Dal fondo del Sand Creek Riccardo Beretta

Chi non conosce Geronimo, il tignoso irriducibile ribelle apache divenuto simbolo stesso della ricerca della libertà? Partiamo proprio da lui per conoscere meglio un uomo che fu molto di più di quanto l'iconografia tradizionale ha tramandato.

Non tutti i protagonisti della storia dei nativi americani furono guerrieri e condottieri; esistono molti modi per combattere una battaglia e Orso in piedi è qui a ricordarci proprio questo, lui che per primo sfidò il governo degli Stati Uniti d'America nelle aule di un tribunale.

Il Napoleone Indiano, così è passato alla storia Capo Giuseppe il Giovane, signore della Wallowa, il più autorevole fra i capi Nasi Forati che nel 1877 intrapresero una straordinaria quanto disperata fuga attraverso i territori del nord ovest. Il capo dei Nez Percés ci accompagnerà in una storia di drammatica amarezza, in cui nemmeno la saggezza e la temperanza di uno degli animi più sensibili e acuti della frontiera possono arginare l'avidità, l'ottusità e la malvagità degli uomini.

Qualcuno disse che la penna ne uccide più della spada. La lingua scritta è un mezzo straordinario, di cui spesso ci dimentichiamo, che l'uomo bianco possedeva e i nativi del Nord America no. Almeno fino a che un singolare cherokee di nome Sequoyah non decise di inventare per il suo popolo un alfabeto.

Prima di cavallo Pazzo e Toro Seduto, fu Nuvola Rossa.
Il più scaltro e probabilmente antipatico fra i celebri capi lakota che contesero le grandi pianure agli americani. L'unico che riuscì a vincere una guerra contro l'invasore bianco.

Per l'ultimo episodio di questa serie non si può non parlare di lui. cavallo pazzo, lo Strano uomo degli Oglala. Tanto celebre quanto sfuggente. Un eroe quasi suo malgrado, un solitario catturato dai gorghi della storia, tanto iconico quanto misterioso simbolo di un ultima folle resistenza alla ricerca della libertà.