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La versione anni '80 di American Pharoah, la forza dominante nelle corse dei cavalli statunitensi, è stato il puledro irlandese Shergar.
Si ritirò da eroe nazionale per fare lo stallone, ma all'improvviso scomparve nel nulla.
Non fu mai trovato e il suo strano destino ha lasciato i suoi fan attoniti, per più di 30 anni...

Abbiamo tutti familiarità con il Giorno di San Patrizio, anche se la gran parte delle memorie che maturiamo sul diciassette Marzo vanno perse nell'etere il diciotto Marzo. Il proposito e l'estetica sono molto chiare comunque: bere birra, vestirsi di verde, e celebrare il santo che liberò l'Irlanda dai suoi serpenti...

Cristoforo Colombo è diventato negli ultimi anni sempre più una figura controversa. Le discussioni in merito alla sua "scoperta" del Nord America devono fare i conti con i massacri brutali e i maltrattamenti dei nativi americani che accaddero sulla sua scia. Peraltro, sta diventando sempre più diffusa la notizia che Colombo non abbia nemmeno messo piede per primo in Nord America. Le prove, o quantomeno gli indizi, ci suggeriscono che l'abbia fatto un altro esploratore...

Lady Ada Lovelace, spesso chiamata "l'incantatrice dei numeri", era una socialite britannica, divenuta la prima programmatrice di computer al mondo. Amava imparare ed aveva i tratti tipici della genialità. Lei non poteva immaginarlo, ma le sue traduzioni a piè di pagina di un paper accademico, sarebbero diventate un indelebile contributo alla Scienza.

Era conosciuto per il suo sgargiante sorriso, ma il dittatore militare Idi Amin Dada governò l'Uganda col pugno di ferro per otto lunghi anni. Coloro i quali celebrarono il suo colpo militare del 1971, non avevano idea di come sarebbe stata violenta la successiva decade: entro la fine del suo governo, Amin avrebbe ordinato l'uccisione di circa 300.000 persone (alcune stime alzano il numero fino a 500.000), su una popolazione di circa 12 milioni di individui.

"Sono certa che i russi, come gli americani, non vogliono la guerra", disse Samantha Smith. A 10 anni, questa scolaretta americana divenne un'attivista per la pace tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica durante la guerra fredda. La sua lettera al Segretario Generale dell'Unione Sovietica, Yuri Andropov e la sua susseguente visita negli URSS, portarono all'attenuarsi delle tensioni tra le due nazioni avversarie.