18 min

UNMUTED | BRAND IBRIDI: DALLA COLLABORAZIONE ALLA CONTAMINAZIONE Unmuted I la voce del marketing

    • Marketing

Un recente viaggio a Londra, il suo melting pot e il suo essere un'ode al multiculturalismo e all'incontro, è stato l'ispirazione per questo nuovo ciclo di podcast. Sempre più, brand e brand, brand e arte, arte e tecnologia, reale e virtuale si incontrano e si mescolano. Opposti che non sono più opposti. Dopo l'hype "Fendace" (Believe the hype #Fendace has landed, twittava British Vogue) è in questi giorni tornato virale The Hacker Project di Gucci e Balenciaga.

In questa puntata, abbiamo deciso di parlare di chiusure e aperture, contaminazioni fra settori diversi, che si sono confrontati e guardati per imparare qualcosa l’un dall’altro, si sono ascoltati.
Abbiamo provato a leggerne in controluce il valore e la portata. Abbiamo studiato la potenza creatrice insita nella contaminazione fra brand. Soprattutto in termini di marketing e comunicazione.
I settori a più alta concentrazione di creatività, come Moda, Design, Tecnologia, sono i più aperti alle collaborazioni. Anche l’arte, che in parte è resistente alla sua democratizzazione e commercializzazione, tramite la collaborazione con i brand, è in cambiamento già da anni.
Ma non c'è solo moda e arte. Alcune analisi, selezionando le migliori collaborazioni, dimostrano come queste coinvolgano tutte le industries: McDonald's e Burger King, GoPro e RedBull, BMW e Louis Vuitton, Starbucks e Spotify, Lego e Stranger Things, Vans e Harry Potter, Uber e Spotify. (link di seguito)

Cosa spinge i settori a collaborare?
L’ansia del whatnext li porta a esplorare nuovi modi di creare. Ma negli stessi settori, essendo la creatività e l’innovazione l’asset da tutelare più fortemente, apertura e chiusura sono le due facce della stessa medaglia.

Le collaborazioni nascono dalla volontà di portare un nuovo sguardo su un prodotto o un settore. Possono essere tattiche o strategiche, a seconda della profondità con cui i brand si incontrano e si compenetrano in identità e heritage.
A volte (sempre più spesso) partono da un contrasto. Lusso e fast fashion: Balenciaga x HM; couture e streetwear: Dior x Nike – nell’ultima collab è interessante come si spingano al mescolamento dei loghi anche a livello iconografico.

E così arriviamo al cuore della nostra analisi: la nuova storia che i brand, con la propria equity, creano nella collaborazione, per essere davvero distintiva e generare l'hype, deve avere dei contrasti e insieme superarli. In qualche modo mettere in discussione alcuni valori del brand in un delicato equilibrio.

C’è anche qualcosa di più.
Nel boom a cui stiamo assistendo di collaborazioni, c'è una trasformazione ulteriore in atto. Si evolve dalla collaborazione alla co-opetion. Non è più un’azione tattica, ora si aprono e si disegnano nuovi modelli di management. E i brand creano nuovi universi ibridi.

Una selezione dei nostri link:

https://adage.com/article/agency-news/lerma-tool-gives-brands-multicultural-effort-score/2379051

https://www.nytimes.com/2021/09/27/style/milan-fashion-week-fendi-versace-fendace.html?referringSource=articleShare

https://www.qualitylogoproducts.com/blog/12-best-brand-collaborations/

https://blog.hubspot.com/marketing/best-cobranding-partnerships

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0048733311000187

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Un recente viaggio a Londra, il suo melting pot e il suo essere un'ode al multiculturalismo e all'incontro, è stato l'ispirazione per questo nuovo ciclo di podcast. Sempre più, brand e brand, brand e arte, arte e tecnologia, reale e virtuale si incontrano e si mescolano. Opposti che non sono più opposti. Dopo l'hype "Fendace" (Believe the hype #Fendace has landed, twittava British Vogue) è in questi giorni tornato virale The Hacker Project di Gucci e Balenciaga.

In questa puntata, abbiamo deciso di parlare di chiusure e aperture, contaminazioni fra settori diversi, che si sono confrontati e guardati per imparare qualcosa l’un dall’altro, si sono ascoltati.
Abbiamo provato a leggerne in controluce il valore e la portata. Abbiamo studiato la potenza creatrice insita nella contaminazione fra brand. Soprattutto in termini di marketing e comunicazione.
I settori a più alta concentrazione di creatività, come Moda, Design, Tecnologia, sono i più aperti alle collaborazioni. Anche l’arte, che in parte è resistente alla sua democratizzazione e commercializzazione, tramite la collaborazione con i brand, è in cambiamento già da anni.
Ma non c'è solo moda e arte. Alcune analisi, selezionando le migliori collaborazioni, dimostrano come queste coinvolgano tutte le industries: McDonald's e Burger King, GoPro e RedBull, BMW e Louis Vuitton, Starbucks e Spotify, Lego e Stranger Things, Vans e Harry Potter, Uber e Spotify. (link di seguito)

Cosa spinge i settori a collaborare?
L’ansia del whatnext li porta a esplorare nuovi modi di creare. Ma negli stessi settori, essendo la creatività e l’innovazione l’asset da tutelare più fortemente, apertura e chiusura sono le due facce della stessa medaglia.

Le collaborazioni nascono dalla volontà di portare un nuovo sguardo su un prodotto o un settore. Possono essere tattiche o strategiche, a seconda della profondità con cui i brand si incontrano e si compenetrano in identità e heritage.
A volte (sempre più spesso) partono da un contrasto. Lusso e fast fashion: Balenciaga x HM; couture e streetwear: Dior x Nike – nell’ultima collab è interessante come si spingano al mescolamento dei loghi anche a livello iconografico.

E così arriviamo al cuore della nostra analisi: la nuova storia che i brand, con la propria equity, creano nella collaborazione, per essere davvero distintiva e generare l'hype, deve avere dei contrasti e insieme superarli. In qualche modo mettere in discussione alcuni valori del brand in un delicato equilibrio.

C’è anche qualcosa di più.
Nel boom a cui stiamo assistendo di collaborazioni, c'è una trasformazione ulteriore in atto. Si evolve dalla collaborazione alla co-opetion. Non è più un’azione tattica, ora si aprono e si disegnano nuovi modelli di management. E i brand creano nuovi universi ibridi.

Una selezione dei nostri link:

https://adage.com/article/agency-news/lerma-tool-gives-brands-multicultural-effort-score/2379051

https://www.nytimes.com/2021/09/27/style/milan-fashion-week-fendi-versace-fendace.html?referringSource=articleShare

https://www.qualitylogoproducts.com/blog/12-best-brand-collaborations/

https://blog.hubspot.com/marketing/best-cobranding-partnerships

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0048733311000187

a...

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