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PREVISIONI SUL 2024. Questa volta qualcuno avrà ragione Al 4° piano con Alessandro Fugnoli

    • Investing

A differenza di quanto avvenuto un anno fa, oggi assistiamo ad una grande dispersione di pareri riguardo alle previsioni sul prossimo anno. Le cinque scuole di pensiero principali che si stanno facendo largo immaginano vari scenari per il 2024 più o meno rosei per inflazione, tassi di interesse e crescita economica, ipotizzando il conseguente effetto che la somma tra questi fattori potrà avere sui mercati azionari e obbligazionari. Quello che è certo è che il prossimo sarà un anno elettorale in America, in Europa e nel Regno Unito. Per cui è probabile che la spesa pubblica resti molto elevata e che questo impedisca una recessione, il che indurrebbe le Banche Centrali ad allungare i tempi per effettuare i primi graduali tagli sui tassi. Se così fosse, i bond dovranno avere pazienza e, nell'attesa, godere comunque di un rendimento molto interessante. L’azionario dovrà fare i conti con valutazioni piuttosto elevate ma ci sarà comunque spazio per un apprezzamento in alcuni settori. Materie prime e valute, dal canto loro, saranno stabili, ad eccezione del dollaro che si manterrà forte.

A differenza di quanto avvenuto un anno fa, oggi assistiamo ad una grande dispersione di pareri riguardo alle previsioni sul prossimo anno. Le cinque scuole di pensiero principali che si stanno facendo largo immaginano vari scenari per il 2024 più o meno rosei per inflazione, tassi di interesse e crescita economica, ipotizzando il conseguente effetto che la somma tra questi fattori potrà avere sui mercati azionari e obbligazionari. Quello che è certo è che il prossimo sarà un anno elettorale in America, in Europa e nel Regno Unito. Per cui è probabile che la spesa pubblica resti molto elevata e che questo impedisca una recessione, il che indurrebbe le Banche Centrali ad allungare i tempi per effettuare i primi graduali tagli sui tassi. Se così fosse, i bond dovranno avere pazienza e, nell'attesa, godere comunque di un rendimento molto interessante. L’azionario dovrà fare i conti con valutazioni piuttosto elevate ma ci sarà comunque spazio per un apprezzamento in alcuni settori. Materie prime e valute, dal canto loro, saranno stabili, ad eccezione del dollaro che si manterrà forte.

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