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Ep. 8 - Giustizia come vocazione, con Cathy La Torre Vergini

    • How To

Una vita tutta spesa perché gli altri possano averne una. Tutti. Ognuno nella sua identità, anche - soprattutto - quando l’identità è difficile da definire, quando una qualsiasi delle infinite forme di ingiustizia impedisce di essere come si vuole, con chi si vuole, dove si vuole. 

Vergini incontra una vergine. Nata il 31 agosto in Sicilia, fa l’avvocato delle cause vinte. Di quelle vicende giudiziarie che non interessano a nessuno perché in gioco non ci sono soldi, proprietà, ma identità. Fluida in tutto, attivista dell’intersezionalità (abbiamo imparato una parola nuova, lo ammetto), in fissa da sempre con i diritti, Cathy La Torre a quarant’anni e qualche mese è già un simbolo delle lotte civili. 

Co-fondatrice di GayLex e Wild Side – Human First, rete di avvocati e attivisti per la tutela dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali, trans, crede in un’idea trasformativa, dinamica del diritto e delle leggi, come strumenti che sostengono e abilitano il cambiamento della società. E crede che ‘chi regala ore vive in eterno’, come le scrisse Alda Merini nella sua casa milanese. 

Per questo è cintura nera di assistenza legale pro bono, alla faccia di quelli che ‘non ne vale la pena’, ‘è una causa persa’. Come tutte le vergini ha pochi problemi di cuore, molti di più di intestino. Ah, e non tollera il disordine, a meno che non sia il suo.


Wikipedia
Il suo libro Nessun causa è persa
Premio pro bono The Good Lobby
La campagna ‘Odiare ti costa’ 
Intersezionalità
Episodio di Morgana su Marielle Franco

Una vita tutta spesa perché gli altri possano averne una. Tutti. Ognuno nella sua identità, anche - soprattutto - quando l’identità è difficile da definire, quando una qualsiasi delle infinite forme di ingiustizia impedisce di essere come si vuole, con chi si vuole, dove si vuole. 

Vergini incontra una vergine. Nata il 31 agosto in Sicilia, fa l’avvocato delle cause vinte. Di quelle vicende giudiziarie che non interessano a nessuno perché in gioco non ci sono soldi, proprietà, ma identità. Fluida in tutto, attivista dell’intersezionalità (abbiamo imparato una parola nuova, lo ammetto), in fissa da sempre con i diritti, Cathy La Torre a quarant’anni e qualche mese è già un simbolo delle lotte civili. 

Co-fondatrice di GayLex e Wild Side – Human First, rete di avvocati e attivisti per la tutela dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali, trans, crede in un’idea trasformativa, dinamica del diritto e delle leggi, come strumenti che sostengono e abilitano il cambiamento della società. E crede che ‘chi regala ore vive in eterno’, come le scrisse Alda Merini nella sua casa milanese. 

Per questo è cintura nera di assistenza legale pro bono, alla faccia di quelli che ‘non ne vale la pena’, ‘è una causa persa’. Come tutte le vergini ha pochi problemi di cuore, molti di più di intestino. Ah, e non tollera il disordine, a meno che non sia il suo.


Wikipedia
Il suo libro Nessun causa è persa
Premio pro bono The Good Lobby
La campagna ‘Odiare ti costa’ 
Intersezionalità
Episodio di Morgana su Marielle Franco

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