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UNMUTED I DA PIZZA HUT A TINDER (SI PUO' ESSERE BRAVI IN TUTTO?‪)‬ Unmuted I la voce del marketing

    • Marketing

Si può essere bravi comunicatori maturando esperienze in industry diverse? In una professione ad alto tasso di creatività, l'ecletticità e la contaminazione tra settori può essere un potenziamento interessante della propria capacità di visione e progettazione? Oppure è più efficace costruire il proprio percorso professionale in modo verticale? Lo abbiamo chiesto ad alcune voci autorevoli del mondo degli head hunter (Heidrick & Struggles e Beyond International).

Dall'Italia agli Stati Uniti abbiamo poi cercato profili eclettici, che hanno attraversato settori completamente diversi e fatto della loro versatilità un punto di forza della loro carriera e dei loro progetti. "Quelli della seconda vita" li ha definiti MF, che ha recentemente pubblicato un’analisi sulla seconda vita dei manager dimostrando come gli spostamenti fra settori siano spesso un ingrediente del loro successo. L’analisi sull’Italia mostra che questo vale quasi esclusivamente per gli uomini (non ci sono donne citate come case).

Diverso è in Usa dove, studiando la lista dei 50 profili di chief marketing officer più influenti selezionati da Forbes, emerge che tra i primi 10 , 4 sono donne. Tra questi primi dieci, gli uomini hanno la carriera più noiosa e meno eterogenea. Le donne invece dimostrano più agilità e si spostano tra settori sconfessando i soliti pregiudizi sulla rigidità femminile. Da Revlon a Lego, da Uber a Spotify sono molti i talenti femminili che hanno dimostrato come la capacità di manovrare la propria area di competenza in industry diverse, non sia stato un limite ma un potenziamento delle proprie capacità. Visione unica, responsabilità, mentorship intesa come capacità di co-creazione con la propria azienda e con il mercato. Queste sono alcune delle qualità richieste ai nuovi marketing officer.

Vuoi approfondire? Qui la nostra selezione di articoli e podcast sul tema della puntata:

- https://www.milanofinanza.it/news/quelli-della-seconda-vita-202106252102252756

- https://www.forbes.com/sites/forbesleadershipteam/2020/10/01/the-worlds-most-influential-cmos-2020-resolute-leadership-in-transformative-times/?sh=6418cb5f319a

- https://www.adweek.com/brand-marketing/tinder-snags-former-pizza-hut-cmo-as-new-top-marketer/

- https://www.prweek.com/article/1719691/spotify-hires-taj-alavi-global-marketing-head

- https://www.wsj.com/articles/spotify-wants-to-share-your-car-journey-11584696603

Si può essere bravi comunicatori maturando esperienze in industry diverse? In una professione ad alto tasso di creatività, l'ecletticità e la contaminazione tra settori può essere un potenziamento interessante della propria capacità di visione e progettazione? Oppure è più efficace costruire il proprio percorso professionale in modo verticale? Lo abbiamo chiesto ad alcune voci autorevoli del mondo degli head hunter (Heidrick & Struggles e Beyond International).

Dall'Italia agli Stati Uniti abbiamo poi cercato profili eclettici, che hanno attraversato settori completamente diversi e fatto della loro versatilità un punto di forza della loro carriera e dei loro progetti. "Quelli della seconda vita" li ha definiti MF, che ha recentemente pubblicato un’analisi sulla seconda vita dei manager dimostrando come gli spostamenti fra settori siano spesso un ingrediente del loro successo. L’analisi sull’Italia mostra che questo vale quasi esclusivamente per gli uomini (non ci sono donne citate come case).

Diverso è in Usa dove, studiando la lista dei 50 profili di chief marketing officer più influenti selezionati da Forbes, emerge che tra i primi 10 , 4 sono donne. Tra questi primi dieci, gli uomini hanno la carriera più noiosa e meno eterogenea. Le donne invece dimostrano più agilità e si spostano tra settori sconfessando i soliti pregiudizi sulla rigidità femminile. Da Revlon a Lego, da Uber a Spotify sono molti i talenti femminili che hanno dimostrato come la capacità di manovrare la propria area di competenza in industry diverse, non sia stato un limite ma un potenziamento delle proprie capacità. Visione unica, responsabilità, mentorship intesa come capacità di co-creazione con la propria azienda e con il mercato. Queste sono alcune delle qualità richieste ai nuovi marketing officer.

Vuoi approfondire? Qui la nostra selezione di articoli e podcast sul tema della puntata:

- https://www.milanofinanza.it/news/quelli-della-seconda-vita-202106252102252756

- https://www.forbes.com/sites/forbesleadershipteam/2020/10/01/the-worlds-most-influential-cmos-2020-resolute-leadership-in-transformative-times/?sh=6418cb5f319a

- https://www.adweek.com/brand-marketing/tinder-snags-former-pizza-hut-cmo-as-new-top-marketer/

- https://www.prweek.com/article/1719691/spotify-hires-taj-alavi-global-marketing-head

- https://www.wsj.com/articles/spotify-wants-to-share-your-car-journey-11584696603

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