Il Disinformatico RSI - Radiotelevisione svizzera
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Colui che mette luce laddove internet e l'informatica tutta ci sembrano assolutamente troppo complicati, semplicemente elargendo consigli, avvisi e trucchi per vivere indenni i rischi del web. Bufale della rete, truffe e virus... non ci sono segreti per il Disinformatico! Lo storico appuntamento del venerdì con Paolo Attivissimo, il nostro Disinformatico di fiducia dal 2006, continua a trovare spazio in questo podcast. Ogni argomento affrontato è sviscerato anche in un articolo dedicato, che potete leggere sul blog di Attivissimo.
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Deepfake fra plagio, abuso e autodifesa
Avere trentamila follower su Instagram è un bel risultato, specialmente per una persona che non esiste: è quello che succede nello strano mondo delle influencer virtuali, che sta crescendo rapidissimamente: ci stanno provano in tanti, ma i creatori di questi personaggi devono affrontare il rischio del plagio, agevolato dai deepfake usati per rubare le loro immagini sintetiche e spacciarle per proprie. Però il deepfake è anche uno strumento di autodifesa: dalla Germania arriva la storia di Sika Moon, autrice di successo di foto erotiche che si difende dagli stalker alterando il proprio volto per restare anonima e lavorare in sicurezza. Intanto Facebook, Instagram e Threads aggiornano le proprie regole sulle immagini sintetiche e a breve inizieranno a etichettarle.
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WhatsApp abbassa l’età limite, navigazione anonima che non lo è, Playmate come standard tecnico
La navigazione in incognito di Google Chrome è in realtà tutt’altro che in incognito: Google ha tracciato per anni le visite particolarmente sensibili che si fanno quando si usa questo modo di navigare nel Web. Lo hanno documentato quattro anni di azione legale negli Stati Uniti. Come reagire? Intanto WhatsApp si prepara a cambiare di nuovo il limite minimo di età da 16 a 13 anni anche in Europa: perché WhatsApp finora ha avuto un limite di età così alto? Dal passato arriva anche la strana storia di una modella di Playboy la cui foto è diventata uno standard tecnico di riferimento per gli informatici.
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Novità da Meta: interoperabilità, accuse di intercettazione dei rivali, il gioco nascosto dentro Instagram
Tante novità in arrivo da Meta: la sua app Threads è diventata compatibile con altre piattaforme di messaggistica e anche WhatsApp e Messenger stanno abbattendo le proprie barriere di compatibilità. È una rivoluzione silenziosa nel modo in cui usiamo Internet, che promette di darci la possibilità di usare un’unica app per comunicare con tutti.. Ma non è tutto rose e fiori in casa Zuckerberg, perché è in corso un’azione legale che accusa Facebook di aver cospirato per acquisire dati sulle attività degli utenti di SnapChat, YouTube e Amazon convincendo questi utenti a installare un’app, presentata come prodotto per aumentare la propria privacy ma in realtà profondamente spiona. E per finire, le facili istruzioni per scoprire il gioco nascosto nell’app di Instagram.
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Dietro le quinte delle truffe sugli investimenti in criptovalute
Siete stati contattati da una persona che ha sbagliato numero su WhatsApp ed è iniziata una piacevole chiacchierata? Avete poi scoperto che guarda caso questa persona lavora con le criptovalute, guadagna bene, e vuole spiegarvi come fare soldi online? O conoscete qualcuno a cui sono successe queste cose? Allora siete probabilmente finiti nelle mani dei professionisti delle truffe basate sulle criptovalute. Un’inchiesta mostra come funziona un call center di truffatori, quali software vengono usati, chi sono i gestori, dove si trovano, quanto sono organizzati professionalmente e quali tecniche usano per convincerci ad affidare a loro i nostri soldi. Cose utili da sapere per riconoscere i tentativi di raggiro e mettere in guardia anche parenti, amici e colleghi.
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Le IA danno voce a vittime di stragi e imbarazzano le aziende, Avast spiona
Un noto produttore di antivirus è stato colto a collezionare i dati personali degli utenti che affermava di proteggere. Una compagnia aerea adotta un assistente “intelligente”, che però fornisce informazioni sbagliate ai clienti e la fa finire in lite legale. Una iniziativa contro le sparatorie di massa usa l’intelligenza artificiale per ricreare le voci delle vittime e le fa diventare testimoni per tentare di smuovere i politici statunitensi dalla loro inerzia sul problema.
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Sora genera video sintetici perfetti in HD
OpenAI ha appena presentato Sora, un software capace di generare video sintetici lunghi fino a un minuto, in alta definizione, semplicemente descrivendo al computer la scena che si desidera. Sono passati solo undici mesi da quando sono stati resi pubblici i primi programmi che generavano immagini fisse indistinguibili dalle fotografie, e siamo già arrivati ai video artificiali. È uno sconquasso per tutto il mondo della produzione visiva, dai telegiornali ai film, ed è un attacco frontale al nostro senso di realtà: non possiamo più fidarci di quello che vediamo sullo schermo. Ma è davvero il caso di farsi prendere dal panico per la perdita di posti di lavoro e per l’inevitabile tsunami di fake news? Forse no.
Recensioni dei clienti
Stupefacente
Paolo, la puntata sulle voci create dall'ia è stata strabiliante! Ascolto sintesi vocali da tutta la vita perchè sono cieco. Qui siamo su un altro pianeta! Forse chissà, un giorno potrei avere la voce di Claudio Capone pilotata dal mio screenreader. Hai fatto un lavoro eccelso, grazie di cuore per questa puntata.
Interessante
Sobrio ed essenziale, questo podcast si è rivelato molto interessante per gli argomenti trattati. Certo, non tutti rispondono ai miei interessi, tuttavia, ogni tanto, ascolto anche questi.
Mamma … mia …
Ti seguo da un sacco e ho beccato al primo posto ascolto tutti gli stacchi, ma ti ho totalmente confuso con l’ai … impressionante (e non so se in positivo…)