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3 L’op. 18: i Quartetti n. 5 e n. 6 Beethoven 250 – I Quartetti d’archi

    • 音楽解説

Maddalena Bonechi conclude l’esame dell’op. 18, avviata nelle prime due puntate, con il Quartetto in la maggiore op. 18 n. 5 e il Quartetto in si bemolle maggiore op. 18 n. 6. Il Quartetto op. 18 n. 5 presenta diversi legami con il Quartetto in la maggiore K. 464 di Mozart, nonché con l’op. 74 n. 2 di Haydn. Nel Quartetto op. 18 n. 6 l’Adagio finale, intitolato da Beethoven stesso La Malinconia, è caratterizzato da una melodia lenta e grave cui risponde l’Allegretto quasi Allegro, dai toni del Ländler. Proprio in questi evidenti contrasti è possibile rintracciare il germe di alcune delle innovazioni del Beethoven successivo.

Maddalena Bonechi conclude l’esame dell’op. 18, avviata nelle prime due puntate, con il Quartetto in la maggiore op. 18 n. 5 e il Quartetto in si bemolle maggiore op. 18 n. 6. Il Quartetto op. 18 n. 5 presenta diversi legami con il Quartetto in la maggiore K. 464 di Mozart, nonché con l’op. 74 n. 2 di Haydn. Nel Quartetto op. 18 n. 6 l’Adagio finale, intitolato da Beethoven stesso La Malinconia, è caratterizzato da una melodia lenta e grave cui risponde l’Allegretto quasi Allegro, dai toni del Ländler. Proprio in questi evidenti contrasti è possibile rintracciare il germe di alcune delle innovazioni del Beethoven successivo.

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