9 min

Time Machine. Istruzioni per viaggiare nello spazio-tempo Alabarde Spaziali

    • Storia del cinema

Lasciate che vi spieghi come funziona.
Il viaggiatore temporale siede su questo sedile. Di fronte ci sono i controlli.
La leva di fronte a lui controlla i movimenti. Spostandola verso l’alto lo manda nel futuro… verso il basso, nel passato. Più fa pressione sulla leva e più veloce viaggia.
- Rod Taylor dal film L’uomo che visse nel futuro, 1960

Se avessi un po’ più di tempo...Ehi, un momento, ho tutto il tempo che voglio: ho una macchina del tempo!
- Marty McFly dal film Ritorno al futuro, 1985

Nel 1895, uno dei padri della fantascienza, lo scrittore inglese H.G. Wells, diede alle stampe il romanzo La macchina del tempo, introducendo il concetto fanta-scientifico di un dispositivo capace di spostare fisicamente un viaggiatore nel passato e nel futuro. Pochi anni dopo, Albert Einstein rivoluzionò il concetto di tempo con la teoria della relatività descrivendo le proprietà dello spaziotempo a quattro dimensioni, per cui la gravità non è altro che la manifestazione della curvatura dello spaziotempo.

La letteratura e il cinema di fantascienza hanno così trovato un filone inesauribile. Che sia una strana sedia a dondolo, una DeLorean, o una cabina del telefono blu, a noi non resta che salire a bordo. Magari stando attenti ai paradossi temporali…

Lasciate che vi spieghi come funziona.
Il viaggiatore temporale siede su questo sedile. Di fronte ci sono i controlli.
La leva di fronte a lui controlla i movimenti. Spostandola verso l’alto lo manda nel futuro… verso il basso, nel passato. Più fa pressione sulla leva e più veloce viaggia.
- Rod Taylor dal film L’uomo che visse nel futuro, 1960

Se avessi un po’ più di tempo...Ehi, un momento, ho tutto il tempo che voglio: ho una macchina del tempo!
- Marty McFly dal film Ritorno al futuro, 1985

Nel 1895, uno dei padri della fantascienza, lo scrittore inglese H.G. Wells, diede alle stampe il romanzo La macchina del tempo, introducendo il concetto fanta-scientifico di un dispositivo capace di spostare fisicamente un viaggiatore nel passato e nel futuro. Pochi anni dopo, Albert Einstein rivoluzionò il concetto di tempo con la teoria della relatività descrivendo le proprietà dello spaziotempo a quattro dimensioni, per cui la gravità non è altro che la manifestazione della curvatura dello spaziotempo.

La letteratura e il cinema di fantascienza hanno così trovato un filone inesauribile. Che sia una strana sedia a dondolo, una DeLorean, o una cabina del telefono blu, a noi non resta che salire a bordo. Magari stando attenti ai paradossi temporali…

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