4 episodi

Analisi psico-filosofica di artiste femminili che hanno segnato la storia della musica, attraverso lo studio della loro canzone più rappresentativa e delle vicende mai casuali della loro vita: un racconto che connette l’essere umano e l’anima, la persona e il genio, l’individuo e il dáimōn, svelando gli intrichi del rapporto fra i due elementi, il visibile e l’invisibile.
Una canzone, una storia, il potere di una storia.
Nel podcast sono presenti brani eseguiti al pianoforte e l’interpretazione finale della canzone tema dell’episodio.

Una Canzone Una Storia - Psicografia di un'artista femminile Dolcenera

    • Musica
    • 5,0 • 5 valutazioni

Analisi psico-filosofica di artiste femminili che hanno segnato la storia della musica, attraverso lo studio della loro canzone più rappresentativa e delle vicende mai casuali della loro vita: un racconto che connette l’essere umano e l’anima, la persona e il genio, l’individuo e il dáimōn, svelando gli intrichi del rapporto fra i due elementi, il visibile e l’invisibile.
Una canzone, una storia, il potere di una storia.
Nel podcast sono presenti brani eseguiti al pianoforte e l’interpretazione finale della canzone tema dell’episodio.

    A Natural Woman - Aretha Franklin (il Mito della Madre)

    A Natural Woman - Aretha Franklin (il Mito della Madre)

    Di Dolcenera

    Aretha Franklin è riconosciuta come una figura chiave del Novecento, ma, allo stesso tempo, rappresenta il personaggio pubblico dall’infanzia negata e violentata, nel mito di una madre, trasformata nella compagna di viaggio invisibile, con traumi difficili da dimenticare, che, nel periodo di maggior successo come cantante soul, tornarono spesso a farle visita, cercando di tarparle le ali.

    Aretha Franklin, che aveva perduto la madre all’età di 10 anni ed era diventata madre all’età di 12 anni, senza mai fare la madre, conosceva nella sua esperienza solo un rapporto matriarcale empatico e idealizzato, di certo non fatto di quotidiane carezze e attenzioni.

    L’Aretha Franklin triste e irrealizzata, cercò, per la prima volta, sua madre, scomparsa da tempo; cercò il suo sguardo, la sua energia, il suo stile e trovò la forza di reagire. Questa storia è straordinaria perché non solo Aretha Franklin rivisse alcuni momenti vissuti con la madre, come succede nel ricordo, ma ne visse dei nuovi, con nuove parole, nuovi scambi emotivi, nuove energie.

    Per Aretha Franklin l’invisibile era diventato visibile sin dall’infanzia, nel suo rapporto intimo e personale con il dolore della violenza subìta e con l’immagine della madre, il daimon della mamma, che era diventato l’unico compagno di viaggio nell’arco della sua vita. Il breve ma intenso rapporto con sua madre, costringe Aretha Franklin a rifiutare, per sé, il ruolo di Madre, nella consapevolezza che non sarebbe mai riuscita a dare ai propri 4 figli quel legame mistico che Aretha Franklin aveva costruito con sua madre.

    • 1h 13 min
    Over the rainbow - Judy Garland (La vocazione e il Mito della Diva)

    Over the rainbow - Judy Garland (La vocazione e il Mito della Diva)

    Di Dolcenera

    Judy Garland ha riconosciuto e accolto la sua vocazione, ha avuto la visione di quello che voleva essere e sarebbe diventata, sin da quando aveva due anni. L'energia vitale non le veniva da cose normali, bensì dalla forza spietata della sua vocazione, che si opponeva alle cose normali.

    Ma la sua vocazione, la sua anima, non rappresentava solo il cantare, ballare e recitare sotto le luci della ribalta, non rappresentava solo il simbolo della bambina prodigio e magica: la sua vocazione rappresentava anche l'esilio e la nostalgia dettata dalla solitudine.

    Per tutta la vita ha fatto tutto all’eccesso: corse in ambulanza al pronto soccorso, lavande gastriche, ricatti, gola tagliata con cocci di vetro, isteria prima dello spettacolo, scenate in pubblico, assunzione di psicofarmaci, brutte sbornie, sesso indiscriminato, rescissione di contratti, sfratti, disperazione nera, attacchi di panico.

    Judy Garland è il mito della Diva di Hollywood: né maschio né femmina, né giovane né vecchia, né bella né brutta. Il suo non è fascino, è pura magia. Trasmetteva pochi, semplici, comuni sentimenti, ma in modo così puro che li sentivi aleggiare nel buio della platea: risvegliava l'immaginario che ognuno di noi si porta nel cuore, ognuno con la sua nostalgia, per ciò che non è di questo mondo... oltre l’arcobaleno, Over the Rainbow.

    • 43 min
    Feeling Good – Nina Simone (l’Alter Ego)

    Feeling Good – Nina Simone (l’Alter Ego)

    Di Dolcenera

    È necessario pensare che per Nina Simone non si può essere contemporaneamente una comune mortale e una stella immortale: in questa dualità, ci sono due nomi per due persone distinte, con Nina Simone (l’Anima) che facilmente prese il sopravvento di Eunice Waymon (l’essere umano), non solo perché era una bambina che già, di per sé, manifestava, sin dagli inizi un’Essenza istintiva, un’Anima da animale, ma anche perché il mondo che circondava Eunice Waymon era fatto di musica (quindi di magia, di invisibile).

    L'incanto di una voce straordinaria, l'abilità di pianista classica fuori dal comune per gli standard jazz dell’epoca, l'impegno sociale, il rapporto dilaniante col marito manager, la rivolta, la rabbia e la disperazione per la morte di Martin Luther King, l'adesione alle frange più estreme del movimento per i diritti dei neri, la grande disillusione, il sogno di “Feeling Good” e la fuga, il ritorno alle radici africane, l'incontro fortuito con David Bowie e la rinascita di Eunice Waymon, il bipolarismo e la terapia che devasta progressivamente la psiche e il corpo, il successo pop degli ultimi anni complice un jingle pubblicitario, gli ultimi strazianti anni pieni di rimpianto.

    • 1h 20 min
    Trailer | Una Canzone Una Storia - Psicografia di un’artista femminile

    Trailer | Una Canzone Una Storia - Psicografia di un’artista femminile

    Di Dolcenera

    Analisi psico-filosofica di artiste femminili che hanno segnato la storia della musica, attraverso lo studio della loro canzone più rappresentativa e delle vicende mai casuali della loro vita: una racconto sorprendente e affascinante perché cerca di connettere l’essere umano e l’anima, la persona e il genio, l’individuo e il dáimōn, svelando gli intrichi del rapporto fra i due elementi, il visibile e l’invisibile.

    Una storia, tante storie: episodi singoli e incontri casuali, incidenti inutili e contrattempi significanti, eventi straordinari, istinti repressi e occasioni mancate, casi fortuiti e viaggi improbabili, azioni necessarie e omissioni codarde, scelte mancate e comportamenti incoerenti, atti dovuti e contraddizioni ipocrite che si concentrano insieme dentro una canzone. Una storia, il potere di una storia che induce inevitabilmente ad indagare sulla propria Anima e sul suo spirito guida, alla scoperta della propria Essenza vitale, unica e irripetibile.

    Nel podcast sono presenti brani eseguiti al pianoforte e l’interpretazione finale della canzone tema dell’episodio.

    • 1m

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