Scrittori Al Circolo by Circolo Lettori Prato

Circolo Lettori Prato & Leggere.org
Scrittori Al Circolo by Circolo Lettori Prato

Leggi la realtà. Leggi il mondo. Ascolta i nuovi podcast del Circolo dei Lettori - Prato, contenenti le interviste e i racconti dei nostri ospiti. Buon ascolto!

Puntate

  1. Lorenzo Marone: Le madri non dormono mai

    16/08/2023

    Lorenzo Marone: Le madri non dormono mai

    Diego ha nove anni ed è un animale senza artigli, troppo buono per il quartiere di Napoli in cui è cresciuto. I suoi coetanei lo hanno sempre preso in giro perché ha i piedi piatti, gli occhiali, la pancia. Ma adesso la cosa non ha piú importanza. Sua madre, Miriam, è stata arrestata e mandata assieme a lui in un Icam, un istituto a custodia attenuata per detenute madri. Lí, in modo imprevedibile, il ragazzino acquista sicurezza in sé stesso. Si fa degli amici; trova una sorella nella dolce Melina, che trascorre il tempo riportando su un quaderno le «parole belle»; guardie e volontari gli vogliono bene; migliora addirittura il proprio aspetto. Anche l’indomabile Miriam si accorge con commozione dei cambiamenti del figlio e, trascinata dal suo entusiasmo, si apre a lui e all’umanità sconfitta che la circonda. Diego, però, non ha l’età per rimanere a lungo nell’Icam, deve tornare fuori. E nel quartiere essere piú forte, piú pronto, potrebbe non bastare. «Miriam tornò ai suoi panni, e tolse l’aria dai polmoni con uno sbuffo. Il sole mattutino s’affaccendava a portare un po’ di calore, permetteva ai bambini di restare fuori a giocare, ma proiettava l’ombra delle sbarre sulla parete alla sua destra, sezionava il muro come fosse una scacchiera. S’appese alle spranghe e allungò l’esile collo, come a voler uscire da lì, lei così minuta, e si ritrovò sulle punte senza volerlo, da dietro pareva un puma pronto a spiccare il balzo. Pensò di andarsi a riprendere quel figlio cretino che a quasi dieci anni si lasciava sfottere da una mocciosetta e manco lo capiva. Invece vide qualcosa d’inaspettato, vide la bambina ridere ancora per le parole del suo Diego, e però subito dopo vide anche il viso di lui aprirsi in un gioioso sorriso, e poi in una fragorosa risata che liberò farfalle, una risata per lungo tempo attesa, che le tolse l’ombra dalla faccia e la spinse a donare al cielo, alle nuvole dense che soffocavano quel carcere tra i monti, un moto appena percettibile di labbra». ___ Scopri di più su https://circolo.live/LorenzoMarone

    18 min
  2. Manuela Piemonte: Le amazzoni

    28/10/2021

    Manuela Piemonte: Le amazzoni

    Manuela Piemonte ci consegna un romanzo che pulsa e ammalia, fatto di vite spezzate, crescite fulminee e bambine che sono, a modo loro, delle  amazzoni. E con una prospettiva inedita riporta alla luce un pezzo di Storia dimenticato. Per ricordarsi sempre di chi, prima di noi, ha lottato per una vita diversa. È una notte di luna piena quando, nella Libia dominata dagli italiani, Sara e Angela, nove e sette anni, vedono una donna a cavallo. Con un incedere libero e fiero, sembra prendere la rincorsa verso il cielo, senza voltarsi. Di lì a poco sono costrette a partire con la sorella minore Margherita, ma l’immagine dell’amazzone non la dimenticheranno più. È il 1940 e le attende il campo estivo del regime, tre mesi in Italia insieme a bambini come loro: tredicimila figli di coloni libici, lì per  imparare la disciplina e i doveri di ogni buon fascista. Ma appena un giorno dopo il loro sbarco, Mussolini pronuncia la  dichiarazione di guerra e la vacanza in Toscana di un’estate si  trasforma in una prigionia infinita. Le tre sorelle crescono indossando una divisa, la testa rasata,  piccole operaie della dittatura in balia di regole feroci, della  propaganda e di un mondo senza più genitori. Quando la voglia di tornare  a casa si fa insostenibile e i tentativi di fuga falliscono, quando l’incontro con donne magnifiche, ribelli, non basta a salvarle, nei loro  cuori rimane il ricordo della guerriera a cavallo nel deserto. Manuela  Piemonte ci consegna un romanzo che pulsa e ammalia, fatto di vite  spezzate, crescite fulminee e bambine che sono, a modo loro, delle  amazzoni. E con una prospettiva inedita riporta alla luce un pezzo di  Storia dimenticato. Per ricordarsi sempre di chi, prima di noi, ha  lottato per una vita diversa. Manuela Piemonte è nata a Milano nel 1978. Lavora come  insegnante, sceneggiatrice e redattrice. Traduce narrativa e poesia dall’inglese e dallo spagnolo. Le amazzoni è il suo primo romanzo ed è in corso di pubblicazione in Francia, Paesi Bassi e Portogallo In dialogo con Carmine Villani Scopri di più su Circolo.Live/M-Piemonte

