore della Scuola di Specializzazione in
Gastroenterologia presso l’Università della Magna Graecia di Catanzaro

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