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Carta del giocatore d’azzardo: la rivoluzione danese
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Gaminginsider.it
Da sempre il nord Europa è fonte di innovazioni per il settore del gambling. Dopo
l’approvazione di nuovo regolamento per la progettazione delle slot machine online in
Inghilterra, è tempo di rivoluzioni anche in Danimarca.
Il governo guidato da Mette Frederiksen ha introdotto, a tutela dei consumatori e contro
l’evasione fiscale, carta del giocatore, un tabù in molte altre realtà, Italia compresa. Questa
carta, come riportato sul nostro blog di Gaming Insider, entrerà in vigore dal 2022, per
proteggere i giovani e quanti soffrono di problemi di dipendenza dal gioco da pratiche
irresponsabile e pericolose.
Tra i motivi che hanno spinto il governo danese ad accelerare l’iter per l’approvazione della
carte del giocatore spicca l’anonimato. Nella penisola gli utenti possono scommettere e
puntare in maniera anonima, a meno che l’importo non superi le 15.000 corone (2.000 euro).
In questo modo, molti giocatori problematici possono eludere eventuali blocchi imposti dal
Rofus danese, registro dei giocatori volontariamente esclusi. Allo stesso tempo, il crimine
organizzato può sfruttare l’anonimato per il riciclaggio di denaro sporco.
COME FUNZIONA LA CARTA DEL GIOCATORE?
Il giocatore dovrà registrarsi presso un punto autorizzato, con un proprio ID da verificare.
Completato tale processo, l’utente riceverà la carta del giocatore. La fase successiva prevede
la verifica dei dati da parte del Rofus per la convalida della tessera. Solo chi non è stato inserito
nella blacklist potrà usufruire dei vantaggi offerti da questo servizio.
Sulla carta verranno imposti degli importi limite per la spesa settimanale o mensile. Infine, i
dati raccolti mediante l’uso della carta del giocatore verranno analizzati dall’ente regolatore
nazionale per individuare eventuali comportamenti problematici.
La proposta della Danimarca potrebbe estendersi nei prossimi mesi anche agli altri paesi della
comunità europea e rappresentare un ulteriore strumento per la prevenzione del gioco
patologico.
In Danimarca si guarda al futuro, in paesi come l’Italia la realtà è differente. I benefici di una
carta così strutturata sono indubbi per l’intera filiera, ma al momento nel nostro paese si resta
alla sperimentazione della tessera sanitaria nelle VLT per verificare l’età dei giocatori . Un
metodo fallace, che ha ridotto del 30% i consumi nei primi mesi successivi all’introduzione del
metodo. -
Il lockdown del gioco fisico in Italia. Un anno dopo
Fontana: Guiochidislots.com
L’effetto Covid-19 si è fatto sentire pesantemente anche sulla filiera del gioco legale in Italia,
uno dei settori che continua a registrare la più lunga chiusura per via delle restrizioni imposte
dalla crisi sanitaria.
Secondo una recente ricerca condotta della Luiss Business School, la crisi che sta attraversando
l’intera filiera del gioco è senza precedenti. I dati parlano di un crollo del gioco fisico del -41%,
compensato parzialmente dalla migrazione di una buona fetta dell’utenza al segmento online,
e di un’altra parta ai canali illegali.
Le prime stime sono allarmanti: sarebbero 4 milioni i giocatori che avrebbero usufruiti dei
servizi messi a disposizione dal mercato illegale negli ultimi 13 mesi. Ma, l’aspetto più assurdo,
è che non tutti gli utenti erano pienamente consapevoli di questa scelta.
Prima dell’esplosione della crisi economico-sanitaria, l’entrate nette dell’industria del gioco
ammontavano a 19,4 miliardi di euro, bilancio che nell’anno 2020 si è ridotto di ben il 33%.
Gli effetti del coronavirus sullo stato di salute dell’industria del gioco si faranno sentire anche
durante il 2021. Migliaia di aziende del gioco fisico rischiano di chiudere i battenti per sempre
e oltre 150mila persone rischiano di perdere per sempre il loro posto di lavoro.
Il futuro del gioco fisico dipenderà dalle scelte future del CTS, che ha posto il veto assoluto
all’apertura dei punti specializzati sul territorio italiano, e da quelle del governo. I decreti varati
dal governo Draghi non sono sufficienti a colmare il buco di un lockdown completo delle
attività legate al gioco d’azzardo presenziale. L’unica soluzione è quella di una riapertura
totale, soluzione già attuata in Germania, grazie all’applicazione di un protocollo rigido di
misure utile a limitare le situazioni di pericolo e di potenziale contagio.
Imprenditori, lavoratori e associazioni di settore aspettano dei segnali dal governo. Il tempo
stringe e i prossimi mesi saranno decisivi per comprendere quale sarà il futuro del gioco legale
presenziale in Italia.