    55 min
  3. Michele Cocchi: Us

    09/03/2021

    Michele Cocchi: Us

    Tommaso ha 16 anni e da 18 mesi non esce di casa, quasi non esce dalla sua stanza, è quello che gli psicologi chiamano hikikomori, letteralmente “chi si è ritirato, chi sta in disparte”. Da un giorno all’altro, ha abbandonato il basket, la scuola, le sue passioni e ormai passa il tempo a guardare video di vecchie partite NBA e a giocare ai videogame. C’è un gioco in particolare intorno a cui organizza le sue giornate, è il suo unico appuntamento fisso. Si chiama Us, noi in inglese: il gioco forma squadre da tre giocatori e le impegna in 100 campagne in un anno, una al giorno, vince la squadra che le completa per prima restando unita. L’avatar di Tommaso si chiama Logan e la sua testa è un teschio, insieme a lui giocano Rin che è una ragazza e assomiglia a un manga giapponese e Hud che sembra uscito da un videogame sparattutto. I tre non si conoscono, non possono parlare di sé, lo dicono le regole, ma diventano amici. Us ogni giorno propone loro una missione “storica”, ogni giorno li mette dalla parte delle vittime o dei carnefici, dalla parte delle Farc in Colombia, dei nazisti in Germania, di Mandela in Sudafrica, ogni giorno devono capire come arrivare alla fine avendo sotto gli occhi i massacri del ’900. Ogni giorno avranno qualcuno da salvare e qualcuno da eliminare. La Storia però può essere feroce e comportarsi da eroi non sempre è possibile, ammesso che eroe sia chi esegue gli ordini. Michele Cocchi (Pistoia, 1979), lavora come psicoterapeuta dell’infanzia e dell’adolescenza. I suoi racconti sono apparsi su riviste e antologie, tra cui Padre (Elliot). Nel 2010 ha pubblicato la raccolta Tutto sarebbe tornato a posto (Elliot), finalista come libro dell’anno di Fahrenheit. Il suo primo romanzo è La cosa giusta (Effegi 2016), seguono La casa dei bambini esce per Fandango nel 2017 e US (Fandango, 2020). -- In dialogo con Simona Schillaci. Con la partecipazione straordinaria di Simone Mangani.  Scopri di più su fdgaps.org/UsMicheleCocchi

