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Se un ribelle spento 15: Emiliano Zapata Se un ribelle spento

    • Politica

Jesus Guajardo è un soldato messicano agli ordini di Pablo Gonzales, il generale che sta combattendo nel sud del Messico contro i ribelli al presidente in carica, Carranza.

Ha ricevuto l’ordine di iniziare le operazioni contro i ribelli nelle montagne attorno a Huautla, ma non le inizia. Resta fermo con la sua guarnigione in una Cantina, perché Guajardo sta pensando di cambiare bandiera, e di unirsi ai ribelli che qui si chiamano Zapatisti, perché a guidarli è un rivoluzionario famoso come Pancho Villa, che si chiama Emiliano Zapata.

Il generale Pablo Gonzales però scopre che Guajardo non ha eseguito i suoi ordini, e lo arresta. Il 21 Marzo 1919, la lettera di Zapata che chiede a Guajardo di cambiare definitivamente bandiera viene intercettata da Gonzales, che decide di utilizzarla per realizzare un piano che portasse alla cattura e all’uccisione di Zapata.

Obbliga Guajardo a scrivere una lettera a Zapata in cui lo avvisa di portare alla causa Convenzionista tutti i suoi uomini. Dopo una finta battaglia alla guarnigione di Jonacatepec, Guajardo chiede un incontro a Zapata alla Hacienda de San Juan, a Chinameca.

È il 10 aprile 1919. Quando Zapata arriva alla hacienda, gli uomini di Guajardo lo crivellano di proiettili, portano il suo corpo a Cuautla, dove viene fotografato, esposto per 24 ore e poi sepolto. Pablo González voleva che il corpo fosse fotografato, in modo che non ci fossero dubbi sul fatto che Zapata fosse morto, per cercare di dimostrare alle élite messicane e agli interessi statunitensi che il presidente in carica Carranza fosse “l’unica alternativa praticabile sia all’anarchia che al radicalismo”.

Jesus Guajardo è un soldato messicano agli ordini di Pablo Gonzales, il generale che sta combattendo nel sud del Messico contro i ribelli al presidente in carica, Carranza.

Ha ricevuto l’ordine di iniziare le operazioni contro i ribelli nelle montagne attorno a Huautla, ma non le inizia. Resta fermo con la sua guarnigione in una Cantina, perché Guajardo sta pensando di cambiare bandiera, e di unirsi ai ribelli che qui si chiamano Zapatisti, perché a guidarli è un rivoluzionario famoso come Pancho Villa, che si chiama Emiliano Zapata.

Il generale Pablo Gonzales però scopre che Guajardo non ha eseguito i suoi ordini, e lo arresta. Il 21 Marzo 1919, la lettera di Zapata che chiede a Guajardo di cambiare definitivamente bandiera viene intercettata da Gonzales, che decide di utilizzarla per realizzare un piano che portasse alla cattura e all’uccisione di Zapata.

Obbliga Guajardo a scrivere una lettera a Zapata in cui lo avvisa di portare alla causa Convenzionista tutti i suoi uomini. Dopo una finta battaglia alla guarnigione di Jonacatepec, Guajardo chiede un incontro a Zapata alla Hacienda de San Juan, a Chinameca.

È il 10 aprile 1919. Quando Zapata arriva alla hacienda, gli uomini di Guajardo lo crivellano di proiettili, portano il suo corpo a Cuautla, dove viene fotografato, esposto per 24 ore e poi sepolto. Pablo González voleva che il corpo fosse fotografato, in modo che non ci fossero dubbi sul fatto che Zapata fosse morto, per cercare di dimostrare alle élite messicane e agli interessi statunitensi che il presidente in carica Carranza fosse “l’unica alternativa praticabile sia all’anarchia che al radicalismo”.

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