    1 h 10 min
  4. Daniele Mencarelli: Tutto chiede salvezza

    15/10/2020

    Daniele Mencarelli: Tutto chiede salvezza

    Ha vent’anni Daniele quando, in seguito a una violenta esplosione di rabbia, viene sottoposto a un TSO: trattamento sanitario obbligatorio. È il giugno del 1994, un’estate di Mondiali. Al suo fianco, i compagni di stanza del reparto psichiatria che passeranno con lui la settimana di internamento coatto: cinque uomini ai margini del mondo. Personaggi inquietanti e teneri, sconclusionati eppure saggi, travolti dalla vita esattamente come lui. Come lui incapaci di non soffrire, e di non amare a dismisura.  Dagli occhi senza pace di Madonnina alla foto in bianco e nero della madre di Giorgio, dalla gioia feroce di Gianluca all’uccellino resuscitato di Mario. Sino al nulla spinto a forza dentro Alessandro.  Accomunati dal ricovero e dal caldo asfissiante, interrogati da medici indifferenti, maneggiati da infermieri spaventati, Daniele e gli altri sentono nascere giorno dopo giorno un senso di fratellanza e un bisogno di sostegno reciproco mai provati. Nei precipizi della follia brilla un’umanità creaturale, a cui Mencarelli sa dare voce con una delicatezza e una potenza uniche.  Dopo l’eccezionale vicenda editoriale del suo libro di esordio – otto edizioni e una straordinaria accoglienza critica (premio Volponi, premio Severino Cesari opera prima, premio John Fante opera prima) -, Daniele Mencarelli torna con una intensa storia di sofferenza e speranza, interrogativi brucianti e luminosa scoperta. E mette in scena la disperata, rabbiosa ricerca di senso di un ragazzo che implora salvezza: “Salvezza. Per me. Per mia madre all’altro capo del telefono. Per tutti i figli e tutte le madri. E i padri. E tutti i fratelli di tutti i tempi passati e futuri. La mia malattia si chiama salvezza”.      Daniele Mencarelli è nato a Roma nel 1974. Vive ad Ariccia. Le sue principali raccolte di poesia sono: I giorni condivisi, poeti di clanDestino, 2001; Bambino Gesù, Tipografie Vaticane, 2001, Nottetempo, 2013; Guardia alta, Niebo – La vita felice, 2005; Figlio, Nottetempo, 2013. Sempre nel 2013 è uscito La Croce è una via, Edizioni della Meridiana, poesie sulla passione di Cristo. Nel 2015, nella collana gialla del Festival pordenonelegge, è stato pubblicato Storia d’amore. La sua ultima raccolta è Tempo circolare (poesie 2019-1997), Pequod, 2019. Del 2018 è il suo primo romanzo La casa degli sguardi, Mondadori (premio Volponi, premio Severino Cesari opera prima, premio John Fante opera prima). Collabora, scrivendo di cultura e società, con quotidiani e riviste. -- In dialogo con Giacomo Maria Firrincieli e Alessia Merciai. Con la partecipazione straordinaria di Matteo Biffoni.  Scopri di più su fdgaps.org/TuttoChiedeSalvezza

    1 h 3 min
  5. 08/10/2020

    Carla Vitantonio: Pyongyang blues

    "Cosa succede quando una giovane donna risponde al precariato del sistema capitalista trovando lavoro in una delle ultime realtà comuniste rimaste? In gioco ci sono la propria visione del mondo, le relazioni amorose e amicali, la ricerca di stabilità e dignità.  Attrezzata con un master in diplomazia e una precedente esperienza in Corea del Sud, in questo libro Carla Vitantonio presenta la Corea del Nord con uno sguardo inedito, che arricchisce di sfumature e sottigliezze la consueta rappresentazione del regime monolitico per eccellenza. Il suo punto di vista, fresco e ironico, incrocia due riflessioni principali: quella su un modello ideologico sopravvissuto a un’epoca scomparsa, e quella generazionale sul modello di flessibilità lavorativa che il sistema capitalista ha imposto."   Carla Vitantonio è atterrata la prima volta all’aeroporto di Pyongyang con un lavoro come insegnante di italiano, era poco più che trentenne e non sapeva che avrebbe trascorso quattro anni della sua vita in Corea del Nord, diventando nel frattempo capo missione di una Ong internazionale. La sua lettura del Paese è trasmessa attraverso esplorazioni esistenziali e relazionali, in un quotidiano ordinario e straordinario, in cui la vita stessa è un atto politico. Seguendo il ritmo delle stagioni e la ciclicità senza scampo della natura, l’autrice propone un parallelo con gli andamenti ossessivamente ripetitivi delle fasi politiche nazionali di calma e di tensione domestica e internazionale. __ In dialogo con Pia Cupido e Beatrice Meriggi. Scopri di più su fdgaps.org/PyongyangBlues

    54 min

Descrizione

Leggi la realtà. Leggi il mondo. Ascolta i nuovi podcast del Circolo dei Lettori - Prato, contenenti le interviste e i racconti dei nostri ospiti. Buon ascolto!

Per le puntate esplicite, devi effettuare l’accesso.

Rimani al passo con questo podcast

Accedi o registrati per seguire i podcast, salvare le puntate e ricevere gli ultimi aggiornamenti.

Seleziona un paese o una regione

Africa, Medio Oriente e India

Asia Pacifico

Europa

America Latina e Caraibi

Stati Uniti e Canada